La notizia
Cattive notizie per i funghi. Siccità e piogge torrenziali hanno compromesso la raccolta facendo salire i prezzi alle stelle. E mentre i porcini hanno già raggiunto i 35 euro al chilo, per Coldiretti il rischio è che la scarsità porti a spacciare come italiana materia prima di importazione (ilGiornale) @ Il mercato del bio cresce ancora. L’ultima edizione di SANA a Bologna ha segnalato una crescita dei consumi bio del +10,3% (Ismea) con il 78% delle famiglie orientate all’acquisto di prodotti biologici (Nomisma). Il canale di distribuzione preferito resta la grande distribuzione, mentre il 65% della spesa bio avviene al Nord (24% al Centro e 11% al Sud). (Avvenire) @ Buoni pasto da utilizzare come moneta corrente. E’ entrato in vigore da sabato il decreto del ministero dello Sviluppo che permetterà di usare i ticket anche nelle fiere, nei mercatini, negli spacci aziendali e negli agriturismi. (Corriere della Sera) @ Numeri da record per il gelato. A livello globale è stata superata la quota di 100mila negozi, con un fatturato di 15miliardi. E l’Italia ha confermato il primato: nel Bel Paese ogni anno se ne consumano 6,5 chili pro capite e tra luglio e agosto i consumi sono cresciuti del +10%. Ma è difficile proteggere la filiera. (La Stampa) @ Multe sempre più salate a chi bara sul cibo. Il Consiglio dei Ministri ha dato il via a uno schema di decreto legislativo che fissa entro i 150mila euro le sanzioni per i trasgressori delle norme sull’etichettatura dei cibi dettate da regolamento europeo. (Italia Oggi) @ Ma in tema di etichettature il braccio di ferro si gioca anche sul fronte del grano. Gli industriali della pasta insorgono contro il decreto dei ministeri dell’Agricoltura e dello Sviluppo economico che obbliga le imprese ad indicare in etichetta il Paese di coltivazione e quello di macinatura del grano. Un meccanismo che per i pastai “Genera solo confusione”, avvalorando l’idea di Coldiretti che la qualità superiore del made in Italy risieda nella materia prima e non nella trasformazione. (Corriere della Sera). @ “Nell’intesa con il Canada conta solo il luogo di trasformazione, non quello di provenienza”. Su La Verità di Sabato il presidente di Coldiretti Lombardia, Ettore Prandini, commenta il trattato di libero scambio tra Europa e Canada (Ceta) definendolo una “Prova di omicidio del made in Italy”.