La Notizia

La rinascita del cotone 100% italiano. Dopo settant’anni, in Puglia e Sicilia ben 300 ettari di terreni sono stati destinati alla produzione di questa fibra naturale che già fa gola a svariate case di moda. Il primo raccolto di ieri nell’azienda agricola Luciani a San Severo (FG) ha dato ottimi risultati e La Coldiretti ne ha già stimato il prezzo ad ettaro che si aggira tra gli 800 e i 1200 euro. (Libero) @ Andrea Cuomo sulle pagine de ilGiornale, offre uno sguardo da vicino alla carne più naturale d’Europa che sarebbe quella irlandese. Racconta, nella sua visita alla Newford Herd Fam di Teagasc, nell’Irlanda occidentale, che qui gli allevamenti sono naturalmente sostenibili, e le aziende hanno un approccio quasi olistico, valorizzando la biodiversità del territorio. @ Nata per scherzo dallo schizzo di una padella con le gambe è la nuova serie di piccoli arredi (sedie, sgabelli e attaccapanni) del brand Alessi chiamata Poêle che proprio per la sua natura racchiude nel design alta tecnologia e umorismo. @ Il Pistacchio di Bronte viene raccolto ad anni alteri, ogni 730 giorni e si svolge solo per un mese, per garantirne la qualità e mantenere viva la tradizione. Oggi oltre il 95% del pistacchio italiano è coltivato a Bronte, un chilo costa sui 50 euro per un giro d’affari di oltre 30 milioni, per quello con la denominazione Dop e fino a 90 milioni se si sommani quelli dei produttori senza certificazone. @ Fulvio Pierangelini, grande chef tra i primi ad essere stato in tv, in un’intervista su ilCorriere della Sera commenta la tv e la cucina odierna: "A Masterchef mi hanno chiesto di andare ma ho preferito di no perché per la cucina non assomiglia a quella raccontata nel loro show melenso e a volte crudele". E riferendosi alla cucina di oggi dice: “Non parlo mai di ”food”. Parlo di ingredienti, di cucina, di rispetto in un mondo culinario che è troppo impegnato a “rivisitare”. (Corriere della Sera) @

Appuntamenti

Sabato 21 ottobre si celebrerà la 16^ edizione di “Andiam per Cantine” del Club di Papillon del Varesotto. Insieme all’Associazione Viticoltori Varesini, Paolo Massobrio guiderà una degustazione di vini di ben 9 produttori diversi e a fare da sfondo sarà la Cascina Ronchetto di Morazzone (via Mugnai, 52). @ Il giorno seguente, domenica, Paolo Massobrio si sposterà a Trento e nell’ambito di Autumnus Trento, racconterà il Trentino visto con gli occhi de Il Golosario. L’intervento sarà alle ore 17 presso il Castello del Buon Consiglio. @ Il 21 e 22 ottobre, a Bologna C’è + Gusto, il festival che metterà in risalto il binomio fra enogastronomia e culture. Tante saranno le degustazioni e masterclass a Palazzo Re Enzo, dove protagonisti saranno champagne, mozzarella, caviale, grandi birre e tanto territorio. @ A Bergamo a Citta Alta, invece il ritorno di Forme Cult, la manifestazione che da oggi fino a domenica valorizzerà il comparto lattiero-caseario lombardo con tante degustazioni, laboratori e concorsi.

L'assaggio

Due attività, una macelleria e una braceria, e una sola famiglia unita nel segno del gusto. Protagonisti di questo esempio virtuoso di trasmissione di saperi e di professionalità, sono infatti Francesca, suo fratello Marco e il loro padre Nino Baudino. Quest’ultimo dopo aver avviato oltre trentacinque anni fa, l’attività di macelleria, insieme ai figli decide di aprire una braceria – Nino’s Braxerie (piazza Rossi, 1 - tel. 3485711485)– nel centro storico di Albenga (Sv). La carne del loro negozio alla brace è ovviamente regina incontrastata del menu, che contempla una prima voce “Stuzzicheria” per deliziare il palato; qui, tra le proposte, segnaliamo la degustazione di tartare di Fassona condite a discrezione dello chef. Quindi, eccoci alla voce “Carne”. Da urlo la grigliata mista di carni al pari della tagliata di Scottona (gr 300) accompagnata dalle sue 5 salse. Si vola altissimo con la costata di sanato alla milanese cotta nel burro chiarificato.

Il vino

L’Accademia Italiana della Cucina compie 70 anni e ieri sera la delegazione di Aosta ha festeggiato con questo vino clamoroso prodotto dall’azienda La Vrille de Hervè Degluillame. Si tratta del Vuillermin 2020 vino rosso frutto di un vitigno autoctono noto fin dal Medioevo. Ha colore rosso porpora brillante; al naso la franchezza dei frutti misti a note verdi promettono un sorso di grande impatto. Che mostra eleganza fin dall’ingresso, freschezza, in una complessità di sensazioni che si sviluppano su un vino di grande spalla, davvero sorprendente e persistente.