Le anagrafiche
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Il vino non può essere senza alcol e nel caso dovrà avere un altro nome. È il messaggio che arriva da Vinitaly sui giornali di oggi, che riprende le parole del ministro Lollobrigida intervenuto all’inaugurazione della 56^ edizione. Ma lo ribadisce, sull’inserto I Piaceri del Gusto (La Stampa-Repubblica) anche il dietologo Giorgio Calabrese (“Non c’è Vino senza alcol”), in un articolo a fianco di quello di Paolo Massobrio che invece racconta il Vinitaly in città, che oggi vive la sua ultima giornata. Ieri Paolo Massobrio e Marco Gatti hanno guidato la cerimonia del premio Angelo Betti, con tutti gli assessori regionali all’Agricoltura e il ministro Lollobrigida, presenti anche i vertici di Veronafiere, Bricolo e Danese (nella foto).
Sono 1.200 i top buyer presenti a Vinitaly (con un 20% rispetto al 2023) e i vertici di Veronafiere annunciano 30 milioni di investimenti per espandersi anche all’estero. @ E fra le voci di Vinitaly, c’è anche quella di Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi che spiazza tutti dicendo “I cambiamenti climatici? “Hanno portato anche vini straordinari”. @ La notizia di questa edizione rimane comunque quella che “I Bianchi superano i Rossi” e cambia il modo di bere. Ne ha parlato sabato sul Corsera Luciano Ferraro, mentre Italia Oggi di sabato è tornata sul troppo caldo e sui grandi brand dello Champagne che guardano più a Nord per i loro vigneti. @ E mentre oggi è attesa a Vinitaly la premier Meloni, in fiera si sono già visti altri sei ministri: sullo sfondo le decisioni comunitarie di fine mese che riguardano la revisione della PAC (Politica Agricola Comunitaria) ma anche la norma sugli imballaggi @ Il vino, in ogni caso, fa salire gli share, sostiene Klaus Davi su Libero di sabato: “Si calcola un incremento medio si 1/15 punti di share che in termini pubblicitari si traducono in milioni di euro. Alla faccia di chi gufa”, dice Davi (e lo diciamo anche noi. NDR). @ Sgominata la banda dei ladri di Barolo che aveva rubato 300 bottiglie per un valore di 400 mila euro a un ristoratore di Monforte d’Alba. Si è trattato di 4 giovani poco più che ventenni, residenti a Bra. @ Atti vandalici a Brentino di Belluno: recise 80 viti dell’azienda vitivinicola dei cugini di Maurizio Fugatti presidente della Provincia di Trento. L’atto vandalico è stato rivendicato con un messaggio eloquente: "Ringraziate chi uccide gli orsi”.
Anticipo d’estate con assalto alle spiagge, ma il meteo ci sta per portare fuori dalla bolla di calore, che ieri ha raggiunto i 30°, oltre 10 sopra la media stagionale. Nei prossimi giorni si rivedrà la neve su Alpi e Appennino. @ E proprio sulle Alpi - scrive Libero – le riserve d’acqua sono da record: non era così dal 2012. (Siccità scongiurata? NDR). @ Pochi giganti per gestire il cibo del mondo. È l'analisi di oggi su Il Fatto Quotidiano che riprende il rapporto Onu: in pochi decenni un piccolo gruppo di grandi attori ha preso il controllo del commercio globale di generi alimentari. In pratica dalla terra alla finanza e ci si chiede: possiamo lasciare a loro la sicurezza di ciò che mangiamo? @ Il Mezcal, il distillato messicano a base di agave sta vivendo un boom di esportazioni. Da fratello povero della Tequila ad alcolico trendy che ora vede l’azienda Velier a capo del progetto “Palenquoros” per valorizzare biodiversità, lavoro e artigianalità (Il Giornale). @ Si chiama “Mi Scusi” la catena di ristoranti del trentaquattrenne Alberto Cartasegna che ha aperto 8 locali a Milano e altri 8 fra Lombardia, Veneto e Piemonte. E ora lancia un’iniziativa per gli anziani soli, che possono abitare i locali nei giorni di chiusura per mangiare, ma anche per mettere le mani in pasta, con i loro saperi. (Il Giorno del 13 aprile). @ Milano non è più da bere: stop all’asporto di bevande dopo la mezzanotte in 12 aree del centro. E i titolari dei locali protestano contro il Comune: “Alzano i canoni e poi ci fanno lavorare di meno”.
@ Botalla, l’azienda biellese di formaggi ha inaugurato a Mongrando un nuovo polo caseario di 5 mila metri quadrati, con l’obbiettivo di lavorare 10 milioni di litri di latte entro il 2025. @ Oggi pomeriggio a Vinitaly, nel Padiglione Lombardia (ore 14) Paolo Massobrio guida una degustazione dedicata ai vini del Montenetto e dei Colli Longobardi. Mentre proseguono le sessioni di Young to Young condotte da Paolo Massobrio e Marco Gatti coi giovani delle cantine Sedilesu, Campana e Bulichella, e dei ristoranti d’autore.
Siamo stati al ristorante Iris di Verona, ambientato nello storico Palazzo Boldieri Malaspina Battagisio, in centro città. Alla guida il bravissimo Giacomo Sacchetto che ieri a Vinitaly ha officiato il primo pranzo d’autore con il suo menu iconico. Da non perdere l’Uovo lago di Garda, il risotto ai bruscandoli, maiale, stracchino della Lessinia e ortiche e l’agnello di pecora Brogna con sedano di Verona al miele e sesamo. Dolce: il bacio di Giulietta.
È il Valpolicella classico superiore 2020 prodotto dall’azienda Fugolo di Pescantina. Ha colore rubino brillante e intenso, al naso note fruttate dirette e balsamiche; in bocca è eccezionale l’equilibrio ma anche la spada acida e il finale tannico ben integrato. Un vino gradevolissimo, ghiotto, che è stata una sorpresa, dovuta a Gianluca Fugolo.