A Cittadella, tra le mura, c'è questo locale che combina grandi numeri, cocktail, cucina e vini importanti
Lo stupore al primo passaggio da Cittadella non può che essere forte: la sua cinta muraria è una delle più belle d'Europa, perfettamente conservata. Entrati dalla porta Bassano, si superano uno, due, tre, quattro, cinque archi in mattoni. Poche centinaia di metri, e si arriva in piazza Martiri del Grappa. Era la piazza dei pullman, e l'autostazione costruita negli anni '50 sta lì a dimostrarlo.
Oggi però, in questo locale affascinante, che sa di viaggio e di attese, di partenze e di addii - “prendi il primo pullman, via, tutto il resto è già poesia” canta il poeta - c'è un locale dall'offerta a 360°, molto valido per i cocktail. E la folla variegata che si accalca al suo interno, ma anche nel plateatico, è un ottimo biglietto da visita.
È il locale voluto dai fratelli Giovanni e Narciso Bacchin, i due imprenditori che nel 2012 hanno rilevato l'immobile. Dopo le cure degli architetti Andrea Rizza e Alessandro Simioni, quelle che erano sala d'aspetto, biglietteria e bar si sono trasformate in una struttura di grande suggestione. C'è un bel banco all'ingresso, e un secondo banco nella sala posteriore. Poi, ancora due sale, sfalsate. Il design è minimale. Cemento, legno e acciaio contrastano in parte con i mattoni dell'esterno. Ma è un contrasto piacevole, che conduce in un'altra dimensione.
Qui si può venire per la cucina. Merita, è giovane e dinamica, con piatti di una certa ricerca - l'utilizzo del forno josper è un marchio di fabbrica - e con proposte da street bar: burger, sandwich, fritti, grill, e al giovedì c'è anche il sushi. Per la carta dei vini, ampia e profonda, con circa 600 etichette, con un focus intelligente sul territorio e un amore straordinario per lo Champagne (200 etichette, con grande attenzione alle annate vintage).
E poi per i cocktail, ricercati, ben eseguiti, costruiti con bottiglie che hanno un perché. Cosa bere? Ricordo ancora con grande piacere l'ottimo Real Georgia Mint Julep preparato da Michele Zilio, che è uno dei sei barman del locale, assieme a Alberto Birollo (capo barman), Federico Zanchin, Michele Bragagnolo, Alessandro Geremia, Mattia Bicego e Luca Sgarbossa. Un drink memorabile, dalla decorazione “fancy”, tratto direttamente dalla terza stampa del libro “Bar-tenders Guide” di Jerry Thomas. Ma anche il Julep della Professoressa, più fresco e beverino, caratterizzato da un chutney di pesca bianca e cardamomo, segno dell'idea di miscelazione di Michele Zilio, caratterizzata dal connubio con la cucina e le sue tecniche.
Ma non mancano i grandi classici – l'Americano è loro must, così come il Daiquiri, e una decina di signature drink. Giusto un paio di settimane e uscirà la nuova lista, che sarà costruita come un magazine. Un viaggio attorno alla miscelazione che mescolerà storia – nella prima il focus sarà il ghiaccio – e geografia, e che muterà scenario ogni due mesi. Un motivo in più per tornare.
Il cocktail - Via delle Streghe 23
3 cl liquore Strega
1,5 cl Grappa Nardini infusa al caffè
6 cl purea di Banana
3 cl succo di limone
1 cl honey mix
Si prepara con la tecnica dello shake and strain, servendolo on the rocks in un classico Collins glass, guarnito con cialda al pop corn e arancia disidratata.
Michele Zilio – Autostazione consiglia: Fresco Cocktail Shop - Como
L'Autostazione
piazza Martiri del Grappa, 11 - Cittadella (PD) - tel. 0495610166