La Notizia
Prima gli insulti, a suon di “Vegani di m…”, poi il pestaggio, brutale e ingiustificato, a danno di due fratelli che stavano cenando nel dehor di un ristorante vegano. E’ quanto accaduto l’altra sera, in zona Porta Romana, nel cuore di Milano. In cella sono finiti quattro studenti della Milano bene, figli di avvocati, manager e professori. Ed è caccia a un altro complice (Il Giorno) @ Una dimostrazione di violenza che anche Massimo Gramellini commenta stamane nella rubrica “Il caffè” sul Corriere della Sera. “Da migliaia di anni - scrive - gli uomini sono alla ricerca di una ragione per menare le mani: una donna, un tesoro, una religione (…) Sembrerebbe la prova che la carne rende aggressivi, non fosse che anche i vegani vantano dei pasdaran in grado di organizzare spedizioni punitive alla sagra della porchetta. (…) Oggi Voltaire rivisiterebbe la sua massima, adeguandola a un’epoca che ha fatto dello stomaco un’ideologia: “Le lasagne al ragù di seitan mi lasciano perplesso, ma sarei disposto a dare la vita per permettergli di mangiarle”. @ E se da un lato la cucina divide, dall’altro può essere un mezzo per amalgamare anche le umanità più diverse. Ne è convinto Marino Niola, che sul Venerdì di Repubblica riporta quanto emerso alla prima assise mondiale sulla cultura alimentare svoltasi a Parigi, al quartier generale dell’Unesco, e spiega che è proprio nella Dieta Mediterranea che le grandi agenzie internazionali come la Fao e l’OMS hanno indicato lo stile di vita del futuro, perché in grado di nutrire il Pianeta in modo giusto, equo e solidale. “E’ prima di tutto ai fornelli che le culture e le identità si mescolano. Non a caso, i cibi stranieri si integrano e si combinano prima (e meglio) degli esseri umani. Spesso, infatti, la tavola unisce laddove religioni e ideologie dividono”. @ Sesso o cioccolato: il piacere è uguale. Sull’inserto Liberi Tutti del Corriere della Sera è tutto da leggere l’approfondimento che spiega come le neuroscienze, da 60 anni a questa parte, indaghino sul rapporto tra cervello e piacere. Con risultati interessanti: alla luce delle evidenze scientifiche infatti, le differenze tra gratificazioni sensoriali e intellettuali appaiono piuttosto sfumate e per il nostro cervello la fonte del piacere non è poi così importante. Un po’ come a dire che mangiare cioccolata è come fare l’amore.