La Notizia

Nuove polemiche in vista sulla questione delle etichette a semaforo. Ad annunciarle il ministro italiano delle Politiche agricole, Maurizio Martina, intervenuto a seguito della notifica del governo francese a Bruxelles del decreto che fissa le specifiche per l’introduzione dell’etichetta a semaforo, che classifica gli alimenti sulla base del loro contenuto di calorie, zuccheri, grassi saturi e sale. Una scelta che ha destato il timore degli industriali italiani, preoccupati per il danno che verrà procurato a tanti nostri prodotti, fiori all’occhiello del made in Italy. “E’ uno strappo in avanti incomprensibile - ha commentato il ministro Martina - Protesterò formalmente con la Commissione UE e con il mio collega francese perché questo sistema di etichettatura dà informazioni distorte e approssimative sugli alimenti”. (La Stampa) @ Una posizione condivisa anche dal presidente del Consorzio Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi, che su Affari&Finanza conferma come le norme sui grassi di Bruxelles penalizzino il Consorzio, già messo in difficoltà dalle quote latte sul prezzo della materia prima. “Ma anche nel 2016 - spiega - abbiamo messo in cantiere un aumento del 7% delle vendite all’estero”. @ E di etichette parla anche Attilio Barbieri, che su Libero di domenica spiega come il decreto sull’origine del latte abbia, di fatto, obbligato i caseifici a dichiarare l’origine della materia prima senza però provvedere a colmare il “buco nero” sull’origine delle cagliate. “Una circolare pubblicata successivamente al decreto del 9 dicembre sull’obbligo di dichiarazione d’origine per i prodotti lattiero-caseari - scrive - esclude l’obbligo di indicare l’origine della cagliate e limita sia l’indicazione in etichetta, sia i doveri d’informazione nei rapporti business-to-business”. @ Ana Ros la migliore chef donna la mondo, secondo la classifica dei 50 Best Restaurants, con il suo ristorante Hisa Franko di Caporetto, si racconta sulle pagine della Stampa di sabato. E sulla tv dice: “Lo chef star non può durare a lungo e la commercializzazione fa male al mestiere” @ E anche chef Rubio abbandona i fornelli in cucina per darsi ai mestieri pericolosi. Inaugura su D-Max una nuova trasmissione, "E’ uno sporco lavoro", dove si metterà alla prova con lavori pericolosi e difficili. @ Il futuro del vino italiano non passa per i grandi investimenti ma per l’aggregazione compiuta da famiglie storiche come i Lunelli (con Bisol) o Marzotto o i grandi toscani come Frescobaldi e Antinori. A dirlo è Matteo Lunelli, intervistato sul Corriere della Sera di lunedi. @ di cosa si parla quando si dice vino naturale? Ora arriva la proposta del metodo Corino Rationale ovvero una viticoltura light che guarda a impianto delle viti e interventi minimi in vigna, elaborata dall’enologo Lorenzo Corino e da Antonella Manuli di Fattoria Maliosa.

Divieti in spiaggia, bando al sale e il viaggio tra i "Veg" d'autore

Guerra aperta ai “fagottari” del lido di Ostia. Dopo i droni vietati sull’arenile di Forte dei Marmi, le feste sulla spiaggia bandite in quel di Rimini e la raccolta di sassi multata a Budoni, anche la Capitale “difende” le sue spiagge dai fagottari. Un’ordinanza balneare firmata dalla sindaca Virginia Raggi (e valida su tutto l’arenile romano, esteso su 25 km n.d.r) vieta “tassativamente” l’uso delle cabine per pernottamento e/o consumo di cibi. Una prescrizione che sta agitando gli animi, poiché a Roma la cabina non è considerata soltanto un appoggio logistico ma un vero e proprio simbolo, utilizzato da intere generazioni come luogo di ristoro in cui consumare il proprio pranzo portato da casa. (Corriere della Sera) @ Falsi magri a rischio come i veri grassi. Secondo quanto emerso nel corso dell’ultimo World Obesity Day, anche una semplice pancetta può diventare un pericolo per la salute a causa dell’adipe depositato sugli organi interni. (Corriere della Sera di domenica) @ Via il sale dalle mense degli asili nido. Su iniziativa dell’ Ats (ex Asl) di Milano è stata emanata una direttiva che impone alle mense degli asili nido del capoluogo di “eliminare il sale aggiunto” dai piatti serviti a tavola. Una soluzione adottata dalle autorità sanitarie per “Tutelare la salute dei bimbi e abituarli ai gusti naturali dei cibi, fin dalla tenera età”. (Corriere della Sera ed. Milano) @ E a Milano è ambientato anche il viaggio di Paolo Galliani alla scoperta dei 10 ristoranti “Veg” più in voga della città. Un tour attraverso i locali - sempre più numerosi - che uniscono agli ambienti di design una particolare vocazione per la cucina salutista e naturale, spesso frutto delle scelte degli stessi clienti; dal Joya Pietro Leemann al Mantra Raw Vegan; dal Noi Due al Radice Tonda, dal Cibò alla Vecchia Latteria. (Il Giorno) @ E a proposito di tendenze, dal capoluogo lombardo arriva anche quella che vede sempre più locali alla moda mettere da parte le carte dei vini a favore di quelle dei cocktail. Sull’onda di un’abitudine già molto diffusa all’estero, dove pasteggiare a suon di cocktail è la normalità, anche Milano accoglie nuovi ristoranti che hanno anche un bar dove si beve bene, da frequentare per l’aperitivo, la cena e il dopo cena. Come nel caso del Bove’s di via Cesare Sesto, del Bulk dell’Hotel Viu di via Fioravanti e del Dry Milano, da poco inaugurato in viale Vittorio Veneto, dove il barman Nicola Cavaliere ha rilanciato i “Fragrance Cocktail”, buoni non solo da bere ma anche da annusare. (Corriere della Sera).

