Un bistrot moderno dove due giovani casalesi propongono piatti originali dove spesso il mare e la terra si incontrano

Siamo nel cuore storico di Casale Monferrato, Casal Monfrà (in piemontese) che annoveriamo per la sua candidatura a Capitale italiana della cultura (anno 2020), per la splendida Cattedrale di Sant'Evasio, la Sinagoga e il Museo Ebraico, la Torre Civica, Santa Caterina e – come dimenticare – il Castello che in primavera si anima da anni con i magnifici artigiani del gusto di Golosaria Monferrato.

A pochi passi dal Castello c'è una piazzetta bomboniera (piazza Santo Stefano) animata da un locale molto frequentato dedicato alle ore felici dei più giovani e, proprio di fronte da Gubistrò (tel. 0142590179 - 3317485548 - www.gubistro.it), piacevole sorpresa e recente sosta sia per un aperitivo che per pranzi più easy o una cena conviviale o romantica.

L'ambiente è moderno e luminoso ma tutt'altro che freddo, complici un servizio cordiale e attento e qualche tocco nell'arredamento che richiama un'abitazione eccentrica e di buon gusto: le scaffalature ocra, le sedie di metallo grigio, i tavoli verniciati verde ulivo, le lunghe calle e le luci, lune piene sapientemente posizionate a parete.

Veniamo al menu: si può scegliere (ordinabile esclusivamente per l'intero tavolo) il ricco menu degustazione a 50 euro (escluso vino e caffè) mentre noi viriamo per la carta esordendo con la trota salmonata marinata con crema leggera al wasabi, yogurt e insalatiera di germogli e una coscia di Fassone battuta al coltello, crumble al parmigiano e maionese all'erba cipollina. Stuzzicanti anche le animelle di vitello dorate sorprendentemente accostate al gambero crudo di Mazzara del Vallo.

Anche i primi non deludono: sia alla vista sia nelle porzioni molto sostanziose: dal Carnaroli mantecato alle cime di rapa, bufala, colatura di alici, scampo marinato, al tortello di broccolo liquido all'amatriciana fino ai classici plin spadellati al burro alle erbe. Terra e mare si rincorrono per trionfare spesso in connubi appetitosi e sperimentali: eccoli di nuovo insieme nei sublimi gnocchi di patate di montagna con estratto di cavolo nero e dragoncello, pera e baccalà mantecato.

Vi chiederete se abbiamo ancora spazio per i secondi...ma come non trovarlo per un regale petto d'anatra e il suo fegato grasso, barbabietola, frutti rossi e porro caramellato (23 euro) oppure per una più light ombrina alle erbe aromatiche, capperi e salsa dalle note orientali. Rinunciamo ai formaggi (proposti con 5 lancette a 11 euro oppure con 3 assaggi a 5 euro) per le ultime dolci tentazioni: la mediterranea crema bruciata rosmarino e miele, meringa, mela e gelato al caprino e il seducente terra cacao e malto tostato con cremoso al caramello e gelato burro nocciola. Per gli amanti della frutta c'è anche una tavolozza con ananas, cioccolato bianco, zenzero e lamponi disidratati oppure una gamma di sorbetti alla frutta.

Si può bere al bicchiere, giocando con una bella carta e facendosi dare una mano negli accostamenti dall'ottimo personale di sala.

Usciamo felici come quando si va al cinema a vedere una prima carichi di aspettative che non vengono deluse...anzi! Incollati alla sedia abbiamo appagato i nostri sensi, non per niente questo originale bistrot fu ricavato proprio da una vecchia sala cinematografica. E allora buona visione, ne varrà la pena!

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