Le 10 soste imperdibili del mese di maggio di Paolo Massobrio, Marco Gatti e Andrea Franco

Ecco la nostra carrellata di prove ai ristoranti, nel mese di maggio. Ci sono le soste di Marco Gatti, quelle di Paolo Massobrio e quelle di Andrea Franco, che si è spinto fino a Rimini. Intanto la nostra App, IlGolosario Ristoranti, è in continuo aggiornamento e resta uno strumento irrinunciabile per fare le proprie scelte. Trovate anche 100 soste dedicate all’Enoturismo, direttamente dal Golosario Wine tour che esce proprio oggi. Seguiteci!

I BOLOGNA - ROCCHETTA TANARO (AT)

Gli agnolotti più buoni del mondo? Li mangiate qui, a Rocchetta Tanaro. Il Piemonte del gusto ha un debito di riconoscenza verso la famiglia Bologna. Nei confronti di Giacomo, che ha iniziato il Rinascimento della Barbera, dando il via a quel fenomeno virtuoso che oggi vede il grande Rosso di questa regione celebrato, come merita, tra i migliori vini del mondo. E verso Carlo, che prese le redini della trattoria del paese un tempo gestita dalla mamma, ne ha fatto, con la moglie Mariuccia, il figlio Beppe e la nuora Cristina, uno dei templi della cucina piemontese e del mangiar bene italiano.
bologna-titolari.jpgIn una sera in compagnia di amici siamo tornati qui, ed è stata la gioia di un’esperienza. Perché sedere ai tavoli di questo luogo con e la sua anima, è come andare alle radici del gusto. L’ambiente è luminoso, con il bianco che domina alternandosi a mattoni a vista e legno. La distanza dei tavoli, disposti nella sala da pranzo e nel dehors, dove merita stare in estate, dicono di come qui l’accoglienza sia ai vertici. La cucina è un trionfo di gola.
Imperdibili, il tris con carne cruda, peperone con l’acciuga ed insalata russa: da andar giù di testa. Ma da provare anche il vitello tonnato rosa e l’uovo di cascina in cocotte.
bologna-antipasto.jpgTra i primi, quegli agnolotti di Mariuccia fatti a mano che sono uno dei capolavori della cucina italiana. Poesia.
bologna-plin.jpgUna goduria anche gli gnocchi al ragù di salsiccia. Tra i secondi, badando di lasciare spazio per la formidabile selezione di formaggi, l’ossobuco di vitello o il filetto di merluzzo con verdure. Per finire, leccorniosa mousse al caffè o bonet buono come non lo avrete mangiato mai. Nei bicchieri? Vini “Braida” a gogo! Questo è il gusto della vita!

via sardi 4 - tel. 0141644600

(M. Gatti e P. Massobrio)

RISTORANTE JOIA - MILANO

Oggi son temi di cui si dibatte, di attualità. Ma quando di sostenibilità, ambiente, rispetto della natura nessuno si occupava, né nella società né nella ristorazione, Pietro Leemann ne aveva fatto la sua filosofia di vita e di lavoro, aprendo il primo ristorante di alta cucina naturale.
joia-ingresso.jpgCon scelte di rottura, che si traducevano in una proposta senza carne, in cui gli ingredienti lavorati erano solo di origine biologica o biodinamica, dando spazio alla creatività, con ortaggi, legumi e frutta protagonisti. Da allora il suo cammino non si è mai interrotto. E il tempo gli ha dato ragione, facendo di lui il punto di riferimento di questa nuova visione del gusto, espressa nel suo locale dall’atmosfera rilassante, serena. Per noi una sequenza di piatti che ha confermato la grandezza sua e dei suoi collaboratori.
joia-insalata.jpgIn tavola potrete gustare piatti come “Ekvilibro” (con gli asparagi bianchi di Federica Baj con sfoglia di canapa, paté di edamame, maionese vegetale profumata alla fragola, assonante con un dashi di fragola e melissa); poi “Aspettando Godot” (un omaggio a Gualtiero Marchesi con il suo "raviolo aperto" farcito di baby pak choi coltivato per Joia da Luigi a Cernusco, peperone corno e spuma di funghi, burro bianco profumato allo zenzero). Quindi “Pro-fumo” (melanzana al forno con "pico de gallo" e in babaganush, il nostro tempeh arrostito di legumi e avena con fondo bruno vegetale, piccola insalata con citronnette all'olio di sesamo tostato, cetrioli crudi marinati con arancia e maggiorana). E a chiudere “Dolce stil novo” e I gusti della "Foresta Nera" (famoso dolce di ciliegie e cioccolato, quark di noci di macadamia, guazzetto di lamponi). Da Antonio Di Mora, sommelier di razza, i migliori abbinamenti con i vini di una grande cantina. Un magistrale ristorante italiano!
via panfilo castaldi, 18 - tel.022049244
(M. Gatti)

