AntinÃ¨, celebrazione innovativa della cucina di Langa

A Barbaresco la cucina di Manuel Bouchard fra tradizione, estetica e attenzione al cliente

A due passi dall’antica torre di Barbaresco, il ristorante Antinè si trova al primo piano di una casa in centro paese. Una sala ad elle, con le pareti bianche, lampade a stelo di design e, alle estremità, due ampi tavoli rotondi e poi una piccola terrazza con qualche tavolo. Molto belli la cristalleria e i piatti di portata, di diverse forme e colori.

Ai fornelli, ormai da parecchi anni, c'è Manuel Bouchard con la compagna Monica e in sala il servizio vini è curato dal sommelier Stefano.

Foto presa dal sito www.antine.it

I piatti sono quelli della tradizione langarola, ma rivisitata sia nella preparazione che nella presentazione, che dimostra una grande attenzione verso il cliente.

Se arrivate qui a pomeriggio inoltrato potrete godere della Merenda Sinoira, con quattro piatti tipici piemontesi: acciughe al verde, peperoni e bagna cauda, coniglio e prosciutto.

Se invece optate per il pranzo o la cena, la proposta degli antipasti (euro 12-15) comprende giardiniera e spuma di tonno, trota in carpione, lingua in rosso e battuta al coltello, ben presentata e valida.

Ai primi (euro 13-16) la scelta spazia tra ravioli del plin, minestrone estivo (finalmente un locale che lo propone in menu!), tajarin ragù di salciccia e fave e gnocchi di patate, salmerino e il suo caviale (ben presentato con erbette e fiori edibili).

gnocchi di patate, salmerino e il suo caviale.jpg Ai secondi (euro 20) lo stinco di Fassona al Barbaresco con purea di patate è molto equilibrato, le animelle gratinate con salsa al tartufo e funghi sono ottime. In carta ci sono anche il merluzzo con zabaione salato e la cotoletta alla Torinese.

Al dessert si può scegliere tra tiramisù, semolino bruciato, bonet, mou al burro salato e l'originale e delicata panna cotta di capra con salsa al caffè e cardamomo. Con il caffè viene servita anche la piccola pasticceria.

Panna cotta di capra , salsa al caffè e cardamomo.jpg La carta dei vini lascia largo spazio al re del luogo, il Barbaresco, ma c'è posto per le migliori cantine italiane e non solo.