Oggi su Avvenire Paolo Massobrio si chiede quali iniziative saranno predisposte alla fine dell'emergenza

Questa settimana su Avvenire Paolo Massobrio ha ricordato il rapporto Tendercapital-Censis che evidenzia che sono 5 milioni gli italiani che non riescono ad avere cibo a sufficienza, con un incremento di 600mila unità rispetto allo scorso anno.

Intanto il ministero per le Politiche Agricole diffonde uno spot che ricorda a gestori di bar, ristoranti, hotel che possono accedere a un fondo perduto per acquistare prodotti dell’agroalimentare italiano. Sì, ma se le attività sono chiuse, a che serve?
Intanto Londra riapre i locali mentre Parigi è più cauta. E Roma che fa? – si chiede Massobrio – Resta in attesa, mentre i ristoratori che non riescono a stare con le mani in mano sfornano panettoni “firmati”, andando a fare concorrenza alle pasticcerie, anch’esse in affanno, rischiando di creare un "ingorgo commerciale".

La domanda di Massobrio, a questo punto, è se qualcuno stia predisponendo delle iniziative ad hoc per il dopo-emergenza oppure se si punterà direttamente alla patrimoniale.

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