Il pensiero

"Non è stata l'Apocalisse a Milano, l'altra notte ma è stato qualcosa che molti milanesi anche anziani non avevano mai visto. [...] Il modo di questa tempesta su Milano era diverso. Aveva un sapore nuovo, sgradevole. [...] Sul nostro ardito skyline di grattacieli spavaldi, in questa notte di luglio, un filo di paura. Come nel dubitare, per un istante, di non essere in verità padroni di niente” (Marina Corradi su Avvenire)

Il Pensiero

In occasione della 28^ conferenza sul clima delle Nazioni Unite (da domani a Dubai), Carlo Petrini in un approfondimento su La Stampa si sofferma sul modello agroindustriale che sta uccidendo la biodiversità e commenta: “Produzione e trasporto di ciò che finisce sulle nostre tavole è responsabile del 35% delle emissioni e quindi del cambiamento climatico”.

Il pensiero

"Dio vuole la gioia dell'uomo, vuole che la festa continui e più ancora che ballare ama vedere gli uomini ballare". Da leggere sul Corriere della Sera di oggi Alessandro D'Avenia che citando Dostoeskij interviene sul significato del miracolo di Cana e della trasformazione dell'acqua in vino. Un tema ribadito anche nell'ambito del Club di Papillon con la promozione del recital teatrale Accadde a Cana, firmato da Luca Doninelli.
 

Il pensiero

La lasagna è una ma viene declinata in maniera diversa nelle regioni d'Italia spaziando da quella bolognese ai vincisgrassi. Talmente celebre che le è stato dedicato un giorno di festa, il 29 luglio. E se le radici della ricetta affondano nell’Antica Roma, oggi è simbolo di una identità nazionale della cucina italiana, anche all’estero.

Il pensiero

"Alla performance gastronomica preferisco la soddisfazione del cliente. La cucina è impegnativa ma da un paio d'anni è più facile trovare personale". Così lo chef Stefano Terigi, fresco di rinuncia alla Stella Michelin, intervistato da Carlo Cambi su LaVerità.

 

Il pensiero

Quello di oggi è espresso da Massimo Fini, che sul Fatto Quotidiano si lega alla notizia delle iniziezioni proposte dal governo inglese a contrasto dell’obesità per parlare di bulimia, intesa non solo come bulimia di cibo, ma di cose. “La bulimia di cibo - scrive - è un prodotto della prosperità. In qualsiasi campo noi vogliamo di più, sempre di più, sempre di più. Eppure il lockdown avrebbe potuto insegnarci che di molti bisogni, e quindi di prodotti, potremmo  fare tranquillamente a meno. Ma l’attuale sistema vuole che si produca il più possibile per consumare il più possibile. Anzi, siamo arrivati al paradosso che non consumiamo per consumare, ma consumiamo per poter produrre”

Il pensiero

Continua a far discutere il simpatico siparietto di enogastronomia politica tra la premier Meloni che pochi giorni fa aveva parlato di “sinistra al caviale” e l’ex segretario del Pd Pierluigi Bersani che posta la sua foto a una cena elettorale a Perugia mentre mangia pasta al ragù. A tal proposito è da leggere la riflessione oggi sulla Stampa a firma di Mattia Feltri che riprende una frase di Livia Aymonino, manager nel mondo della comunicazione e brillante autrice di libri di cucina: “Non sia mai, spiegò, che si consideri gauche caviar solo un banale modo di dire (intanto che lei preparava le tartine, suonavano alla porta Massimo D’Alema e Eugenio Scalfari). La spiegazione era di una logica deliziosa: i comunisti, disse, si dividono in due categorie, quelli che mangiano i bambini  e quelli che mangiano il caviale; noi mangiamo il caviale. Poi rimangono frugalità e ipocrisia da crepuscolo”. 

Il pensiero

“Resto persuaso che l’alta cucina continuerà a esistere perché è una risorsa indispensabile di formazione e di ricerca . Il processo è esattamente quello dell’alta moda: la haute couture è la locomotiva che traina un’intera industria”. Parola di Alain Ducasse intervistato da Andrea Cuomo su IlGiornale.

Il pensiero

Angelo Gaja lancia il suo appello per ridare dignità alle Langhe e al vino “In primo luogo rinunciando a trascinare il vino in piazza e opponendosi alla sua mescita nei luoghi pubblici come fosse un’attrattiva in più offerta a turisti per caso, consumatori impreparati, giovani e meno giovani”. E poi rincara: “La mescita del vino in assaggio deve avvenire esclusivamente in luoghi e locali chiusi predisposti all’accoglienza degli enoappassionati che li frequentano volontariamente per scelta”.

Il Pensiero

Sull’ultimo numero dell’anno de I Piaceri del Gusto ecco che fa capolino Il Vino del Villaggio, il progetto nato da Enosis Meraviglia e IlGolosario, che vede protagoniste 21 cantine con altrettanti vini. Una selezione di etichette utile per un buon regalo di Natale, o magari da presentare a tavola il 25 dicembre. E di tavola si parla nel senso umano del termine: è l’occasione di ritrovarsi, di creare connessioni nuove e ristabilirle, insieme ai familiari. Non servono grandi menù, ma tanta fantasia, dice Cesare Battisti, patron dl ristorante Ratanà di Milano, e magari un piccolo aiuto da qualche buona gastronomia.

Il Pensiero

Carlin Petrini su La Stampa di oggi scrive un articolo dal titolo "Guerre, prezzi più alti e meno produzione così crescono le diseguaglianze alimentari" dove dice “Fa parte della nuova Commissione europea Christophe Hansen, commissario per l’Agricoltura e l’Alimentazione, che dovrà gestire il portafoglio agricolo e alimentare dell’UE con un programma strategico da elaborare nei primi 100 giorni del suo mandato. L’intento sarà quello di superare l’impasse legato alla Farm to Fork approvata nel 2020 ma che aveva agevolato solo i grandi gruppi, svantaggiando piccole e medie realtà remunerate circa il 40% in meno. Si mira quindi a garantire che gli agricoltori possano lavorare in modo equo e senza svantaggi economici, con un occhio ai costi e alla tutela ambientale”

Il pensiero

Su La Stampa Carlo Petrini parla di cibo e cucina, prima che questa venisse spettacolarizzata. Dall’incontro con Manuel Vasquez Montalban, dove quest’ultimo si appassionò al concetto di Slow Food, portandolo poi lui stesso a Barcellona per la prima volta, a Mario Soldati che dedicò una ampia sintesi al passaggio culturale tra società contadina e industriale e fu premonitore della letteratura enologica, per cui all’epoca non vi era neppure una legislazione compiuta. Significativo il ricordo della chiamata tra Petrini e Veronelli nel 2004, quando si congratulò per il suo evento di Terra Madre, nel 2004, per cui confidò di aver realizzato il sogno della sua vita, ovvero riporre il mondo contadino al centro delle questioni politiche e culturali del cibo.