Le anagrafiche
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Non si placa il “Fornomercato” neppure a inizio anno, dopo un 2024 che ha visto la chiusura di ben 18 ristoranti stellati. E se Accursio Craparo ha deciso di reinventarsi col suo locale di Modica (basta ansia di prestazione stellata deve aver pensato), dal Piemonte arrivano due notizie bomba: la prima è l’avvicendamento ai fornelli del celebre Cambio di Torino: Baronetto lascia al suos chef Diego Giglio, e si appresta ad una nuova avventura sempre col gruppo De Negri (anche lui nel Monferrato? NDR). Ma il 27 aprile anche Massimo Camia lascia il grembiule del locale a La Morra che portava il suo nome, all’interno delle cantine Da Milano. Si appresta ad aprire un suo locale, sempre nelle Langhe, con tanto di camere. (La Stampa) @ Ma se alcune chiusure denotano una certa crisi, soprattutto di un modello di ristorazione (quello stellato) che in molti casi non è più sostenibile, la famiglia Cerea rilancia, forte dei suoi 1000 dipendenti e di un fatturato di 100milioni di euro. E così si lancia alla ricerca di un socio di minoranza, che favorisca ancora di più la crescita (Corriere della sera) Lascia Milano lo chef Felice Lo Basso, patron del “Felix Lo Basso Home&Restaurant”, con l’amaro in bocca: la realtà milanese non è più la stessa dopo il Covid, la città è cara e la ristorazione ha perso il passo rispetto a locali con format di cucina con dj e drink. Il suo nuovo ristorante,aprirà a Lugano a fine febbraio.(Corriere della sera) All’ombra dei grandi ristoranti, esistono realtà che uniscono cucina e solidarietà, progetti di inclusione lontani dai riflettori. Come le Fonderie Ozanam e Cascina Roccafranca a Torino, due realtà che danno lavoro a persone con disabilità o che affrontano percorsi di recupero. (Corriere della sera) Intanto torna all’asta, da 3,4 milioni di euro, Villa del Quar, a San Pietro in Cariano, dimora storica del ‘500 che ha ospitato in tempi floridi il ristorante Arquade, condotto da Bruno Barbieri. Si tratta della quinta asta, a un prezzo più che dimezzato, che non vede ancora esito felice. (Corriere di Verona) Codice di condotta, responsabile per la sicurezza e prevenzione all’illegalità: ecco le linee guida introdotte dal ministro Piantedosi in tema di sicurezza in locali, bar e altre attività pubbliche che possono decidere di adottare o meno il codice di condotta. A chi aderirà alla normativa ma non la rispetterà verrà revocata la licenza. (Corriere della Sera) Ai locali però che collaborano con la polizia, in caso di disordini, il questore potrà concedere la grazia. (Libero) A Bruxelles la commissione europea ha ricevuto la domanda di Mosa Meat per la commercializzazione del grasso di manzo ottenuto il laboratorio, ingrediente fondamentale per lo sviluppo delle imitazioni delle bistecche e già presente nei “Mosa Burger”, commercializzati solo a Singapore. Da Bruxelles al momento non è stata autorizzata ancora nessun tipo di carne ottenuta in laboratorio. (Libero). Su il Giornale, Vittorio Sgarbi parla della sua Ferrara e degli artisti che l’hanno rappresentata, a partire da De Chirico, che nelle sue opere riporta spesso tipicità del territorio, come la “coppia” ferrarese, il famoso pane, ma appare anche il Krumiro nel quadro “Il saluto all’amico lontano”. E su La Verità si parla Gianni Frasi, morto nel 2018 a Verona, che ad oggi viene considerato ancora il torrefattore più bravo di Italia. Nel suo Giamaica caffè, sapeva distinguere le varietà più pregiate di caffè, cogliendone le potenzialità al fine di offrire qualità e tradizione. A Bologna, il saluzzese Carlo Lingua, amministratore della RK Growers, riceve l’Oscar dell’Ortofrutta Italiana 2025. La sua azienda, a conduzione familiare, vende in tutto il mondo prodotti italiani con oltre 40 collaboratori e dipendenti (La Stampa).
