La notizia

Le Langhe non sono in vendita” si legge sui principali quotidiani. A dirlo sono i 300 produttori riuniti da ieri fino a oggi alle Ogr di Torino in occasione di “Grandi Langhe”. Il focus al convegno inaugurale è stato il forte l’interesse degli investitori esteri per i vigneti dell’Unesco. Matteo Ascheri, presidente del Consorzio di tutela del Barolo e Barbaresco: “Vendere è come tagliare l’albero su cui siamo cresciuti. Il nostro successo è dovuto al modello di impresa familiare.” @ Parigi assediata dagli agricoltori che minacciano di marciare sulla capitale, ma i 15mila agenti che li bloccano hanno l’ordine di non usare la forza: Macron e il nuovo governo di Attal vogliono evitare scontri e cercano il compromesso. (Corriere della Sera) @ L’inverno a Bardonecchia è diventato “grigio d’asfalto o verde prato”, “ci sono 17 gradi e si attendono le primule”, dicono gli abitanti. Uno scenario che vede obbligati gli imprenditori locali a trovare nuove soluzioni per invogliare i turisti. (La Repubblica) @ Sul Corriere della Sera i racconti di due progetti imprenditoriali: “Cammini d’Italia” e “Il forno di Vincenzo”. Il primo, una community lenta e sostenibile ideata dall’universitario Davide Nanna, 28 anni, nata per caso e diventata un’azienda di promozione turistica verticale sul mondo dei cammini, escursionismo e trekking. Il secondo un forno sociale di comunità, in Campania a Eboli, dove il proprietario Vincenzo, 31 anni, affetto dalla Sindrome dell’X fragile, sforna il pane insieme ai cittadini per i quali è diventata una responsabilità e un modello da seguire.

Ho capito bene?

Il Rooftoppin, letteralmente “stare sulla punta dei tetti”, è l’ultima follia social che ora si sta diffondendo anche a Milano. Giovani che salgono su palazzi e antenne, riprendendosi in video e rischiando la vita per poi postarlo. Lo scopo è la ricerca della popolarità e dell’adrenalina, come nel caso del 18enne di Treviso, deceduto dopo la folle impresa di “surfare” sul cofano dell’automobile in corsa.

Il pensiero

Da leggere la risposta di Michele Serra alla battuta del ministro Lollobrigida che ammonisce i giornalisti che bevono champagne nei salotti e non conoscono l’odore del letame: “La questione agricola e la filiera del cibo sono al centesimo posto in ogni agenda del potere. I pochi che lo fanno presente, inutilmente, da molti anni - giornalisti, intellettuali e politici - sono una ristretta minoranza in ciascuna delle rispettive categorie. Lollobrigida, che fa politica, si occupi delle sue competenze e litighi con i suoi colleghi. Non faccia il demagogo, faccia il ministro”.

L'assaggio

Alle spalle della Certosa di Garegnano, a Milano, troviamo questo luogo che ha più anime: “Rizzo Come a casa” (via Varesina, 163 - tel. 0233431159). Noi siamo stati nel bistrot, che è anche caffè e pasticceria Qui si assaggiano piatti sfiziosi come l’impepata di cozze con sugo alla sorrentina; fra i primi merita assaggiare lo scialatiello come a casa ai frutti di mare. Fra i secondi il filetto di rombo in crosta di pistacchio con cime di rapa spadellate.

Il vino

Figliej vino bianco (da uve erbaluce) che porta il nome di Perseverance. Lo produce a Settimo Vittone (To) l’azienda Bianca Maria Seardo. Ha colore oro, naso metallico che tende alla frutta esotica. In bocca e’ diretto, secco, ma di un bellissimo equilibrio e pulizia. Ha spada acida ma non sfacciata coperta da una macreazione equilibrata. Un grandissimo vino orange. Complimenti vivissimi.