Relax & gusto garantito in questo locale dall‘elegante semplicità, con tavoli distanziati il giusto e i pouf per riporre borse.
Dall’entrée di benvenuto al dessert una continua scoperta di golosità e raffinatezza! Due giovani in gamba che meritano successo sia per la qualità e la fantasia dei piatti dello chef Massimo Raimondo, che propone in tavola pietanze notevoli e creative che non dimenticano le tradizioni, preparate in una cucina a vista (dall’esterno), sia per la cortesia e competenza di Noemi Custureri in sala, dove si apprezza un servizio di buona professionalità degli addetti.
Qui affiora sempre la loro passione per sapori differenti da quelli del gusto omologato, la volontà di valorizzare i prodotti locali e/o eccellenti, con ricette che quasi sempre ruotano in base alla stagionalità.
Massimo ha intrapreso l’attività di cuoco sin da giovane. Ci racconta che, dopo aver studiato all’istituto alberghiero di Soverato (Cz) dove è nato il 1987, inizia a fare la gavetta nei ristoranti della zona natia, poi decide di partire per Milano, dove gestisce un piccolo bistrot per 5 anni, la sua vita fuori dalla Calabria però termina e ritorna per l’amore per la sua terra. Crea così, insieme alla compagna Noemi, nel giugno 2022, un “ristorante incentrato su sapori nuovi” che è – dice lui – “un viaggio nell’anima dello chef”.
E allora il nostro percorso con l’attuale menu è iniziato con i piaceri di entrata “olive emulsionate” e “gambero - cime di rapa - uova di pesce”.
Agli antipasti la scelta è caduta su “Calamaro, cozze, cipollotto, cardamomo, arachidi” (a euro 15)
e “cavolfiore, camomilla, parmigiano, limone, caffè” (euro 14).
Il nostro primo è “un risotto, polpo, mirtilli, mandorla” (a euro 20).
Per i secondi optiamo per “merluzzo, sedano rapa, farro, mela verde” (a euro 18)
e “pollo, bietole, ribes, salvia” (a euro 18).
Per dolce (a euro 7) uno sfizioso “tiramisù” (innovativo)
e un’intrigante “vaniglia, rapa rossa e cioccolato”.
Insomma, piatti estrosi, ricercati, coraggiosi, ma equilibrati e armoniosi nel gusto. Noi abbiamo preferito scegliere dalla carta, ma sono previsti due menu degustazione per i più audaci, ovviamente uguali per tutti i commensali del tavolo, “cinque portate” (a euro 50) o “sette portate” (a euro 70) in abbinamento ai vini: quattro calici (a euro 30) o sei calici (a euro 45). La carta dei vini è interessante e in evoluzione e tiene in considerazione etichette semisconosciute ma ottime e la tipologia dei vini naturali. Previsto il vino a bicchiere, il calice scelto un Cirò Rosato dell’azienda “Cerminara fratelli” di Cirò Marina (Kr), ottenuto dalla vinificazione in bianco di uve gaglioppo (il loro Cirò Rosso RCS 2020 è stato premiato “fuori di Top” a Golosaria 2022).
Passiti e distillati tra i migliori. Per chiudere, un “posto” che a noi ha dato una sensazione di benessere interiore per l’ambiente e perché amiamo cogliere la bontà della cucina (nello staff pure l’aiuto Giuseppe è valido) nonché l’irrefrenabile libertà di scaricare le tensioni.
CURA Cucina Contemporanea
Via Risorgimento, 4
Davoli Marina (Cz)
tel. 3880507761
curaristorante@hotmail.com
