Tre sale curate di tutto punto, un bel giardino, piatti ben eseguiti e ben presentati e un servizio con il sorriso invitano a ritornare
Abbiamo aspettato oltre un anno per pranzare qui. E, in tempi di crisi, questa è un'indicazione di come sarà la sosta a Cascina Madonna (Via Alessandria, 55 - tel. 0141 67456), un locale molto amato e con lunghe liste di attesa, soprattutto nei giorni di sabato e domenica.
Poco prima di arrivare a Refrancore (At), sulla sinistra, trovate la cascina ristrutturata di questo agriturismo con un bel giardino e la piscina per gli ospiti delle 5 camere e tre sale curate, adatte anche per ricevimenti: c'è la sala con le volte in mattoni e quella con veranda a vetri che si affaccia sul verde del giardino. Noi ci accomodiamo in quella che era una cappella, ora sconsacrata, di cui conserva ancora qualche particolare, come l'acquasantiera all'ingresso.
La tavola è apparecchiata con cura e, ad attenderci, grissini e pane tagliato a fette di produzione casalinga. Il menu non prevede la carta, ma è un menu degustazione fisso composto da 4 antipasti, due primi, due secondi, due dolci.
L'appetizer è un piccolo "pallet" in legno con salame cotto e coppa piacentina che fanno compagnia a irresistibili sgonfiotti di pane caldo con un cuore di formaggio fuso filante: impossibile non chiedere il bis!
Agli antipasti si inizia con carne cruda di fassona tagliata al coltello con rucola e parmigiano: una portata classica, ma di qualità e condita in modo leggero. Poi arriva un curioso "uovo" in plastica che racchiude una crespella di asparagi ben fatta, a seguire un flan di carciofi e infine un cartoccio con straccetti di pollo in crosta di rosmarino, dalla perfetta impanatura e non troppo unti.
Di primo, risotto con salvia e speck dalla perfetta mantecatura e dei golosi tortelli bicolori con ripieno di asparagi.
Ai secondi vorremmo dire di no tanto siamo sazi ma, sia la faraona arrosto con patate sia i bocconcini di vitello al Nebbiolo meritano indubbiamente almeno un assaggio. Il tutto con una scelta soddisfacente di buoni vini piemontesi.
Come dessert, bavarese di fragola e diplomatica con crema pasticciera, prima di golosi bacetti di dama e deliziosi tartufi al cioccolato bianco e caffè. Il digestivo è un liquore di erba cedrina fatto da loro.
Ora capiamo il motivo per cui le prenotazioni vanno da un anno all'altro: è molto difficile trovare un agriturismo con piatti così ben eseguiti e presentati e con un rapporto qualità/prezzo imbattibile.
ps Abbiamo già prenotato un tavolo per la fine del 2019!