La Notizia

La carne coltivata inquinerebbe 25 volte più di quella classica. Questo il sorprendente risultato di una ricerca dell'Università di Berkeley (California). Secondo gli autori, infatti, bisogna pagare un costo molto alto in energia e consumo di acqua per la rimozione di endotossine nel processo di crescita, effettuato utilizzando metodi di raffinazione decisamente energivori. Secondo la stima presentata, produrre un solo chilo di Acbm (animal cell-based meat) comporterebbe da 246 a 1.508 kg di emissioni di anidride carbonica. @ Dopo il caldo anomalo, ora c’è pure il freddo anomalo. Secondo i meteorologi infatti avremo temperature più basse della media e piogge intense ancora per tutto il mese e solo dopo arriverà l’anticiclone africano. Secondo i meteorologi si tratta però di una buona notizia: sarà possibile recuperare una parte del gap idrico accumulato negli ultimi due anni. (Corriere della Sera di oggi) @ E se il caldo latita, a rendere bollente questa estate ci pensano i prezzi: secondo il Codacons il costo di coni e coppette è destinato a salire del 22%. I rincari però colpiranno soprattutto i viaggi: voli più cari del 50%. (QN). @ Il cambiamento dell’economia e in particolare la crisi dei piccoli negozi cambia il volto dei centri storici: secondo l’analisi di Confcommercio su 120 città, negli ultimi dieci anni si è perso il 19,4% delle attività. Crescono solo farmacie e telefonia. E quindi cambiano le destinazioni di molti immobili del centro, con più ristoranti e alloggi per le vacanze brevi. Lo spopolamento dei negozi però crea un problema di sicurezza dei centri storici con impatti rilevanti sul disagio sociale. (QN) @ A tavola gli italiani si confermano abitudinari, con un profondo legame con il made in Italy. E' l' analisi di Censis e Federalimentare che fotografa un settore da 60 mila imprese, circa mezzo milione di addetti e un fatturato complessivo di 179 miliardi. Il report inoltre sottolinea il legame di fiducia che le aziende hanno stretto con il tessuto del Paese, espressa dall’86,4% del campione. Curioso è poi il dato sugli italiani che mangiano più o meno sempre le stesse cose: 42,1%. (Affari&Finanza di Repubblica di oggi) @ Alla fine i veri gourmet risultano i nostri amici animali. Sempre su Affari&Finanza si legge che gli animali da compagnia in Italia sono 65 milioni e per alimentarli i padroni spendono l’11,4% in più rispetto al 2021. A far la differenza anche la qualità degli alimenti proposti sempre più raffinati, salutari e made in Italy.

NO AL FUNGICIDA DEL RISO E IL MIGLIOR ALBERGHIERO D'ITALIA È A STRESA

È stata bocciata la proposta di aumentare il livello massimo di residui di triciclazolo per le importazioni di chicchi degli Stati extraeuropei. L’utilizzo di questa sostanza, in Europa, è vietato dal 2016, ma recentemente era stata avanzata, dalla multinazionale produttrice del fungicida, la richiesta di fissare un nuovo limite. La Commissione Europea, però, l’ha cassata facendo gioire i produttori di riso di Vercelli e Novara. (La Stampa) @ L’istituto “Maggia” di Stresa è il miglior alberghiero d’Italia, titolo conseguito dopo tre giorni di prove durante la gara nazionale dedicata agli alberghieri e patrocinata dal Ministero dell’Istruzione. (La Stampa) @ Al bar “Domm”, di Roberto Vavassori, si tiene vivo il dialetto e lo si fa giocando, giacchè il titolare ogni giorno apre il suo bar e scrive una parola, sempre diversa, in dialetto milanese: chi ne indovina il significato vince un caffè, che per altro costa ancora 1 euro.

L'assaggio

La Cantina di Franco (via Raffaello Sanzio 16 - tel. 0243983048) a Milano è un indirizzo che ogni appassionato di vino non può non conoscere. L’insegna porta la firma di Franco Caprino, prima nel mondo della finanza, poi in quello del gusto, dove è riuscito a creare uno spazio che fosse la casa del meglio dell’agroalimentare italiano. Quando verrete qui, all’interno, o nel bel dehors, ideale in questa stagione per chi ama mangiare all’aperto, sosta con alcune sfiziosità della sua selezione: salumi e formaggi in primis. Ma anche con qualche buon piatto, che potrà avere il gusto, a seconda della stagione, di una tartare, di una zuppa, piuttosto che di saporiti tortelli o della bandiera della cucina milanese, che sarà l’ossobuco con risotto.

Il vino

È il Brut Metodo Classico prodotto dal Castello del Trebbio a Pontassiene (FI), da uve chardonnay (70%) e trebbiano (30%). Dal colore giallo paglierino intenso, dal perlage fine e persistente, dai profumi di fiori gialli, note di pesca e albicocca, frutta esotica, dalle raffinate note di zafferano, pepe bianco e miele millefiori, e dal gusto morbido, avvolgente, fresco e sapido.