Un'osteria che è un vero gioiello, con un delizioso balconcino affacciato sull'Adige, un menu allettante e una buona scelta di vini

Che bella Verona in queste giornate di sole autunnale, dove il tepore del sole invoglia i turisti (che non mancano mai), a mangiare fuori, nei mille locali che affollano (letteralmente) la città. Però questa sosta ci mancava proprio e la annoveriamo fra le più romantiche della città. La porta del Ponte Pietra è al di là dell’Adige, e scorre proprio sotto quest'osteria, che ha un delizioso balconcino con i tavoli, proprio davanti alle acque (Via Ponte Pietra, 34 - tel. 0458041929 - www.ristorantepontepietra.com).

Era affollato quel mezzodì di un giorno feriale, mentre il dehors, che dà sul borgo dentro le mura cittadine, era forse troppo per il mese di ottobre. Il locale è un gioiellino di luci, anzi di luccichii di bicchieri e bottiglie (pregiatissime). Ci si accomoda a uno dei tavoli e subito si ha la sensazione di essere in una situazione romantica. Chi ha concepito questo locale, si capisce, ama la sua città e sa su quali corde offrire ospitalità. Si tratta di Gianni Pascucci e di Diana Tropinina con lo chef Michael Silhavi e la loro avventura è iniziata nel 2012.

Diciamo subito che i prezzi non sono proprio da osteria, ma l’offerta è allettante e poi si beve bene. Agli antipasti la tartare di gamberi con cacio, pepe e lime, le capesante arrostite con zucca e wasabi e il coniglio con porcini polenta e limone.

Fra i primi saranno perfetti, secondo la scuola veronese che li vuole aerei, gli gnocchi di patate all’amatriciana bianca. Ottimi anche i maccheroncini di pasta fresca al ragù d’anatra, castagne e arance. Ci sono poi gli spaghettoni di Benedetto Cavalieri con carbonara, mazzancolle e tartufo nero oppure le linguine del cavalier Cocco con aglio, olio, peperoncino e calamari. Altri primi: la zuppa di finocchi brasati con olive nere e crostini, gli agnolotti ripieni di risotto ai funghi, monte veronese e mela verde (davvero originale), mentre il risotto (solo per due) è con l’anguilla in carpione. È o non è il menu della felicità?

Tra i secondi ci sono piatti prevedibili: tagliata di manzo, costata, tonno rosso, polpo arrostito. Oppure il rombo con lenticchie, salsa di cozze e chips di patate (ottimo) e il controfiletto di cervo, topinambur, nocciola e lamponi.

Si chiude con le torte della casa e c’è anche la frutta, rara avis. Il coperto è a 3 euro. E per una sosta romantica come questa ci può anche stare.

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2024

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia