In un ambiente accogliente e semplice, con una bella veranda perfetta per la bella stagione, gusterete i piatti della cucina locale in porzioni generose

Che piacere trovare un locale che sa sorprendere con il sorriso, con una cucina non solo autentica ma piena di gusto e sostanza, una casa che profuma di atmosfera conviviale e dell'erba appena tagliata, luogo ideale per godersi la frescura della sera. Sì, perché la trattoria Bun Ben Bon (Str. Vecchia D'Asti, 68 - tel. 0141726347 - www.bunbenbon.com) che sta per festeggiare l'undicesimo anno di attività si trova nella campagna appena fuori Nizza (At) e diventa la meta ideale della bella stagione.

L'attuale locale era l'abitazione dei nonni del cuoco, nonni che vantavano già una storia di tutto rispetto nel mondo del cibo essendo stati tra i primi coltivatori nicesi del cardo gobbo. Accomodati in sale semplici e luminose e guidati da molta cortesia, siamo partiti accostando a una Barbera Vigne vecchie i piatti che il cuoco Daniele esegue con mano felice e tradizionale.

Si può avere un'ottima panoramica della cucina scegliendo magari il menu degustazione composto da 3 antipasti, 1 primo e 1 secondo a scelta tra due proposte, dolce dell'Osteria, acqua e caffè a 30 euro vini esclusi, oppure partire dalla carta con la superlativa battuta di Fassone della macelleria Leva (una delle battute più buone che abbiamo mai assaggiato), la pera “nocciolata” con formaggetta di Roccaverano e miele di montagna, la delicata e gustosa insalata russa di verdure fresche e il fagottino di vitello in salsa Muslin dalla salsa appetitosa e dalla freschezza dell'insalata e delle verdure.

Anche con i primi piatti la soddisfazione rimane alta una volta assaggiati gli agnolotti della tradizione alla crema di burro, rosmarino e aglio (insieme riuscitissimo), gli ottimi gnocchi “alla forchetta” al Castelmagno e miele di montagna e la cocotte di crespelle agli asparagi. Le porzioni sono generose ma, per chi avesse voglia di proseguire, troverà il coniglio nostrano in casseruola con patate dorate al forno, gli interessanti guanciotti di asino stufati alle cipolle dolci con sancrau, oltre al piccolo fritto di primavera e alla finanziera piemontese.

Anche in chiusura i dolci rivelano l'anima della tradizione con il bunet, la torta di mele con gelato alla crema e il buonissimo e originale “non sorbetto” all'amaro Toccasana Negro.

Da non tralasciare poi la più che esauriente e non scontata carta dei vini in una serata veramente riuscita che ci ha lasciato veramente qualcosa un più!

ilGolosario 2024

DI PAOLO MASSOBRIO

Guida alle cose buone d'Italia

ilGolosario Ristoranti 2024

DI GATTI e MASSOBRIO

Guida ai ristoranti d'Italia