Una cantina da conoscere quella del Castello di Razzano, ad Alfiano Natta ultimo comune della provincia di Alessandria, al confine con Asti

È un gioiello del Monferrato questo paese che ha uno dei belvedere più belli che possiate immaginare, all’apice del paese, dove ci sono pure ville antiche e caseforti.
La cantina che ha preso dimora nel castello del paese è nata nel 1927 grazie alla famiglia Olearo. Ed ha conosciuto un'evoluzione costante nel corso dei decenni, passando da una produzione di volumi a una focalizzazione sulla qualità voluta da Augusto Olearo, che, nomen omen, si è innamorato anche dell'olio.
Oggi, sotto la guida dei figli Riccardo e Federico Olearo, quarta generazione, rappresenta una realtà agricola che non solo produce vini pregiati, ma offre un'esperienza turistica unica in un contesto emozionante, fra l’altro molto prima che ci fosse l’invasione dell’enoturismo.
piscina.jpgOra, tutta la produzione dei vini è da conoscere. A cominciare della teoria di Barbera: il Barbera d'Asti Superiore “Campasso” (che rimane l'etichetta iconica), quindi “Eugenea”, “Beneficio” e “Valentino Caligaris”: e ancora la Barbera d’Asti “La Leona”, il Monferrato Rosso “Cuntrà”, da uve merlot, il Ruchè di Castagnole Monferrato “Briccone”, i Monferrato Nebbiolo “Nero di Razzano” e “Serra del Bosco”.
razzano-cantine.jpgLa cantina produce anche vini bianchi, come i Sauvignon “Sanspirit” e “Desiderio”, lo Chardonnay “Costa al Sole”, il rosè “Bellaria”, da uve pinot nero in purezza, e poi 3 metodo classico: “Privilegio” (chardonnay, pinot nero), “Lunadoro” e Lunadoro” rosè, entrambi realizzati da uve pinot nero in purezza.

Spazio anche ai distillati con le grappe di Barbera e Moscato, entrambe affinate in barrique. Oltre ai vini, dicevamo, il Castello di Razzano produce anche un pregiato olio extravergine d'oliva ottenuto da olive coltivate nei propri terreni e l’aceto “Asil”, realizzato con una selezione dei migliori vini, invecchiati oltre 10 anni all’interno di carati di rovere francese.
razzano-olio.jpgMa qui, in particolare, vogliamo parlarvi del Monferrato Rosso “Pian dei Tigli” (da uve cabernet e merlot) affinato in barriques di rovere francese per 5 anni, selezionato, con un campione della vendemmia 2017, tra le referenze che partecipano all’iniziativa “Il vino del villaggio”, ideata da Donato Lanati dello studio Enosis Meraviglia, con il supporto de IlGolosario di Paolo Massobrio e il Comune di Casale Monferrato: ventuno vini, da ventuno cantine di ventuno paesi per raccontare il valore artistico, culturale e paesaggistico del Monferrato.
Questo Monferrato Rosso si presenta di colore rubino decisamente fitto. Ha naso molto intenso, complesso, con profumi di peperone e liquirizia. In bocca è un vino pieno, tannico, con un'acidità marcata che mantiene vibrante un sorso importante.
61028.jpgAll'interno del castello c’è un relais con 13 camere finemente arredate, una piscina immersa tra i vigneti, e il Ristorante del Castello di Razzano, dove gustare la più autentica cucina monferrina, grazie a una teoria di piatti tipici della tradizione piemontese rivisitati (lo chef della maison Emanuele Monzeglio, è molto bravo).
ristorante.jpgInoltre, merita una visita il Museo ArteVino, inaugurato nel 2008, l’esposizione ospitata nelle antiche cantine di vinificazione del castello, in cui sono catalogati oggetti del mondo contadino e mondo enologico, con un angolo dedicato alla produzione di barrique. Il percorso si snoda in diverse stanze dove arte e storia si fondono in un tutt’uno e termina nelle suggestive cantine di invecchiamento, risalenti al tardo Seicento e ancora oggi attive.
museo.jpgE se il relais e il ristorante permettono di godere di un soggiorno rilassante, la cantina offre visite guidate e degustazioni dei suoi vini. Mentre tutto il Monferrato circostante offre numerose opportunità per escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo. È tutto vero! Esistono posti così!

Tenuta Castello di Razzano

strada Gessi, 2
Alfiano Natta (Al)
Tel. 0141922535
www.castellodirazzano.it

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