La Notizia

In Francia le baguette avranno meno sale. Dal primo ottobre, per legge, si venderanno baguette con un contenuto di sale di 1,4 grammi ogni 100 grammi. È così che il governo francese stravolge uno dei suoi simboli culinari, per seguire le indicazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che cercando di ridurre il costo sul sistema sanitario esorta a diminuirne l’assunzione giornaliera per arrivare a un -30% entro il 2025. @ E se in Francia si consuma troppo sale e se ne vuole ridurre l’assunzione per motivi sanitari, cosa proporrebbe il professor Christian Raimo, che in questi giorni se la sta prendendo con i suoi studenti con che mangiano troppa carne? Alzerebbe i prezzi, già che secondo lui: “La colpa è dell’enorme disponibilità di carne a poco prezzo”. Sembra ormai che qualunque scusa sia buona per alzare prezzi o limitare i consumi. @ Lo speco alimentare è in calo, complice la guerra e l’inflazione. Lo conferma un’indagine di Waste Watcher che evidenzia una contrazione del 25% nel nostro Paese, e mostra anche che 2 italiani su 3 si impegnano per una spesa “antispeco”. @ È iniziata la raccolta funghi e il commissario straordinario per la Peste suina africana, Vincenzo Caputo, ha allentato le restrizioni nelle “aree rosse” per permettere a chi non è residente di poter andar per boschi. Resta comunque l’allerta e il piano di abbattimento, che dall’inizio dell’anno ha abbattuto 1500 ungulati, continua. @ Parla Luca Lorenzini, il creatore dello spot “della pesca” di Esselunga: “Non ci aspettavamo questa reazione. Vivo a NewYork qui non se ne sarebbe parlato tanto, in tv si racconta tutto”.” E se la Premier ha apprezzato il nostro lavoro sono felice che se parli”. (La Stampa) @

La mostra del potere a tavola; lo chef Sadler nel suo nuovo ristorante a Milano

È stata inaugurata alla Reggia di Venaria la mostra Sovrani a Tavola, proseguirà fino al 28 ottobre e racconta i pranzi del potere in Italia, lungo un periodo di quattro secoli con 200 oggetti selezionati tra dipinti arredi, piatti, bicchieri e mise en place delle corti italiane. (Corriere della Sera) @ A Torino il Birrificio La Piazza, legato al progetto Piazza dei Mestieri, oltre ad riscontare successo nel pub del quartiere San Donato, è un centro di formazione professionale. Su La Repubblica l’approfondimento di Leo Rieser. @ Sulle stesse pagine, si parla di castagne, un tempo considerate “il cibo dei poveri” ora amate dai grandi chef che, rifacendosi alla tradizione, ne esaltano le caratteristiche nei loro piatti autunnali. @ L’artigiano Canelin, al secolo Giovanni Verdese, ha 92 anni e ancora oggi produce ad Acqui terme (AL) il suo torrone e lo fa esclusivamente con la nocciola Piemontese che come la definisce lui “è la più buona al mondo”. Il racconto di Giulia Andreotti su I Piaceri del Gusto di La Repubblica. @ Lo chef Claudio Sadler da pochi mesi ha trasferito il suo ristorante al hotel di lusso, Casa Baglioni, e un’intervista su Corriere della Sera racconta di questa nuova avventura in una Milano che, come dice lui, “dal 2000 a oggi è cambiata, ha avuto una grande accelerazione”. “È più internazionale e più cara, diventa così difficile trovare personale qualificato”, “la maggior parte va a lavorare in città con costi più bassi”.

L'assaggio

Sulle colline Pontida (BG), all’ingresso della Valle San Martino, nel 2000 i coniugi Locatelli hanno iniziato la loro avventura, producendo vini secondo i dettami dell’agricoltura biologica, con l’azienda agricola Tosca. Poi, dal recupero dell’antica proprietà monastica immersa nel verde restituita a nuova vita, hanno avviato l’attività dell’agriturismo Polisena (loc. riviera - via ca’ di maggio, 333 - tel. 035795841), una sorta di evoluzione naturale dell’avventura iniziata con la cantina. Sarete felici con farinata di lupini al cavolo nero, mandorla fermentata; caponata di peperoni e sedano croccante o con la cipolla dolcissima di Breme. Poi due piatti che valgono il viaggio, ossia il Carnaroli Riserva San Massimo mantecato alla barbabietola, mosto d'uva e cipollotto marinato e la melanzana al forno, crema di lenticchie, cavolo cappuccio estivo e olio al basilico.

Il vino

Di Bruno Verdi, cantina di Canneto Pavese (PV), il Metodo classico Pinot Nero Cruasé 2020. Ha colore buccia di cipolla, già speziato al naso, in bocca morbidoso, fragrante con un finale ammandorlato.