Ho capito bene?

In India operano le gang dei vegetaraiani salva mucche. Da leggere il racconto di Carlo Pizzati che sulla Stampa spiega come, negli stati dove non è ancora attiva la legge salva-vacche, gli estremisti indù si siano organizzati in squadre per fermare i camion che trasportano bovini al macello. Con tanto di assalti organizzati e botte all’autotrasportatore. @ “Quando i cavalli annegavano nell’Amarone”. Un titolo cruento scelto da La Verità per raccontare una leggenda ripescata da Morello Pecchioli: dopo la battaglia di fra Teodorico e Odoacre, la popolazione di Verona si sfamò con la carne equina messa a marinare nel vino della Valpolicella. @ Stanno bene invece gli asini italiani, che in dieci anni sono raddoppiati. Merito dell’onoterapia, ma anche del successo del latte d’asina e del turismo equestre. (Corriere della Sera)

Milano Food City

Milano diventa Food City dal 4 all’11 maggio. Sono molti gli appuntamenti per il Fuori salone di Tuttofood, raccontato sulle pagine del Corriere della Sera di ieri. Molti anche gli appuntamenti solidali che rilanciano i temi di Expo e della Carta di Milano. A due anni dall’apertura dell’Esposizione Universale, sono infatti diverse le iniziative sopravvissute, dalla raccolta dei cibi avanzati nei mercati alle app che permettono di monitorare e acquistare a prezzi vantaggiosi i prodotti in scadenza nei supermercati. Ma la settimana del cibo a Milano restituisce alla città un ruolo di capitale del cibo che la vedeva già pioniera negli anni Cinquanta, come ricorda sul Corriere della Sera Gualtiero Marchesi. Ma il cibo sarà protagonista in Lombardia per tutto il mese di maggio, con iniziative come il Piatto del maggio lombardo, realizzata in collaborazione con il GattiMassobrio, rivolta a ristoratori e appassionati gourmet e promossa dall’Assessorato al Turismo della Regione Lombardia attraverso il sito Sapore In Lombardia (http://www.in-lombardia.it)

Fuori dalla Tavola

Acqua potabile estratta dall’aria? Da oggi sembra possibile, anche in condizioni di scarsa umidità. A darne prova l’Università della California, che insieme al Mit (Massachusetts Institute of Technology) ha realizzato un dispositivo alimentato solo dai raggi del sole, in grado di estrarre ogni giorno diversi litri di acqua dall’aria. Uno speciale “deumidificatore” che, secondo i ricercatori, nel futuro potrebbe servire per l’approvvigionamento quotidiano delle famiglie, anche in presenza di un clima arido. (Corriere della Sera).

L'assaggio

Al ristorante Mario & Mercedes (via S. Giovanni di Verdara, 13 - tel. 0498719731) di Padova. Nella parte antica della città, un locale specializzato nella cucina alla griglia, che propone un menu con piatti tipici davvero indovinati: dalle sarde in saor allo sformatino di spinaci con fonduta di taleggio; dagli gnocchi - fatti a regola d’arte - al pasticcio di radicchio o asparagi; dalla faraona in agrodolce con uvetta e pinoli all’immancabile grigliata. Su ilGolosario.it la sosta di Paolo Massobrio.

Il Vino

Il Veneto Pinot bianco 2012 prodotto da Terre di San Rocco (tel. 389 1260990) a Roncade (TV). La freschezza di questo Pinot bianco lascia di stucco; al naso si sentono le note di pera e pompelmo, mentre in bocca l'ingresso è morbido, fresco, con una successione di sensazioni ghiotte che sostengono una persistenza insospettabile. Una cantina da scoprire, perché se un Pinot bianco di 5 anni fa è così, possiamo solo immaginare cosa siano gli altri vini.