Le anagrafiche
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Fico chiude e la notizia rimbalza su tutti i principali giornali con le dichiarazioni di Oscar Farinetti: “Fico è una delle cose che non mi sono venute bene". E' il commento al fallimento del suo parco agroalimentare nato il 2017 a Bologna e pronto a chiudere a dicembre, con possibilità di riaprire in Primavera con un altro nome. “Il progetto è da rivedere – aggiunge il patron di Eataly – con la riapertura ad aprile 2024 racconteremo la biodiversità delle regioni italiane. Fico sarà più bello e più grande di prima”. A seguito dell’annuncio però, politici, rappresentati delle istituzioni e gli investitori bolognesi sono preoccupati anche perché il parco nel 2022 ha chiuso il bilancio con perdite per 6,5 milioni di euro e debiti per 18 milioni. Ci si chiede cosa ne sarà di questi debiti?
Un insuccesso annunciato si potrebbe definire la breve parabola di FICO, non tanto per l’idea di Oscar Farinetti (avercene di gente che ha idee come lui) quanto per la location: un posto fuori dalla città, un Eataly espanso che aveva l’aria di una fiera. La verità è che il pubblico straniero che viene in Italia, se va a Bologna, magari desidera passeggiare sotto i portici o sostare nelle piazze, perché non c’è solo la bulimia di cibo a questo mondo, ma anche l’arte, la storia, il genius loci. Per questo non basta cambiare nome o portare a rotazione le osterie delle regioni d’Italia, anche perché sarebbe un film già visto, esattamente come all’Expo di Milano del 2015 (e lì si che Farinetti avrebbe dovuto costruire FICO dando continuità a un evento internazionale). Ma quel film, che ha funzionato, aveva migliaia di spettatori ogni giorno. Quelli che a Fico non sono mai arrivati e mai arriveranno.
Il “Capodanno del Tartufo” è stato celebrato ieri al castello di Monticello d’Alba, dove insieme ad un ospite d’onore, il calciatore Gigi Buffon, è stata inaugurata la stagione della cerca che si estenderà fino al 31 gennaio e che vedrà la partecipazione di 4 mila cercatori in tutta la regione. (La Stampa di Cuneo) @ E ancora celebrazioni per l’inizio oggi della manifestazione “Verde Grazzano” che aprirà le porte del borgo piacentino di Grazzano Visconti fino a domenica 24 per lasciar spazio a visite nei giardini botanici fra piante carnivore, edibili, disegnabili e ascoltabili. (Il Venerdi) @ Una nuova cantina, tra arte e vino, è il Progetto Hereditarium di Franco Cavallero patron delle Cantine Sant’Agata a Scurzolengo (AT) che si inaugura oggi pomeriggio. Sarà un caveau di tesori che comprenderà le migliori annate di Ruchè e interpretazioni di Gin delle colline del Monferrato che, in futuro dalla loro vendita, sosterranno iniziative artistiche e culturali a favore del patrimonio Unesco.
L'Emilia Food Fest si svolgerà questo weekend e domani, 23 settembre Paolo Massobrio guiderà due sessioni di assaggio nell’ambito di Carpi in Tavola.
Il cambiamento climatico ha provocano la scomparsa di lagune e “zone di ristoro” per gli uccelli migratori che ora si trovano a vivere cicli sfasati. Uno studio su La Repubblica mostra il conseguente declino dei volatili: 560-620 milioni pari al 17 -19% del totale. @ Olio d’oliva a prezzi mai visti. A poche settimane dall’inizio del raccolto 2023, il deficit produttivo è già visibile, e le quotazioni raggiungono i 9 euro al litro (e non si parla di olio Dop o Igp) per arrivare nei supermercati a un prezzo minimo di 10-11 euro. L’Italia regista un -20% nella produzione mentre in Spagna la situazione è più grave (-50%). (Libero)
Siamo a Milazzo, in provincia di Messina, a 12 miglia dalle rinomate Isole Eolie. Aperto da soli tre mesi, il Localino Luxury Bar (Via Francesco Crispi, 89 - Tel. 3473176080) è un affaccio sul mare con pochi coperti ma tanta passione per la mixology e per la buona cucina mediterranea dello chef Nino Salmeri. Ci sono due percorsi degustativi con formula fissa: la via del mare con le ricette della tradizione, al quale abbiamo accudito noi, nel quale antipasto di polpo e purea di patate e crudité di gamberi e tonno. Tra i primi suggestivi, le linguine agli scampi locali mentre tra i secondi il totano ripieno con scorze d'arancia.
Il Lambrusco Mantovano Frizzante “La Fiuma” 2022 prodotto da La Fiuma di Portiolo di San Benedetto Po (MN). Ha naso molto tipico di rosa e mela rossa matura, che ritorna anche al sorso. In bocca è pieno con un finale secco, davvero eccellente nel suo equilibrio cremoso, che tuttavia mostra una propria personalità. Fantastico!