Nel terzo Bilancio (“Il valore che nasce dal rispetto”) dedicato alla politica di gestione aziendale in chiave sostenibile l’obiettivo della storica azienda vitivinicola marchigiana: non esser l’azienda migliore al mondo, ma la migliore “per” il mondo!

Sostenibilità. Da tempo non c’è persona, soprattutto se vip, che non perda occasione di citarla. Peccato che in tutti i settori, e non fanno eccezione i produttori di vino italiani, siano ancora pochi quanti sono disposti a mettere “nero su bianco” ciò che fanno (o non) all’interno delle loro aziende. Anche perché impegnarsi nella codificazione di una “sostenibilità aziendale” significa dotarsi di un vero e proprio Bilancio.
azzoni-targa.jpgTra le realtà che si distingue per essere autentica apripista su questa importante frontiera, l’azienda marchigiana Conti degli Azzoni di Montefano, in provincia di Macerata. Dei titolari, i fratelli Aldobrando, Filippo e Valperto degli Azzoni, la scelta di trasparenza, di scrivere tutte le azioni che contraddistinguono la gestione dell’impresa, dai vigneti alle lavorazioni in cantina, dalla tracciabilità del prodotto alla scelta di fornitori etici, dal rispetto dell’ambiente a quello per le persone. Un progetto che, i nostri lettori più attenti ricorderanno, aveva trovato compimento all’interno del Bilancio di Sostenibilità redatto per la prima volta tre anni fa. Uno strumento con cui la storica azienda vitivinicola marchigiana, anche quest’anno ha svelato l’obiettivo del suo operare, ossia non esser l’azienda migliore al mondo, ma la migliore per il mondo.
Realtà che si estende su una superficie di oltre 850 ettari, di cui 130 sono vigneti coltivati con i tradizionali montepulciano, sangiovese, ribona e grechetto, ma anche gli internazionali merlot, cabernet sauvignon e chardonnay. Tra i dati più interessanti presentati nel Bilancio di Sostenibilità il fatto che il 97% dei dipendenti sia marchigiano, con, a parità di livello, uomini e donne che hanno la stessa remunerazione lorda.
azzoni-vigna.jpg“È sempre una vera e propria avventura illustrare ogni anno la vita aziendale – ha sottolineato Valperto degli Azzoni in occasione della presentazione alla stampa del Bilancio di Sostenibilità annuale, dal titolo “Il valore che nasce dal rispetto”secondo dei canoni differenti da quelli tradizionali. Ci costringe a conoscere ancora di più, e nel dettaglio, la nostra azienda e coloro che ci aiutano a farla crescere e svilupparla. Un esercizio utile a noi, ma sono certo anche a tutti coloro che lavorano alla degli Azzoni, per assumere consapevolezza di come, anche un piccolo gesto, una semplice parte del processo produttivo possa essere in realtà strategica e importantissima”.

Il Bilancio in realtà risulta essere uno strumento molto utile sia all'interno dell’azienda sia all’esterno dove permette di avere un risvolto commerciale, soprattutto sui mercati esteri. Perché “analizzare se il benessere che la nostra azienda genera sa anche creare o meno felicità” ha aggiunto Aldobrando degli Azzoni “è la nostra sfida: rispettare ed essere rispettati non solo per ciò che si fa, ma anche per come lo si fa”.
Con Filippo degli Azzoni che ha ricordato che “questa sfida nasce dall'insegnamento di nostro padre Roberto che ha sempre focalizzato l’attenzione sul forte legame col territorio e sul rispetto dell’ambiente”.
azzoni-botti.jpgA testimoniare l’impegno dell’azienda nel rispetto dell'ambiente e del territorio è, oltre al Bilancio di Sostenibilità, anche l'adesione ad alcuni progetti (come ad esempio Life Vitisom, che ha come obiettivo quello di promuovere una gestione sostenibile del suolo in viticultura, attraverso lo sviluppo e la sperimentazione di una tecnologia per la concimazione organica del vigneto), sviluppati in collaborazione con l'Università di Milano e con lo Studio Agronomico Sata.

Con la presentazione del Bilancio, l’occasione di riassaggiare alcuni vini delle aziende della famiglia. Della cantina Degli Azzoni, l’assaggio che è stato autentico coup de coeur è per il Ribona Colli Maceratesi DOC Helvia. Giallo paglierino con riflessi verde acqua, ha naso floreale elegante con note di fiori di acacia, sentori di ginestra, sorso secco e fresco, reso dinamico da buona mineralità e notevole finezza. Un bianco che esprime in modo mirabile l’essenza del territorio.
azzoni-helvia.jpgDella azienda toscana Conte Aldobrando di La Rotta, in provincia di Pisa (che si estende su una superficie totale di 285 ettari, di cui 180 coltivati e il resto destinato a riserva protetta, e dove di recente è stato aperto il resort Le Sodole), un poker di assaggi interessante. Il Toscana Vermentino Igt Fonticchie paglierino brillante, ha profumi di erbe aromatiche, tra cui spicca la salvia, e di macchia mediterranea, sentori di scorza di pompelmo, mentre al palato è secco, piacevole, armonico.
Un bicchiere di classe quello del Toscana Rosso IGT Helianthus da uve sangiovese, merlot, syrah. Rosso rubino intenso, ha naso complesso con profumi di frutta rossa, note di prugna e sentori speziati e raffinate nuances balsamiche, mentre in bocca è ben bilanciato, con tannini morbidi e ben integrati, gusto equilibrato e lunga persistenza.
azzoni-helianthus.jpgDue vere sorprese, il Toscana Igt Pinot Grigio dal colore ramato brillante, dai profumi di frutta esotica, dal sorso di convincente sapidità e persistenza. E il Baciamano, Bianco Pisano di San Torpé Vin Santo DOC (trebbiano), che nel bicchiere affascina con il suo colore ambrato, per il suo bouquet ampio e di suggestiva eleganza, con sensazioni di mandorla, marzapane, arancia candita, frutta secca, e per il suo sorso vibrante, per nulla stucchevole, dal bell’equilibrio fresco sapido e dalla lunga persistenza.
azzoni-baciamano.jpg

Conti Degli Azzoni

via Don Minzoni, 26
Montefano (MC)
tel. +39 0733 850219
experience@degliazzoni.it

ILGOLOSARIO WINE TOUR 2023

DI MASSOBRIO e GATTI

Guida all'enoturismo italiano

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia