â€œBe localâ€ sul serio!

A Brunico, in un locale elegante ed essenziale, la cucina "sostenibile"di Thomas Gantioler

Questa è la terza volta che torno a Brunico, e sosta a cui non rinuncio mai è il ristorante b.local (nome che gioca con l’assonanza inglese “sii locale”), dove lo chef Thomas Gantioler, 31 anni, continua a stupirmi per l’esplosione di sapori nei suoi piatti, per la tecnica che esalta la materia prima e il rapporto qualità-prezzo vantaggiosissimo!

Il locale è essenziale, elegante, e nel suo insieme comunque molto semplice; puoi rilassarti e assaggiare uno dei tre menu di quattro, cinque e sei portate o più velocemente scegliere i piatti alla carta.
Notevoli le ceramiche in cui vengono servite le portate, disegnate e prodotte appositamente da un artista locale, che sono un ulteriore indizio di incredibile cura per i dettagli.

Il menu cambia ogni due o tre giorni a seconda di quello che i contadini e gli allevatori locali hanno a disposizione e gli forniscono.
Come è descritto sul sito web di B.local, “Siamo un piccolo ristorante con un focus sull‘essenziale. La qualità è la nostra massima priorità. All‘allevamento intensivo non diamo alcuna possibilità. Anche la frutta e la verdura insapore prodotta in serie non può trovare posto qui da noi”. Sostenibilità, produttori fidati, prodotti locali, zone alpine, piccole aziende agricole, tanta sapienza, e rispetto per il territorio, fanno di questo locale un vero e sincero rappresentante del concetto di “colleganza”.

Oggi ho assaggiato il finocchio alla griglia, olivello spinoso, melanzane al forno, nocciole tostate e spuma di grana: un tripudio di sapori intensi e perfettamente equilibrati, che finalmente non hanno nulla del “vegetariano” scialbo e triste che frequentemente subiamo e che ci inganna!
A seguire risotto di avena e miglio, pepe di montagna, burro di capra, panna agra e trifoglio: cereali semplici, formaggioso quanto basta perchè gestito divinamente dalla”capra” e dalla panna agra, che ne fanno un piatto della nostra infanzia e che non vorresti che finisse mai!
Trota lacustre cotta al vapore in foglia di fico, ibisco e finocchio di Riscone. Che dire: finito in un attimo!
belocal-trota lacustre.jpg Concludo il mio pranzo con la freschezza e leggerezza acidognola dell’Albicocca della Val Venosta, che integra ed esalta l’intensità della panna cotta allo yogurt e tagete. Semplicemente divina.
Vini ovviamente del territorio: Grüner Veltliner Leichtigkeit 2019 Tenuta Garlider Bio - Chris Kerschbaumer; Mazon Blauburgunder Alto Adige DOC Kollerhof Pinot noir 2017; Apis Aurum, Sudtiroler met Idromele Alto Adige.