LA BOTTEGA DEL BERNABÒ - TREZZO SULL’ADDA (MI)

Tre amici. Tre percorsi professionali di successo in campi diversi. Una passione comune. Il gusto. È nata così La bottega del Bernabò, indirizzo di Trezzo sull’Adda con due anime.
Negozio dove si può fare una spesa di qualità. E ristorantino-bomboniera con i tavoli appena oltre l’ingresso, in una saletta-gioiello tutta in legno in stile stube, con grande camino. È la creatura di Sauro Grandi, Davide Mantegazza e Angelo Riboldi. Del trio, Sauro è il cuoco. Meglio, un grande cuoco. La sua forza, avere bagaglio di conoscenza e padronanza tecnica rari, ma con lo spirito dell’oste. Che secondo l’accezione a noi cara, è sinonimo di passione e di cuore extra large, dove ciò che conta non è l’ego di chi cucina, ma la soddisfazione del cliente.
bottega bernabo-titolare.jpgDetto che qui su ordinazione potrete avere un piatto iconico della cucina italiana come la faraona alla creta (vale il viaggio!).
Tra i piatti che potrete gustare: mondeghili da leccarsi i baffi, salumi di loro produzione o asparagi di Mezzago in insalata per iniziare. Ma per golosi anche le lumache con la polenta, da bis. Tra i primi, pasta fatta in casa ogni giorno, anche in versione ripiena, e tra i must la pasta e fagioli e le tagliatelle con ragù di coniglio.
bottega-bernabo-primo.jpgRiso? Provate il risotto alla pasta di salame. Di secondo cotechino con la verza stufata. O le carni cotte da Angelo, una vita tra allevamenti e commercio del bestiame, e tra i maggiori esperti del settore, qui nelle vesti di autentico maestro della brace. A chiudere, un crème caramel che sarà autentica “madeleine proustiana” con il suo gusto e il suo profumo che vi susciteranno nostalgia ed emozione, di sapori ormai introvabili. La cantina rivela ricerca e competenza nella selezione. Il rapporto qualità/prezzo è da applausi con un conto che lascia il sorriso.

via g.b. bazzoni, 6 - tel. 3470533755

(M. Gatti)

CRISTIAN MAGRI - SETTIMO MILANESE (MI)