Comincia la produzione del vino dealcolato o meglio, low alcol. È quello che stanno facendo Consorzi e Cantine veronesi, che puntano alla riduzione del grado alcolico, con prodotti sotto i 9 gradi. È il caso, ad esempio, della Garganega per cui il presidente del Garda Doc Fiorini ha richiesto la modifica del disciplinare per un vino a 8,5 gradi. (L’Arena) In Piemonte è di nuovo allarme siccità, nonostante le recenti piogge. Le reti idriche colabrodo e gli squilibri del cambiamento climatico rendono fragile il sistema nonostante la rete dei canali. I bacini per raccogliere l’acqua piovana - dicono dalle organizzazione agricole - sarebbero una svolta, ad oggi però il piano invasi è rimasto al palo. L’aridità inoltre ha un effetto negativo sulla produzione del vino, spiega sempre sulla Stampa, il vicepresidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato Filippo Mobrici: il tasso alcolico infatti diventa troppo alto. La mancanza d’acqua non è l’unica preoccupazione per i vignaioli che guardano con timore alle future politiche imposte da Trump. Oggi Silvano Brescianini, presidente del Consorzio Tutela Franciacorta spiega su QN: “Non abbiamo certezze, a fine novembre gli importatori non hanno fatto scorte eccessive perché il costo del denaro era ancora alto e riempire i magazzini non era conveniente. Se i dazi saranno minimi non ci sarà grande impatto, in caso contrario le conseguenze saranno pesanti”. Al World Economic Forum di Davos è successo per il made in Italy con la presenza, nei calici, dei vini di Bibi Graetz, produttore toscano già noto per aver battuto il record di prezzo di vendita di una singola bottiglia a 102mila euro. I suoi vini sono stati protagonisti di una cena degustazione alla vigilia della elezioni di Trump (IlGiornale) Un successo strepitoso quello che sta avendo il Vermouth di Torino, il vino aromatizzato più famoso e apprezzato di sempre, con un giro di affari che arriva a 172,2 milioni di euro. Il forte impatto del Vermouth influisce anche sul turismo, con l’apertura di una Strada del Vermouth Torino e un allestimento dedicato in sei sale di Palazzo Ottolenghi. (La Stampa).
APPUNTAMENTI
Prende il via oggi a Torino Grandi Langhe 2025 che per due giorni vedrà presentazioni e degustazioni con quasi 500 cantine partecipanti. Per la prima volta è stato allestito uno spazio riservato per gli assaggi in tranquillità. E torna anche Amarone Opera Prima da venerdì 31 a domenica 2 febbraio, con 74 aziende partecipanti. L’evento sarà preceduto da una tre giorni di corsi di formazione per gli esperti del Valpolicella organizzati dal “Valpolicella Education Program”.
Lotta allo spreco o ossessione? Fa capolino il nuovo trend del dumpster living, ovvero il rovistare nei cassonetti fuori dai supermercati per recuperare il cibo scartato ma ancora buono. (Libero)
È il Nuovo Ciarlocco ad Acqui Terme (piazza S. Guido, 41), guidato da Giorgio Fiore affiancato dalla moglie Daniela Crepaldi. La proposta dei menù si declina in due pagine: La Carne e il Pesce. Per gli antipasti notevole la crostata di cardi gobbi su crema di Parmigiano e ai primi cannelloni alla Giorgio alle 3 carni gratinati al forno. Da provare tra i secondi la milanese di coniglio su purea con salsa alla senape. Si chiude con il bonet con gelato alla nocciola.
A volte ritornano certe bottiglie che volutamente abbiamo lasciato in cantina, dopo lo stupore iniziale che portò la Giuseppe Vitali di Fano, sulle selezione dei Top Hundred (potenziale Top dei Top). E ci avevamo visto bene se il Bianchello del Metauro Superiore “Gessara” 2018, aperto ieri, si è dimostrato perfetto nella sua integrità. Il colore è oro, al naso la speziatura è fine, con note di frutta esotica ed idrocarburi a segnare un gradissimo vino Bianco. In bocca è un velluto, fresco, pieno, graffiante, con un finale sapido che lo riconferma grande tra i grandi.
È mancato a 92 anni a Barolo Oreste Brezza, storico pioniere del vino e patron della Trattoria della Filovia. Su La Stampa, Il Sindaco di Barolo Mazzocchi lo ricorda come un punto cardine della comunità.