La notizia

L’estate rovente di Milano è anche quella del carovita. Il termometro dell’inflazione sale senza sosta e raggiunge nuovi numeri record, con un indice dei prezzi al consumo che nel mese di giugno ha segnato un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il risultato è che il capoluogo lombardo supera la media italiana e si classifica come seconda città più cara d’Italia dopo Bolzano. (La Repubblica) @ Intanto, proprio a causa dell’inflazione, nei supermercati milanesi vengono colti in flagrante sempre più ladri. E sotto chiave finiscono sempre più prodotti: non solo vino pregiato, ma anche zafferano, liquori, tonno in scatola, creme antirughe, integratori per perdere peso e tinte fai-da-te. (QN) @ Continua a crescere il prezzo della pasta, ma il grano duro sprofonda. Nonostante le rese dell’ultimo raccolto siano in calo almeno del 15%, il prezzo del frumento è sceso dell’8% in un mese. Per l’amministratore delegato dei Consorzi Agrari Gianluca Lelli: “Il calo dei prezzi del grano è dovuto certamente a manovre speculative in atto”. @ Il grande caldo anticipa la raccolta del grano nei campi della Bassa. Lo ha annunciato Coldiretti, spiegando come gli agricoltori del Pavese e dei territori limitrofi abbiano iniziato a raccogliere il mais con le trinciatrici da foraggio per evitare di vedere seccare il prodotto non ancora maturo. La perdita per le materie destinate all’alimentazione animale sarebbe già intorno al 50%. @ Sempre Coldiretti lancia poi un allarme sulle alte temperature che stanno letteralmente ustionando frutta e verdura. E’ quanto emerso da un monitoraggio effettuato sugli effetti del caldo nella Bergamasca, in Brianza e nel Bresciano, le tre zone che al momento risentono maggiornmente del clima. “Ci segnalano casi di peperoni, zucche e meloni scottati dal caldo con gli agricoltori che cercano di correre di ripari ombreggiando i prodotti” spiegano da Coldiretti. @ C’è una nuova puntata nella guerra dell’acqua che da settimane si combatte tra le risaie novaresi e quelle della Lomellina, con la diffida mossa dalla Regione Piemonte al Consorzio Est Sesia dopo che ha chiuso le irrigazioni nel Novarese per rifornire la Lomellina.“Non tagliate l’acqua per sprecarla altrove -  commentano in Regione - Lì ormai non c’è più niente da fare”.  @ Da leggere, su Avvenire, l’intervista al professore di ecologia e Premio Nobel Riccardo Valentini, che interviene sul clima lanciando un sos alla politica: “Serve un commissariamento climatico di tutte le attività che riguardano la messa in sicurezza del territorio”, spiega Valentini, per il quale negli ultimi 30 anni tutti gli appelli della scienza sono rimasti inascoltati. “Serve cambiare registro, le istituzioni sono responsabili”. @ Un altro allarme arriva anche dal Cai per le strutture in alta quota, che fanno i conti con nevai esauriti rimasti senza più acqua. “Rischia di chiudere un rifugio su 4” la denuncia di Davide Gonella, che dopo oltre vent’anni ha dovuto chiudere il suo storico rifugio sul Monte Bianco. “Lo faccio per la sicurezza degli alpinisti. Qui se ne vanno trenta centimetri di ghiaccio al giorno, è in corso uno sconvolgimento orografico che cambierà la mappa della zona". @ Sta lottando fra la vita e la morte il bimbo cinese nato dieci giorni fa all’ospedale Santo Stefano di Prato affetto da una sepsi con meningite, gravissima infezione i cui sintomi si sono manifestati a due giorni dal parto. Gli accertamenti hanno evidenziato che si tratta di una infezione da  plesiomonas shigelloides (un microrganismo che si trova nelle acque del sud est asiatico e che si può contrarre mangiando pesci crudi) che ha tratto origine da un’intossicazione alimentare della madre. La donna infatti, aveva mangiato ostriche e crostacei crudi in un ristorante cinese a Sesto Fiorentino alcuni giorni prima del parto. (QN) @ Non potrà utilizzare il nome di Giovanni Falcone per la sua pizzeria, pena un’ammenda fino a 250 mila euro o una condanna fino a sei mesi di reclusione, il ristoratore di Francoforte, Constantin Ulbrich, da due anni al centro di polemiche per aver chiamato il suo ristorante “Falcone e Borsellino”. Una scelta che non era piaciuta a Maria Falcone, sorella del giudice ucciso dalla mafia, che aveva fatto ricorso per inibire l’utilizzo del nome. Inizialmente respinto, il ricorso  è stato poi accolto dai giudici di appello di Francoforte: “E’ una sentenza che ristabilisce il senso del rispetto - ha commentato Maria Falcone - Ci sono nomi e argomenti sui quali non è possibile ironizzare”.  

