Discendente di una famiglia dedita all’allevamento di bovini e alla produzione artigianale di formaggi, oggi giunta alla quinta generazione, a Carmelina Colantuono si deve anche il merito di aver contribuito al riconoscimento, come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità da parte dell’Unesco, della tradizione della transumanza, avvenuto nel 2019. Nell’ultima settimana del mese di maggio di ogni anno, Carmelina si occupa in prima persona della migrazione stagionale di 500 capi dal Molise al parco nazionale del Gargano per ben 180 km. L’erba brucata lungo i sentieri erbosi percorsi dalla mandria di bovini di razza Podolica e Marchigiana conferisce al latte dei sentori erbacei e floreali. Dopo la mungitura, questo prodotto viene lavorato a crudo e utilizzato per realizzare il caciocavallo, la scamorza, la Manteca (palla di burro di ricotta, lavorata il giorno dopo la preparazione che, privata dell’acqua, viene inglobata nella pasta del caciocavallo), il Caciocavallo Podolico, la scamorza di pasta di caciocavallo e l’originale caciotta a pasta molle Cretese.
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