Giornate calde e intense quelle trascorse in Collio durante un intenso e ricco programma di degustazioni con denominazione Enjoy Collio Experience.

Collio_Colline.jpgCormons ha fatto da cornice a due giornate di assaggi (42 vini internazionali e 58 autoctoni) riservate alla stampa nazionale ed internzionale.

Il tour in maglia gialla, colore con cui identifichiamo la zona vitivinicola, spazia a tutto tondo in un territorio ricco di biodiversità che abbraccia persone, lingue, cibo e natura. L’Alpe Adria nella sua forma più vivida dove la compagine italiana ha fatto da volano. Al termine degli assaggi un simpatico e didattico pic-nic sul Monte Quarin rilassa corpo e mente regalando panorami di dolci colline a perdita d’occhio, e assaggi di eccellenze del territorio. Le bottiglie dei vitigni storici (internazionali) che più hanno brillato sono per il Pinot Grigio: Primosic  SKIN macerato di Oslavia che fa legno in botte grande annata 2017, un ramato ricco e complesso, colore caldo e macchia mediterranea che rinfresca e persiste. Vino artigianale vocato al naturale.

Primosic_Pinot-Grigio.jpgFruscalzo ‘19 minerale e pietroso, inizialmente austero ma con interessante evoluzione.

Fruscalzo_Pinot-Grigio.jpg

Pinot Bianco:

Pascolo ‘19 località Dolegna del Collio arriva con un calice lungo e interessante.

Casa delle Rose ’19 stessa località per un sorso più fresco ed elegante.

Livon Cavezzo ’18  Sempre Dolegna del Collio, si percepisce maestria nell’uso del legno, sapidità e armonia.

Blazic ’18 a Cormons, legno dove risalta l’acacia e freschezza minerale.

Blazic.jpgChardonnay:

Livon ‘20 Dolegna del Collio, giovane ma di belle promesse.

Humar ’19 San Floriano del Collio, buono e riconducibile al vitigno e territorio.

 

Sauvignon:

Kurtin ’19 Cormons, bel frutto e bilanciato

Colmello di Grotta ’18 Cormons, 90% acciaio e restante tonneaux, prontezza acidità e mineralità.

Castello di Spessa ’18 Capriva del Friuli, ingresso vigoroso, piace e conquista.

Castello_di_Spessa_Segre.jpg

Enjoy Collio Experience

Autoctoni

 Il giorno successivo ai vitigni internazionali è la volta degli autoctoni.

Ricordando che il Collio ha due caratteristiche salienti: la prima è che si tratta di un territorio prevalentemente collinare, la seconda il Flysch o Ponca (tipo di terreno) alla base di 1500 ettari vitati di Flysch di cui 1500 ettari vitati.

Degustazione conclusasi con una vista e pranzo all’ Azienda Livon a Dolegna del Collio dove l’han fatta da padrona i vini del Collio e la cucina di queste colline che terminano dove finisce il mare e partono dal cuore.

Oggi pure il Fiulano è esclusivamente DOC. è il 15% della produzione totale:

Tenuta Borgo Conventi ’19 Farra d’Isonzo sapidità ed equilibrio

Caccese ’19 Cormons: composto e identificativo.

Tenuta Stella ’19 Dolegna del Collio: legno, pietra e mineralità.

Terre del Faet ’19 Cormons: legno, aromi e profumi interessanti che tornano alla bocca.

Terre_del_Faet.jpg

Tenuta Villanova ’19 Farra d’Isonzo: legno, riconducibile al vitigno, erbaceo e aromatico.

Livon Manditocai ’18 Dolegna del Collio: legno soave e delicato, piaciuto assai.

Primosic ’17 Oslavia 100% legno, vinificazione con macerazione di 2 settimane, struttura e complessità.

La Malvasia è un po' la Cenerentola rappresentata da un 3% riuscendo comunque a farsi notare per qualità e spiccata personalità:

Venica&Venica Petris ’20 Dolegna del Collio: legno, ancora giovane, caldo.

Bracco ’19 La Mont Brach Cormons: giovane azienda che produce vini deliziosi con sfumature francesi. Vino semplice e armonioso. Complimenti!

Malvasia_Bracco.jpgLivon ’19 Soluna Dolegna del Collio: Piacevolezza e freschezza.

Piccola postilla per il Collio Bianco Che dovrebbe essere più rappresentativo dei vitigni autoctoni, riesce comunque a farsi largo e salire tra i più acclamati:

Edi Keber ’19 Cormons: 70% friulano 15% Ribolla e 15% Malvasia, Intenso alla bocca più delicato al naso.

Radikon ’19 Slatnik: Macerato 80% chardonnay e 20% friulano, tannico e di forte personalità. Un must di Oslavia.

Radikon.jpgKomianc Alessio ’19 Bratje ,San Floriano del Collio: friulano, ribolla. Pinot bianco e sauvignon, naso pieno e piacevole sapidità.

Primosic ’16 Klin, Oslavia, 70% legno, friulano, sauvignon, pinot bianco, ribolla gialla, intenso.

Venica&venica ‘16 Tre Vignis , Dolegna del Collio, legno , intensità di vino da meditazione con finale lungo e avvolgente.

Gradis’ciutta ’16  San Floriano del Collio: friulano, ribolla gialla e malvasia, legno, bocca intensa e ancora fresco. 

 La Ribolla Gialla copre il 10% di produzione in punta di collina con rese per ettaro contenute ma di altissima qualità e ricca di interpretazioni:

Blazic ’19 Cormons: Bilanciato e intenso. Primosic ’17 Oslavia, legno grande ,colore ambrato, naso caldo, freschezza e corpo. Sanavio_Collio.jpg

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