 

Il nuovo corso di Slow Food

Si apre una nuova era in casa Slow Food. Dopo 36 anni, il fondatore Carlo Petrini lascia la guida dell’associazione passando il testimone a Edward Mukiibi, 36enne originario dell’Uganda. “Stiamo vivendo una fase in cui c’è bisogno di rafforzare il senso profondo del nostro operato perché ho la sensazione che la situazione sia molto grave - scrive Petrini su La Stampa - La crisi climatica sta generando sconquassi, ma è solo l’inizio di quella che può essere una fase di deterioramento irreversibile. (…) Da adesso in poi io starò ai margini, voi non abbiate paura di essere visionari”. Sulla pagine di Repubblica parla invece Mukiibi, che scrive: “Oggi sono qui, insieme ai miei colleghi del board internazionale, per raccogliere il suo testimone, per rinnovare l’energia del nostro fondatore e continuare il viaggio da lui intrapreso nel 1986. Noi siamo i rami dell’albero che ha piantato e fatto crescere in tutti questi anni. Quella di oggi non è una ripartenza per  Slow Food, ci stiamo rigenerando, focalizzando nuovamente i nostri sforzi sul viaggio verso un sistema alimentare profondamente diverso”. 

Bar automatizzato; crisi della senape e il compleanno del Crodino

A Baranzate arriva il primo bar-pasticceria automatizzato. Si tratta del bar pasticceria History, dove il conto si paga dalla macchinetta e il personale non maneggia contanti. Patrizia, la barista, deve solo selezionare dal suo schermo la consumazione del cliente e al resto ci pensa la cassa automatica. “Per noi è comodo - raccontano i titolari - evitiamo di maneggiare contanti, si elimina il rischio di rapine, la cassa viene svuotata dalle agenzie di sicurezza. Riusciamo a vedere in tempo reale i prodotti più richiesti dai clienti e di conseguenza a capire le quantità necessarie di ordini, evitando sprechi”. (QN) @ Guerra e siccità mettono in crisi anche la senape. Sugli scaffali dei supermercati francesi il prodotto scarseggia e diverse catene della grande distribuzione hanno scelto di limitare l’acquisto della salsa a un vasetto per carrello. All’origine di questa carenza c’è la siccità che lo scorso anno ha colpito il Canada e poi il conflitto Russia-Ucraina. Questi tre Paesi sono anche i principali produttori della pianta dai cui semi si ricava la mostarda. (Italia Oggi) @ Lo sciacchetrà vola in orbita. Le barbatelle del celebre passito delle Cinque Terre saranno coltivate in una navicella spaziale destinata a una missione lunare nel 2025. Lo ha annunciato Massimo Comparini nel corso della serata Premio Sciacchetrà che ha visto la premiazione dello scienziato Gianni Ciofani, che ha brevettato un processo di estrazione di sostanze dalle vinacce provenienti dai vigneti delle Cinque Terre. Sostanze particolarmente efficaci a contrastare i radicali liberi. (Il Giornale) @ Auguri al Crodino, l’ “analcolico biondo” nato a Crodo il 28 luglio del 1965. Un anniversario importante per un prodotto iconico della cittadina ossolana, che tra le ultime iniziative ha visto anche l’istituzione di una festa di compleanno del Crodino, una sorta di patronale laica che ogni anno sarà celebrata il 28 luglio. Non mancano però le preoccupazioni per il futuro dell’azienda, oggi di proprietà della Campari, che ha spostato gran parte della produzione a Novi Ligure. “Noi - racconta il sindaco di Crodo Ermanno Savoia - siamo convinti che l’acqua di Crudo sia l’ingrediente che ha contribuito a rendere unico il Crodino. La festa di compleanno è un modo per ribadire che le origini non si cancellano”. @ Su La Verità si parla invece dell’esperienza di Cantine Toso, azienda storica dal 2009 proprietaria del marchio Gamondi che firma una linea di prodotti - dall’amaro al vermouth - che recuperano le tradizioni e le rileggono perché possano raccontare il territorio. La loro è una filiera interamente controllata, dalla coltivazione delle erbe al prodotto finito, al centro di un’attenzione crescente soprattutto tra i giovani. “I giovani in età da lavoro - spiega Gianfranco Toso - hanno consapevolezza di ciò che bevono, c’è informazione e interesse anche riguardo la ricetta delle preparazioni. Noi comunichiamo tutto, cosa contiene il prodotto e da dove viene quello che contiene”. @ Sulle stesse pagine Morello Pecchioli racconta di quando Giacomo Puccini andava in convento…a mangiare fagioli. “Tra tutti - scrive - li preferiva al fiasco. Come quelli che gli preparava una delle sue sorelle, Suor Iginia, a Vicopelago. Il grande compositore amava i piatti contadini della Lucchesia, poveri ma genuini, senza malizia”. @ Sul Corriere della Sera è da leggere anche la storia di Poke House, la catena milanese delle ciotole sane che punta a un fatturato di oltre 100 milioni di euro nel 2022, dai 40 del 2021. Con 85 aperture in programma tra l’Europa dell’Est e gli States. I fondatori Matteo Pichi e Vittoria Zanetti: “Valutiamo acquisizioni”. Il mandato a Goldman Sachs. 

