La Notizia

La cassata è un “dolce poco esportabile per il suo sapore troppo dolce”. L’affermazione di Iginio Massari scatena le solite polemiche social riprese anche da Ignazio Stagno su Libero che ricorda al maestro bresciano come in realtà già oggi a Palermo e dintorni si gusti una versione rivisitata con 350 grammi di zucchero (per chilo di ricotta) contro i 900 di inizio Novecento. Un gusto che, tra l’altro, piace anche all’estero visto il successo delle esportazioni (senza dimenticare che i discendenti della comunità siciliana nel mondo sarebbero già sufficienti a coprire una buona quantità di export). @ L’inflazione frena ma non abbastanza e i consumi calano soprattutto per l’alimentare. Secondo l’Istat infatti i prezzi a febbraio si mantengono stabili (+0,8%) su base annua ma questo stop relativo non accende i consumi che in volume calano di oltre il 2%. (QN) @ In netta contraddizione i dati sulla ristorazione che Repubblica di oggi definisce “in piena salute”. Secondo il Foodservice market monitor di Deloitte infatti il mercato supera i livelli pre Covid e quello italiano aumenta addirittura dell’11%. Boom del food delivery che passa dal 5 al 19%. @ A far preoccupare i consumatori, senza ombra di dubbio, è il caro cacao, soprattutto in vista della Pasqua. In 12 mesi il prezzo è salito del 199,6%: a innescare gli aumenti il crollo della produzione in Ghana e Costa d’Avorio e la vera e propria bolla creata dai fondi speculativi. (Libero di domenica) @ Se noi soffriamo il caro uova, va molto peggio agli argentini che rischiano di far saltare l’asado per via di un’inflazione alle stelle: a febbraio +267%. Il motivo è da ricercare nella svalutazione del peso fortemente voluta dal presidente Javier Milei. @ La vongola del Delta del Po non esiste più: azzerata la raccolta a gennaio e febbraio per colpa del granchio blu. Chiude anche il Consorzio di Scardovari mentre i pescatori restano a casa senza ammortizzatori sociali. “E’ una catastrofe ambientale e sociale” lamentano i pescatori che denunciano come le politiche a monte siano fallite e quelle a posteriori siano inesistenti. @ Salva la filiera italiana degli imballaggi. Il nostro Paese è riuscito a ottenere che si possano continuare a utilizzare alcuni tipi di imballaggi monouso riciclabili come le buste di insalata o altri prodotti alimentari. (Il Giornale) @ McDonald's Italia aprirà altri 50 locali entro la fine dell’anno. A pochi giorni dal varo della settecentesima insegna italiana, a Roma, l’ad Giorgia Favaro su La Repubblica svela la nuova strategia: “Consolideremo la presenza nelle province, nei piccoli centri e nelle periferie”.

LA PACE DELL’AMARONE, COCKTAIL IN BUSTA

Pace fatta tra Masi Agricola e Renzo Rosso. Quest’ultimo infatti ha ceduto il 10% delle sue quote (14,4 milioni) ai fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini, soci azionisti della società dell’Amarone. @ Se in Veneto c’è distenzione, in Piemonte è piena burrasca. La divisione del Barolo sullo spostamento delle vigne continua infatti a tener banco sui giornali. Ne parla il Corriere della Sera di oggi con una pagina di inchiesta che vede contrapposti i 38 grandi che non vogliono spostare le vigne e il presidente del Consorzio Ascheri. Mentre quest’ultimo si dice convinto del suo voto, di tutt’altro avviso Marta Rinaldi, erede del grande “Citrico”: “Si scavalca con leggerezza e senza scienza o sperimentazione il principio di coltivare il nebbiolo da Barolo e da Barbaresco solo dove matura un’uva di eccellente qualità”. E in Langa si respira un’atmosfera d’altri tempi. @ Le donne della Calabria fanno la storia del vino. Dall’inizio degli anni Duemila le nuove generazioni di enologhe e vignaiole hanno dato un impulso verso l’altro al momento enologico regionale, da Antonella Mauro dell’Azienda agricola Le Conche a Bisignano fino a Enza Librandi, delle cantine Librandi di Cirò Marina, presidente regionale de Le donne del Vino. @ I cocktail in busta nati come una scommessa oggi sono un’iniziativa imprenditoriale di successo. Lo raccontano gli imprenditori Alessandro Palmarin, 40 anni, e Luca Quagliano, 47, fondatori di Nio (needs ice only): “Abbiamo iniziato nel garage di casa imbustando 500 cocktail – racconta Alessandro sul Corriere della Sera - oggi nello stabilimento di Cambiago abbiamo 50 dipendenti e fatturiamo 7 milioni”.

L'assaggio

Al Torcio di Chiampo (Vi) la famiglia Dal Lago, dal 1997, propone ricette della tradizione vicentina, rivisitate con tocchi moderni e materie prime di ottima qualità e attenzione alle De.Co. (denominazioni comunali) della zona. In tavola, per gli antipasti, la selezione cade su un'armoniosa sinfonia: baccalà mantecato e tartufo nero su cialde di castagne. Tra i primi, un piatto da applausi saranno i cappellacci neri, con pasta fatta in casa al nero di seppia, a seguire la croccante frittura di mare con gamberoni, capesante, ciuffi di calamaro e gamberi rossi mediterranei.

Il vino

È il Friuli Colli Orientali “Merlot” 2011 prodotto dalla cantina Vigna Traverso di Prepotto (UD). Ha un naso di grande complessità in cui si alternano il pomodoro, la radice di liquirizia e un non so che di legno antico. In bocca è intenso, tannico caldo, ricco di sensazioni.