Ci ha sorpreso. E tanto. Perché quando un locale è eccellenza, l’auspicio è che ci sia una conferma positiva, ma se l’esperienza che si vive va oltre le migliori aspettative, è stupore. Cristian Magri è a pochi minuti dallo Stadio San Siro, in una sorta di oasi riposante, dove la frenesia e il cemento della città sembrano lontani anni luce.
christian-magri.jpgQuando ci si arriva si ha l’impressione di essere in un piccolo borgo altoatesino, con la vista catturata dalla graziosa casa tutta in legno con il tetto a spiovente e un curato giardinetto davanti. C’è poi un piccolo lago e una grande terrazza a pelo d’acqua, che è anche dehors, in cui nella bella stagione è un piacere mangiare. Fino ad arrivare all’orto ricavato nel campo che si stende sulla sinistra.
Dicevamo degli ulteriori passi in avanti. Ebbene, poiché qui c’è la cultura del fare sempre meglio, all’interno le sale sono state trasformate in piccole bomboniere eleganti, con l’ambiente che è diventato quanto di più accogliente si possa immaginare.
La cucina era ed è di valore assoluto, con un menu che alle specialità diventate ormai “piatti firma”, affianca le nuove creazioni di Magri, che dicono della sua stagione di felice ispirazione. In tavola, foie gras di pollo, pan brioche, lime candito, bisque montata o ostrica arancia&Campari, o ancora gambero rosso di Mazara crudo, la sua testa in tempura, riso alla curcuma, erbe. Di primo, farrotto, ragù d’anatra muta, pestato di tartufo bianco o la sua versione del risotto alla milanese, tra le migliori in assoluto.
Quindi, “terra” con la costoletta di vitellone alla Aimo & Nadia, rabarbaro, omaggio succulento ai maestri della cucina italiana.
christian-magri-carne.jpg“Mare” con astice blu di Bretagna, sedano rapa, malva. Dolce finale con mousse al cioccolato Varronha 64%, mandorle, sorbetto al frutto della passione o con una delle torte che, su prenotazione, vi potrete far preparare.
via Meriggia 3 - tel. 0233599042
(M. Gatti)

MATAREL - MILANO

In una viuzza defilata che unisce corso Garibaldi e l’Arena, c’è questo locale storico, a noi caro da decenni per la genuinità e autenticità della sua proposta. Questa trattoria è un pezzo di storia della Milano della gola, baluardo commovente della tradizione e sempre fedele al suo credo gastronomico sin dai suoi esordi, nel 1962.
D’altra parte, perché mai dovrebbe snaturarsi un locale così, dove i piatti della cucina milanese e lombarda trovano celebrazione ghiotta da decenni? È documentato dal fatto che ai suoi tavoli si sono alternati personaggi noti della città: dai membri del direttivo socialista, Bettino Craxi in testa - che qui aveva tavolo fisso - a imprenditori e vip, piuttosto che uomini di cultura e giornalisti, uno per tutti l’uomo di gusto Vincenzo Buonassisi. Elide, la storica proprietaria, da sessant’anni è presente nel suo locale, in particolare ai fornelli, fino a quando il marito non è volato tra gli angeli nel 2015. Oggi la trovate in sala, a vigilare che i collaboratori a cui ha affidato i segreti della sua cucina mandino in tavola le specialità meneghine, come dice lei, “senza rivisitazioni senza invenzioni”, buone come devono essere. E così è.
Anche nella nostra ultima sosta, è stata festa con il risotto alla milanese, in versione da applausi, e con i tortelloni “Matarel”, saltati al sugo di stracotto.
matarel-risotto.jpgTra i secondi, valeva il viaggio la cotoletta alla milanese, la migliore mangiata quest’anno. Ma sono impedibili anche cassoeula, ossobuco in gremolada e quel rostin negàa che è gloria del locale e che nessuno più fa così buono. A chiudere zuppa inglese o torta di mele, prima di uscire con tanta voglia di tornare! Che gola!
matarel-cotoletta.jpgvia solera mantegazza, 2 - ang. c.so garibaldi, 75 - tel. 02654204
(M. Gatti)

PIAZZA DUOMO - ALBA (CN)

Enrico Crippa, chef geniale di lavoro e ciclista di passione, accoglie con delle proposte che sono un viaggio emozionante senza se e senza ma. Per noi, il menù dei loro primi 18 anni di vita.
piazza duomo-2.jpgQuindi antipasto piemontese, ovvero una teoria di piattini di deliziose verdure con variazioni Internazionali. È clamoroso il riccio di mare che ricorda i profumi degli scogli. Tri-stellare il risotto allo zafferano ma da grandi applausi sono la triglia, la seppia e la carne di manzo. Un dolcissimo finale l'onda by Paola Paronetto e la piccola pasticceria. Questo per una serata che vi ricorderete per sempre.
piazza duomo.jpgpiazza risorgimento, 4 - tel. 0173366167
(A. Franco)

