Nel locale di Dalmine, i fornelli sono stati affidati al giovane Andrea Nisoli, e la sua cucina è una sorpresa golosa

È uno dei nostri luoghi del cuore, l’Osteria del Conte di Dalmine. Creatura di Tiziano Brembilla, della moglie Raffaella Mariani e del figlio Andrea, da qualche anno è indirizzo che conferma il talento imprenditoriale di questa famiglia, celebre per i suoi successi in altri settori, ma capace di scrivere una pagina di valore anche nella ristorazione. Meglio sarebbe dire nel mondo del gusto, visto che prima di avviare questo locale, per far sì che la clientela potesse vivere un’esperienza da ricordare, l’ambiente è stato ricavato da un sapiente restauro di una delle cinque Torri Littorie esistenti in Italia, ovvero di uno dei monumenti dell’architettura razionalista degli anni Trenta, in questo caso, la Torre Littoria realizzata a Dalmine dall’architetto Greppi nel 1936, e tutelata dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Culturali.  Un lavoro di assoluto valore artistico e culturale, che oltre a restituire alla comunità dopo anni di abbandono un edificio ricco di storia, grazie alla sobrietà e all’accurata scelta degli elementi d’arredo di design contemporaneo, fa sì che oggi si possa pranzare o cenare in un contesto emozionante, progettato in modo da far sentire a proprio agio come di rado accade.
dalmine-esterno.jpgCi si sente a casa. Superato il maestoso ingresso, ecco le salette accoglienti o il fresco dehors, con i tavoli apparecchiati con cura e le poltroncine comodissime (lo sottolineiamo perché tra le conseguenze più indigeste del dilagante “minimalismo” che sembra ispirare chiunque oggi arredi un locale, ci sono l’assenza di tovaglie e coprimacchia e la presenza di sedie che nemmeno il più nobile asceta potrebbe sopportare, scelte giustificate sostenendone il presunto anacronismo, ma che in realtà sono dettate da nessun’altra motivazione che non sia quella di spendere poco, valutazione, per carità, legittima, ma certo non premiante per gli ospiti). 
dalmine-interno.jpgA occuparsi di voi, sotto alla sapiente regia della carismatica patronne Raffaella Mariani, personale attento coordinato con bravura da Antonio Lombardi, maitre di esperienza e professionalità, una garanzia.
dalmine-patronne.jpgI fornelli da qualche mese sono affidati ad Andrea Nisoli, giovane che si è fatto le ossa con adeguata gavetta e che quando si è presentata l’occasione di prendere il comando, si è fatto trovare pronto.  Una scelta che, come spesso accade, quando i titolari sono grandi imprenditori capaci di vedere lontano e di investire su chi vale al di là della sua data di nascita, anche in questo caso si sta rivelando azzeccata. In cucina non fa il “fenomeno”, e dimostrando una maturità che di solito manca ai suoi coetanei, con rare concessioni alla voglia di strafare che caratterizza i più giovani, con buona tecnica, ma soprattutto, ben valorizzando l’ottima materia prima utilizzata, propone piatti di piena soddisfazione. 
dalmine-chef.jpgTra le proposte che vi sorprenderanno, tra gli antipasti (20 euro) vi faranno partire con il piede giusto, il grande piatto di crudo di pesce con tonno rosso, ostriche, gamberi di Mazara del Vallo, branzino, salmone e baccalà o la spuma di burrata gambero argentino pomodorini confit guttiau e pistacchi.
dalmine-crudo pesce.jpgTra i primi (25 euro), ha buon equilibrio di sapori ed è boccone ghiotto che dice “mangiami mangiami” il riso “Pila Vecia” melanzana affumicata battuto di scampi al lime e menta, in alternativa si va sul sicuro con i tubettoni di Gragnano cacio e pepe rosa.
dalmine-risotto.jpgTra i secondi (30 euro), ancora piacevole alternanza tra mare e terra, con la possibilità di scegliere tra il fritto misto del Mediterraneo con scampi gamberi calamari rombo e maionese al dragoncello, e “La milanese del Conte selezione Cazzamali”. 
dalmine-fritto.jpgCome dessert (10 euro), in omaggio alla stagione fichi flambé con il gelato, oppure bonet piemontese e scorzette dolci di arancia o cannolo siciliano con ricotta di bufala agrumi e pistacchi.
dalmine-dolce.jpgL’Italia non è paese per giovani, si dice. Quando imprenditori come i titolari di questo ristorante, con coraggio e lungimiranza, a un giovane che ha i numeri danno fiducia, i risultati son tutti da gustare! 

Osteria del Conte

piazza della Libertà 4
Dalmine (Bg)
Tel. 035370063

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