A Cassina de Pecchi, una pizzeria che sforna pizze “belle, buone e che fanno il bene”

Segnatevi questo indirizzo. PizzAut a Cassina de Pecchi. La pizza è uno spettacolo! Se avete già sentito parlare di questo locale, sarà certo per l’eccezionalità del progetto che ha alle spalle, che ha tra i suoi sostenitori un gran numero di figure, una per tutte Papa Francesco. Di questo, tuttavia, vi diremo dopo, e non perché non sia importante, tutt’altro, ma perché lì vogliamo arrivare, partendo da quello che è il nostro punto di osservazione.
Da cronisti del gusto e critici gastronomici quali siamo, a noi il compito di dirvi del valore o meno di questa pizzeria.
pizzaut-esterno.jpgCome sanno i nostri lettori più affezionati, da anni dedichiamo alla pizza un’attenzione particolare. Lo dice lo spazio che riserviamo alle pizzerie all’interno de ilGolosarioRistoranti del Gatti Massobrio, e sull’App, con cui la nostra guida è in continuo aggiornamento. Decine, da nord a sud, quelle citate, con le valutazioni che, per le migliori, hanno i voti più alti, alla stessa stregua dei ristoranti blasonati, per il motivo che per noi hanno pari dignità tutte le diverse tipologie di proposta di ristorazione, ovvero agriturismi, osterie, trattorie, trattorie di lusso, ristoranti, e pizzeria, appunto. Ora accade che nel nostro infaticabile lavoro alla ricerca del Bello e del Buono, tra i locali che nelle ultime settimane più ci hanno emozionato uno sia una pizzeria, e questa pizzeria sia PizzAut di Cassina de Pecchi, appunto.
ipizzaut-regole.jpgI motivi? Detto che si trova a pochi minuti da Milano. Lo sottolineiamo, perché, sebbene possa sembrar strano, la verità è che all’ombra della Madonnina, pur aprendo locali a ritmo frenetico, le pizzerie di valore scarseggiano. A fare di PizzAut una meta “radiosa”, è innanzitutto il suo essere luogo dell’anima, vivo, gioioso. Dove l’atmosfera non è né glaciale da museo, né chiassosa da fast food, ma in cui una volta seduti si ha l’impressione di essere in una grande casa di una famiglia numerosa, dove “famigliari” e “ospiti”, felici di stare insieme, hanno il piacere di condividere in armonia parole, risate e cose buone.
pizzaut-sala.jpgAltro must, la prontezza con cui si viene accolti e l’attenzione con cui poi si è seguiti. Ultimo, ma non ultimo, la pizza, buonissima. Frutto di lievitazione di 72 ore e dall’idratazione del 70/80%, è leggerissima ed ha lo stesso “sorriso” di chi la prepara e di chi la serve.
Ed eccoci all’“ingrediente” segreto che dà quel sapore unico alle pizze. In un mondo omologato, la diversità è un valore. Se altrove la distinzione – tema di Golosaria Milano dal 5 al 7 novembre – è data da farine, lavorazioni o ingredienti particolari, qui, a fare la differenza sono la passione, l’impegno, il gusto che mettono nel lavoro i giovani che si dividono i compiti di preparazione e servizio.
Cuore di questa avventura formidabile, Nico Acampora, vero “angelo matto” – secondo la definizione “veronelliana” a noi cara, che dice di persone dal cuore extra large e dall’intelligenza visionaria capace di vedere oltre – che al suo fianco ha voluto ragazzi autistici, affidando a loro la gestione. È scritto sulle tovagliette ai tavoli.
“Tu non sei normale, è il miglior complimento che mi abbiano mai fatto”.
pizzaut-elio.jpgI risultati dell’assunzione di responsabilità da parte di questo team di lavoro “speciale”, sono quelli che vi abbiamo detto. Eccellenza. Morale, quando verrete qui, stuzzicato l’appetito con salumi e gnocco fritto o con le bruschette. Avanti tutta con le pizze, scegliendo tra “Le speciali” tra cui è stragolosa la “Bombazza” con pomodoro mozzarella n’duja salame piccante e olive taggiasche, o fatta come si deve la “Margherita”. Oppure tra “Le gourmAut” dove spiccano quelle che sapientemente rispettano la stagionalità, e che ora hanno il gusto della “Fuori di zucca” con scamorza bianca fiori di zucca e burrata o della “Aut – unno” con mozzarella speck porcini e scaglie di grana.
pizzaut-pizza.jpgAccompagnandole con una buona birra (da provare la Aut, birra artigianale prodotta per PizzAut dal birrificio Licor Dei di Gessate, uno spettacolo la IPA)
pizzaut-birra-tovaglietta.jpgo con un gioviale vino della casa sfuso. Ma se siete enofili, per cui in tavola volete “la bottiglia”, niente paura, la vostra scelta potrà cadere sull’“AUTentico”, formidabile rosso “bio” da uve montepulciano e sangiovese che nasce dalla collaborazione tra “Elio” (e le storie tese, ovvero Stefano Belisari) e Paolo Beretta, dell’azienda agricola Fiorano di Cossignano. Sarà una sosta “speciale”!
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PizzAut

Via Don Verderio 1
Cassinà de Pecchi (Mi)

 

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