DA GUIDO - RIMINI

Coraggio e bellezza per Guido che vive dentro il proprio stabilimento balneare sul lungo mare di Rimini, in località Miramare. Piatti storici e robusti che sono sempre una sorpresa. Come il cappuccino di seppia, seppia e squacquerone, i calamari ricoperti da una cialda nera e il loro risotto. Queste le golosità che rendono il locale un faro Della riviera Romagnola.
Carta dei vini curata e amplia. Si mangia sul mare a bordo spiaggia.
lungomare spadazzi, 12 - tel.0541374612
(A. Franco)
guido a rimini.jpg

LA TECA - BISTAGNO (AT)

È proprio bello e riposante questo ristorante con camere, nella piazza di Bistagno.
la teca-bistagno-1.jpgLa cucina è netta a cominciare dagli antipasti della tradizione (insalata russa, carne cruda con le nocciole, vitello tonnato), ma ci hanno colpito anche i bocconcini di rana pescatrice alla Wellington con crema di piselli.
Fra i primi spiccano gli gnocchi di patate con Robiola di Roccaverano e nocciole, ma anche i ravioli al plin con ragù di Fassone. Invoglia e incuriosisce la carbonara monferrina con il castelmagno. Tra i secondi meritano le costolette di agnello in crosta di pane e mais, conditi con carciofi e maionese agli agrumi, e il coniglio arrosto alle erbe fini con asparagi gratinati.
la teca-bistagno-2.jpgSi chiude con la panna cotta o il gelato artigianale. Buone le meringhe.
Una sicurezza radiosa.
c.so italia, 15 - tel. 3333855560
(P. Massobrio)

NUOVA CASA DEL POPOLO – MASIO (AL)

Una bella coppia, Gianluca e Cristina, gestisce questo locale ambientato in un luogo storico di Abazia di Masio: un tempo sala da ballo, poi negozio di alimentari e quindi forno.
casa del popolo1.jpgLa struttura a capanna, con mattoni rossi, è affascinante e quel forno è rimasto attivo per cucinare delle buone pizze (vedi foto d'apertura)
Alcune serate sono dedicate alla cucina, altre interamente alla pizza. E noi siamo finiti in una di queste, iniziando la cena con una buona selezione di salumi e formaggi accompagnati dalle loro schiacciate. Quindi l’ottima Margherita con pomodoro san Marzano, mozzarella e origano, oppure la Bufala, offerta accanto ad altre sette pizze. Il servizio è col sorriso.
strada monvicino, 24 - tel. 3408847927
(P. Massobrio)
casa del popolo2.jpg

BELLA ITALIA PESCE – PESCHIERA DEL GARDA (VR)

Questo ristorante è una novità e rappresenta una bella soluzione dedicata alla cucina di mare. Ambiente elegante quanto basta, carta dei vini da intenditori ma senza strafare, e una selezione di superalcolici degni di un esperto.
peschiera1.jpgLa nostra sosta è stata un assaggio, ma quanto basta per capire che la loro proposta merita, e torneremo a provare altri loro piatti.
Nel frattempo è stata una goduria l’insalata di granseola con maionese allo zafferano e gelatina all’aglio orsino, così come la ricciola in crosta di farina di mais con olio al basilico e gaspacho. Per il resto, il pesce viene proposto crudo e cotto, sia agli antipasti sia sui primi.
peschiera2.jpgFra i secondi trovate tutti i classici: dall’astice alla catalana al fritto misto e poi al baccalà in olio cottura, panna acida e patate all’erba cipollina. Evviva!
via sebino, 29 - tel.0457553227
(P. Massobrio)

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DI PAOLO MASSOBRIO

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