Sabato e domenica la 2 giorni dedicata al gusto, all’innovazione, all’identità Veneta

Siamo arrivati ieri sera a Bassano, dopo una puntata ad Asiago, in un altro ristorante eccellente che presto vi racconteremo. Stasera saremo a cena da Gianico di Molvena, dopo una giornata di preparativi, a Villa Giusti del Giardino, per accogliere gli 80 produttori di Golosaria. Io credo di non aver mai visto una concentrazione così alta di innovazione e di gusto. E mi spiace per coloro, alcuni storici produttori, che sono rimasti alla finestra a guardare, increduli di quello che abbiamo voluto rappresentare. C’è un Veneto che va avanti e che innova, ed è quello che vedrete a Bassano e un Veneto che rimane scettico, sulla soglia, mentre altri superano a destra e manca.

Ci sarà tanta innovazione nel settore delle carni e dei salumi, mentre per il formaggio abbiamo con noi il numero uno, Castellan, e ci basta. Saranno 30 i produttori di vino, col il 50% di quelli di Durello (clamoroso!). Circa 30 anche le birre che si potranno assaggiare, accanto allo street food diviso in quattro campioni: la pizza gourmet da street food fatta con la farina Petra; i piatti del territorio della Magnifica Confraternita dei ristoranti De.Co.; le ricette venete in vasocottura di Alessio Bottin e un innovativo creatore di hamburger che si chiama Bamburger.

Ci sarà anche un ambiente che ricorda l’osteria veneta dentro la Villa, dove si potranno comodamente assaggiare le specialità cucinate. E poi i liquori, con nomi come Capovilla, Nardini, Poli, Carlotto, Gambrinus, Donna Frida e Liquorificio San Giuseppe, mai visti tutti insieme.

Ieri quattro quotidiani del Veneto più il Corriere della Sera del Veneto hanno lanciato Golosaria. Oggi ne parlano il Giornale di Vicenza e il Gazzettino e naturalmente Rete Veneta e il Tg 2 con Eat Parade. E la curiosità cresce di ora in ora a vedere i "mi piace" sulla nostra pagina Facebook e le visite al sito golosaria.it.

Sarà bello esserci, spaziando fra i dolci (il tiramisù Meesoo, i baci di Gallina, i lievitati di Infermentum e altro ancora), le paste (c’è un produttore, il Mulino Terrevive, che debutta con una fantastica pasta di monococco), le sfiziosità di ogni genere, dalla storica Ca’ de la Pasina a B73, da Figulì a La Giardiniera di Morgan (e non volete assaggiare il caffè fatto con le vinacce di Liolà?), raccolte nel nome del Golosario. E poi i legumi di Pedon e le confetture bio di Rigoni di Asiago, da assaggiare con il Fior d'Arancio di Maeli. Pronti con il bicchiere? Anche Vinstrip sarà dei nostri, tanto per parlare di innovazione.

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