La pianta del pistacchio non è autoctona, ma fu introdotta in Italia durante l’Impero Romano tra il 20 e il 30 d.C. a opera di Lucio Vitellio, governatore della Siria. In Sicilia arrivò grazie agli Arabi che ne diffusero la coltivazione, dando il via a una tradizione ben radicata che dura fino ai nostri giorni, dal momento che sull’isola si coltiva oltre l’80% dell’intera produzione italiana di pistacchio, diventato una delle principali risorse economiche del Catanese, come testimonia il riconoscimento della Dop ai pistacchi dei comuni di Bronte, Adrano e Biancavilla, identificabili dal simbolo del vulcano Etna che sovrasta tre pistacchi. Il successo di questo alimento deriva dal gusto e dall’aroma universalmente riconosciuti come unici.
Rivisitazione di antiche ricette locali e packaging moderno contraddistinguono la produzione dell’azienda Bacco di Claudio Luca. Tra i prodotti di punta troviamo le creme spalmabili (la Golosa di Bacco con il 30% di pistacchio e la Favolosa di Bacco con il 40% di pistacchio); il CiokkoBacco (tavoletta a base di cioccolato bianco e pasta di pistacchio), CiokkoBacco Crunch (cioccolato bianco con granella di pistacchio); il PanBacco, un panettone morbido e profumato; la colomba pasquale ColomBacco; gli Spakkìmi, un croccante di pistacchio dolce a sfoglie leggere; fino alla linea dei pesti, con il pesto alla brontese in vetta con l’80% di pistacchio.
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