Fiesole è bellissima. Si staglia di fronte a Firenze con le sue piazze e i palazzi antichi e in uno di questi, durante il Covid, ci finimmo per una memorabile verticale del Rosso Casamatta di Bibi Graetz, dacché la sua sede si affaccia sulla piazza principale, come pure questo bistrot gestito da Valerio (architetto) e Sara (pittrice).
Un tempo questo luogo, che esiste dal 1910, era una rinomata pasticceria della famiglia di Sara, poi è divenuto un bar e, da un anno, al netto appunto del periodo del Covid, è una sorpresa che ancora in pochi conoscono.
Sarà invitante il dehors coi tavolini che danno sulla piazza, ma anche l’interno è molto bello, dove i tavoli di legno, senza tovaglia, sono illuminati da un gioco di luci e design studiato appositamente da Valerio.
In cucina c’è un giovane, Mirko Guerrini, già molto bravo, per supportare quella che per noi è stata una sosta radiosa, dove anche la carta dei vini aveva motivi di distinzione secondo la passione verace di Valerio, attento anche i piccoli produttori.
Il pane è fatto in casa ed è molto buono: utilizzano le farine dell’Antico Molino Grifoni di Castel San Niccolò (Ar).
Con queste premesse, dopo un amuse bouche che dice del timbro di questo ragazzo, che è stato alla scuola di Vito Mollica, ecco il menu, dove abbiamo assaggiato ben 9 piatti. Fra gli antipasti (15-16 euro), troverete la tartare di manzo brado, cavolo nero, castagne e midollo oppure l’uovo morbido con fonduta di pecorino e zafferano, cremoso di finocchio ed erbe aromatiche.
Fra i primi (16 euro) sono decisamente ottimi i pici con ragù di galletto, limone fermentato e lievito tostato;
croccanti e fini le tagliatelle con farine di castagne del Mugello, bisque di gamberi rossi, gambero rosso marinato, bottarga di muggine e aglio nero (questo a 19 euro). Un piatto che combina gusto incisivo e finezza (e non era facile, segno che Mirko ci sa fare e si è impadronito di una buona tecnica).
Il piatto che tuttavia ci ha reso ancora più felici sono stati i bottoni ripieni di Bianco del Mugello, crema di topinambur, mostarda di mele cotogne, polvere di cipolla bruciata. Ghiotti.
Fra i primi c’erano anche gli agnolotti ripieni di salsiccia di Grigio Casentino, stracchino del Mugello, crema di zucca e salvia. La zucca la ritroviamo nei secondi, per il piatto vegano: millefoglie di zucca e patate, castagne, fondo vegetale e cavolo cappuccio viola (16 euro).
Ma che buono il diaframma di Black Angus alla griglia con cipolle fondenti e mela in osmosi, che non siamo riusciti a lasciare nel piatto, dovendo fare diversi assaggi.
E così per la faraona, il suo petto e l’insalatina di cosce (geniale) con radicchio rosso, rape bianche, arachidi.
C’era anche il baccalà con crema di fagioli, scalogno glassato e spuma di prezzemolo (tutti a 22 euro).
La degustazione dei formaggi è di un grande del Golosario: De Magi-Alchimia dei Formaggi, mentre fra i dolci (a 9 euro) ecco una straordinaria pera al vino con mousse di mascarpone e nibs di cacao;
ma non da meno la ganache di cioccolato biancovado, zafferano di Fiesole, olio nuovo, arancia e pinoli
e il dolce vegano che ci è sembrato stupefacente: zucca sciroppata, mela verde e cardamomo.
Il caffè è buonissimo (B.Farm Torrefazione di Vignole - Pt) e persino l’Amaro di erbe “Volgare” di Rude, Opificio in Firenze. Fra i fornitori dichiarati in fondo al menu spiccano i salumi e le carni delle Selve di Vallolmo, da anni presente sul nostro Golosario.
Che dire? Intanto grazie a Barbara che ci ha segnalato questo posto davvero intrigante, bello, riposante, dove passare una serata che è un tutt’uno con la bellezza di Fiesole e il gusto della ricerca, fatta con una rara capacità di equilibrio. Partite!
P.s. Non gliel’ho detto a Valerio e Sara, ma persino i bicchieri dell’acqua erano molto belli, unici.
Bistrot Al 5
Piazza Mino da Fiesole, 5
Fiesole (FI)
Tel. 055 59250
