A Bevagna, la tenuta della famiglia Livon esprime la forza del Sagrantino e l'anima rurale umbra, con un progetto produttivo e ricettivo di alta qualità premiato a Golosaria per l'eccellenza enoturistica

Sulla sommità di un colle che domina la campagna umbra, a Bevagna, lungo via Montarone, si trova Fattoria ColSanto – un’oasi di quiete e bellezza che coniuga storia, viticoltura e accoglienza nel cuore della denominazione Montefalco DOCG.

Raggiungerla significa percorrere un suggestivo viale alberato che guida i visitatori verso la cima del colle, definito “santo” per la sua vista privilegiata su Assisi, distante appena quindici chilometri in linea d’aria. Qui, tra vigneti ordinati e un paesaggio che si apre a perdita d’occhio, la famiglia Livon – che ha acquisito la tenuta nel 2001 – ha realizzato un progetto che unisce il rispetto per la tradizione umbra a un’impostazione moderna e funzionale, facendo di ColSanto un punto di riferimento per il turismo del vino in Umbria.
struttura.jpgLa tenuta si estende per venti ettari, in parte vitati, dove i filari si adagiano sui pendii esposti a est e ovest, baciati dal sole che accompagna la giornata dal suo sorgere al tramonto. Le viti affondano le radici in terreni ricchi di argilla, eredità di un antico lago pliocenico che un tempo occupava questa zona e che raggiungeva profondità di mille metri. È da questo legame tra natura e lavoro umano che nascono i vini ColSanto: etichette che esprimono la forza del territorio e la competenza tecnica maturata in cantina.

Tra i vitigni coltivati spiccano sagrantino, sangiovese, montepulciano e merlot, con densità d’impianto di circa 7.500 ceppi per ettaro. La cantina, completamente ristrutturata, è il cuore pulsante della produzione: qui le uve vengono vinificate con tecniche moderne, ma con l’obiettivo di preservare l’identità varietale e territoriale dei vini.
Il risultato è una gamma coerente e armoniosa, che comprende il Montefalco Sagrantino DOCG, il Montefalco Rosso DOC, e l’Umbria IGT Rosso “Ruris”, a cui si affiancano produzioni più particolari come il Cantaluce, ottenuto da uve 100% trebbiano spoletino. Quest’ultimo affina per quattro anni – di cui otto mesi in barrique e tre anni in bottiglia – prima di essere immesso sul mercato, a testimonianza della filosofia di lunga maturazione che caratterizza la cantina. Vero gioiello della produzione è il Sagrantino Montarone, un cru di pregio realizzato solo nelle annate eccezionali, capace di raccontare con intensità la profondità e la struttura del vitigno simbolo del territorio.
bottiglie.jpgOltre alla dimensione produttiva, ColSanto ha sviluppato negli anni un’offerta enoturistica articolata, pensata per accogliere viaggiatori e appassionati.
Questa realtà sarà premiata sul palco di Golosaria domenica 2 novembre come una delle migliori strutture enoturistiche d’Italia.
La tenuta ospita una struttura ricettiva con piscina panoramica e dodici camere immerse nella campagna, arredate con sobria eleganza e dotate di ogni comfort. L’ospitalità si completa con la possibilità di vivere esperienze autentiche, come degustazioni guidate, aperitivi al tramonto o pranzi su prenotazione, serviti sulla terrazza con splendida vista sulla vallata.
Le visite si articolano tra i vigneti e la cantina, dove si possono scoprire le barriques di affinamento e approfondire i processi di produzione. È un luogo che unisce il piacere del vino a quello della scoperta, offrendo un contatto diretto con la natura e la vita rurale umbra.

Fattoria Colsanto

Via Montarone 4
Bevagna (Pg)
Tel. 3281059470

ILGOLOSARIO WINE TOUR 2024

DI MASSOBRIO e GATTI

Guida all'enoturismo italiano

ilGolosario 2025

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia