La Notizia

Piatto Vuoto. E’ la frase che campeggia stamane su vari quotidiani con cui l’Osservatorio Ristorazione Collettiva e Nutrizione ha affidato al Governo il suo appello per salvare le mense: gli aumenti fuori controllo di energia, materie prime e imballaggi stanno mettendo in ginocchio il settore della ristorazione collettiva. Comuni, ospedali ed enti stanno pagando i pasti a prezzo bloccato e questo a scapito delle aziende del settore, che stanno lavorando in perdita. “Chiediamo con forza al Governo e al Parlamento - si legge - misure urgenti e risorse a sostegno delle aziende del settore mense, per continuare a servire bambini, malati, anziani e lavoratori, senza gravare sulle famiglie e sugli utenti finali”. @ Si insedia il nuovo Governo, che affida il ministero dell’Agricoltura a Francesco Lollobrigida, incaricandolo di “vegliare” anche sulla Sovranità Alimentare. Una scelta volta a dare nuovo vigore all’identità nazionale di cui si parla su tutti i principali quotidiani, con le dichiarazioni del neo ministro che spiega: “La sovranità alimentare non è un concetto di destra, ma un principio che governi socialisti hanno addirittura inserito in Costituzione”. E ancora: “Dobbiamo difendere la nostra agricoltura, dando priorità alla sostenibilità della filiera e alla promozione delle Dop e Igp. No ai cibi sintetici”. (Corriere della Sera, La Repubblica e QN) @ Di sovranità alimentare come obiettivo da perseguire parla anche Carlo Petrini, che confermando l’origine socialista dell’idea di sovranità spiega: “Quello della sovranità alimentare è un concetto fondamentale per ogni communità nazionale, regionale o locale. Un concetto su cui scommettono tutti i movimenti agricoli del mondo. Un ministero così avrebbe dovuto farlo un governo di sinistra”. (Repubblica, Il Corriere, La Stampa). La nuova denominazione del ministero dell’Agricoltura - scrive Cesare Lanza su la Verità -  ricalca quella scelta del governo francese, proprio quest’anno, per lo stesso ministero che ora si chiama ministère de l’Agriculture et de la souveraineté alimentaire. @ Sullo stesso tema interviene poi Carlo Cambi, che su La Verità spiega che la sovranità alimentare valga un quarto del Pil. “Il settore italiano - spiega - muove 360 miliardi di euro, ma le scelte europee lo stanno mettendo in pericolo. il Nutriscore rischia di danneggiare le nostre eccellenze per salutismo talebano, mentre si fanno largo insetti a uso culinario e carne sintetica”.  @ Le sfide agricole del nuovo Governo sono invece al centro dell’approfondimento di Andrea Zaghi, che su Avvenire fotografa la situazione complessa con cui dovrà fare i conti il nuovo ministro dell’Agricoltura: un comparto, l’agroalimentare, tra i più ricchi e promettenti del Paese, ma, allo stesso tempo, anche tra quelli più delicati e strategici, oltre che tartassati dagli eventi e dal clima. (Avvenire) @ Anche la televisione sdogana gli insetti nel piatto: il talent show inglese “Aldi’s Next Big Thing”, che cerca nuovi prodotti per la catena Aldi, ha ospitato una start-up - la Yum bug - che propone ricette a base di grilli. Il verdetto dei giudici: “E’ ancora presto, ma tornate fra cinque anni”. (La Verità) @ Il caldo eccessivo fa sparire le moeche. Nonostante qualche timida pioggia, il Veneto sta attraversando una fase di sole e caldo senza precedenti. Gli agricoltori si sono visti costretti ad aprire i rubinetti per i irrigare i campi e salvare i raccolti e anche in Laguna spariscono i piccoli granchi protagonisti delle ricette tradizionali. Il professore di ecologia: “Sono segnali visibili di una situazione che peggiora vertiginosamente”. (Corriere di Verona) @ Il caldo anomalo delle ultime settimane è anche al centro di un approfondimento su QN, che annuncia temperature in salita da domani e nuove abitudini per gli italiani che mai come quest’anno hanno potuto godersi i weekend autunnali al mare. Bisognerebbe però aprire gli occhi sul clima. “Ricordiamocelo - scrive Marco Buticchi - anche quando, attorno all’albero di Natale daremo la caccia alle zanzare o quando la neve smetterà di alimentare i nostri fabbisogni sciuponi”. @ Di economia circolare si parla invece su Libero, dove Attilio Barbieri denuncia che solo una confezione su tre in etichetta indica come si possa smaltire. A gennaio diventerà obbligatoria l’etichetta ambientale prevista dalla Ue su tutti gli imballaggi, ma ad oggi i produttori che si sono adeguati sono una ristrettissima minoranza. 

Scherzetto cinese, vino piemontese e il boom delle Langhe

La crisi colpisce anche i cinesi: fino a pochi anni fa erano gli unici ad acquistare pagando “cash”, ma l’aumento delle spese ha spinto molti di loro ad abbassare le serrande. Se ne parla su La Stampa di Alessandria, che racconta la “fuga degli asiatici” e il caso dell’italiano che - in controtendenza rispetto al passato - ha acquistato un tipico all’you can eat del centro città. @ Lo spumante brinda green con il vuoto a rendere. Corrono le vendite delle bollicine astigiane, ma produrle costa sempre di più (+35%). E a Santo Stefano Belbo prende corpo l’idea di promuovere il riutilizzo delle bottiglie. Per Gianfranco Toso, ad della cantina Toso: “Il nostro territorio può diventare hub di raccolta e riciclo”. @ Il vino piemontese pensa in grande. In vent’anni il numero di aziende attive nella Regione è passato da 40 mila a 12mila: un cambiamento che segue il mercato e crea imprese con dimensioni più importanti, pur puntando sulla qualità. Il servizio di Valentina Dirindin su Repubblica Torino. @ In tema di vino, sul Corriere della Sera di Brescia è da leggere anche l’intervista a Alessandro Luzzago, presidente del Consorzio Valtènesi che spiega: “Per il futuro ci auguriamo di rafforzare l’identità, sino a trovarla pienamente. Vedremo come, ma di sicuro il meglio deve ancora venire”. @ Dalla Malora al Boom. E’ il percorso delle Langhe, colline che ispirarono Beppe Fenoglio e che adesso - trainate anche dalla Fiera Internazionale del Tartufo bianco di Alba - fanno sempre più incetta di turisti a caccia di cibi tipici. Ma occorre fare attenzione a non snaturare la loro anima: “Svenderci è controproducente - spiega l’imprenditore del vino Bruno Ceretto su La Stampa - la qualità non è mai low cost”. @ Sul Corriere Economia è da leggere anche la storia di Cristiana Poggio, co-fondatrice di Piazza dei Mestieri e da trent’anni alla guida della cooperativa "Immaginazione e Lavoro", che insegna ai ragazzi a trovare un lavoro. Ora vuole espandere in altre città il suo modello di educazione che si fa in laboratorio e in produzione. 

L'assaggio

Sono i prodotti delle salumerie delle Valli Tortonesi visitate pochi giorni fa da Paolo Massobrio. Indirizzi d’eccellenza che si distinguono per un salme Nobile del Giarolo da primato. Tra queste ecco allora la macelleria Botti di Fabbrica Curone, ma anche la salumeria di Ennio Mutti a Sarezzano; Cascina Giambolino a Carbonara Scrivia e la Foresteria La Merlina di Dernice, dove si può anche cenare. Il racconto a questo link

Il vino

E’ il Nizza 2019 prodotto a Canelli (AT) da Frasca La Guaragna. Assaggiato in occasione de Il Nizza è andato in scena lo scorso fine settimana a Nizza Monferrato, è un Nizza emblematico, da uve barbera in purezza, che al naso mostra note di frutti rossi croccanti ed erbe officinali, mentre in bocca è elegante e equilibrato, preludio di un’interessante evoluzione negli anni.