Ho capito bene?

Conto salato per una colazione a Capri: 78 euro per 6 cornetti, 3 caffè, 1 cappuccino e 2 latte macchiato. La denuncia è arrivata via social, ma non tutti sembrano condividere lo sdegno per il caro-prezzi, anzi. La storia, con tanto di video che mostra lo scontrino è stata pubblicata su Tin Tok da un ragazzo che ha scelto di fare colazione in un locale sulla celebre Piazzetta. Lunga la sfilza di commenti a riguardo: da “Sei a Capri e la location merita” a “Se vai a Capri è giusto che paghi quel prezzo”. Ma non solo, molti utenti hanno poi sottolineato che sarebbe bastato leggere prima il menu per evitare sorprese. (QN) @ Una notizia che ha fornito un assist per tornare a parlare della pizza al pata negra a 60 euro di Flavio Briatore, così come dell’acqua brandizzata da Chiara Ferragni. “Se una bottiglietta d’acqua semplice con il brand Ferragni costa 8 euro - scrive su Italia Oggi Max del Papa - Il problema non è la Ferragni, ma i 28 milioni di gonzi che la seguono”. 

L'assaggio

Al ristorante Piazza Repubblica (via Aldo Manuzio, 11 ang. via Finocchiaro • tel. 0262695105) di Milano. A casa di Nicoletta Rossi e Matteo Scibilia, campioni dell’ospitalità che hanno conquistato Milano con un servizio che fa sentire a casa e una cucina che esalta il valore di grandi materie prime. Tra i piatti da non perdere: il risotto allo zafferano; le milanesine di pollo in carpione; il risotto con il pesce persico alla maniera del Lago di Como e la trippa in umido alla milanese. Su ilGolosario.it la sosta di Marco Gatti. 

Il vino

La Falanghina Vulcanico 2021 della cantina Paternoster di Barile (PZ) che già ci aveva colpito lo scorso anno, ha colore paglierino, un naso fruttato e selvatico allo stesso tempo, con sentori di piuma. In bocca è ampio, elegante, ha freschezza e un piacevole finale amarognolo.