Brunello di Montalcino 2014 - Rosso di Montalcino 2016 - Sant’Antimo Cabernet Olmaia 2014

MONTALCINO (SI) - www.coldorcia.it

È l'esempio perfetto di come anche nelle zone storiche del vino la sostenibilità sia diventata un valore imprescindibile. Per capire il perché di questo bisogna rileggere la storia di questa cantina attiva nel mondo del vino fin dal 1890, quando la Famiglia Franceschi, originaria di Firenze, acquistò la proprietà per poi destinarla in modo preponderante alla viticoltura così da presentare già una propria linea di Brunello alla Prima Mostra dei Vini d’Italia negli anni Trenta. La vera svolta produttiva avvenne con l'acquisto da parte della famiglia Cinzano negli anni Settanta. Proprio al presidente Francesco Marone Cinzano si deve la decisa conversione delle vigne (oltre 140 ettari di cui 108 destinati alla produzione di Brunello) al biologico.



Negli anni Duemila ha infatti preso la decisione di iniziare il processo di conversione per ottenere la certificazione biologica e diventare così la più grande azienda vinicola biologica di tutta la Toscana. Dal 24 agosto 2010 l’intera tenuta, inclusi vigneti, oliveti, seminativi, e persino il parco e i giardini, sono condotti esclusivamente con pratiche agronomiche di tipo biologico. In degustazione porterà tre etichette: il Brunello di Montalcino 2014, un classico della loro produzione affinato in botte grande, il Rosso di Montalcino 2016 sempre da uve sangiovese che invecchiano 12 mesi in botte di rovere, il Sant'Antimo Cabernet Olmaia 2014, scelto per la sua capacità di rappresentare la massima espressione del terroir di Montalcino coniugata al cabernet.

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