Le anagrafiche
Nessuna location trovata
È la fine del fine dining? Stanno cadendo le stelle? Se chef di fama mondiale come Renè Redzepi, intervistato su ilVenerdì, decidono di intraprendere una carriera in tv ( il 19 luglio uscirà su AppleTv+ la serie tv Omnivore, in cui lo chef dedica ogni puntata a un ingrediente diverso, esplorandone la storia, l’economia e l’utilizzo in cucina) e allontanarsi dai fornelli sarà perché, come lui stesso dice, “la ristorazione è un lavoro molto stressante, e per far funzionare uno stellato, senza rinunciare alla creatività e al servizio, abbiamo dovuto adeguare i prezzi all’aumento dei costo”. Infatti una cena al Noma costa 400 euro, ma si arriva anche a 800 con l’abbinamento dei vini. Dunque l’alta ristorazione sarebbe anche un mondo di scandali, dove si fatica ad arrivare a fine mese e così chef come Enrico Cerea commentano “nel futuro vedo una cucina più rilassata, che se la tiri un po’meno”, e Antonio Santini dice: “Quel che conta è essere semplici come prediceva Paul Bocuse”, ma anche Daniel Canzian: "Chef, basta copia e incolla" @ Sulle stesse pagine viene lanciato un appello da un cartello di associazioni in difesa della Dieta Mediterranea, dal 2010 riconosciuta come Patrimonio culturale immateriale dell’umanità, che sarebbe sotto attacco da un gruppo di multinazionali denominato “Mediterranea”, con a capo UniFood. La pagina pubblicitaria, che attacca frontalmente Confagricoltura vede tra i firmatari principali Coldiretti.
Mariscadoras, così si chiama il gruppo di 5 ragazze riminesi che hanno fondato nel 2021 la loro startup “BluEat” trasformando l’emergenza dei granchi blu in una opportunità. Dopo vari studi ora producono sughi, chele, polpette e la polpa rivendendoli alla grande distribuzione come Coop, Pam, Carrefour. Anche il packaging proviene dal granchio, ottenendo una bioplastica a base di chitosano dall’esoscheletro. Il fatturato del 2023 è stato di mezzo milione di euro, destinato a crescere grazie alla richiesta molto alta e all’esportazione in Usa. (IlVenerdì) @ Il progetto che due anni fa cercava finanziamenti online ora è reale: Shelfy, dell’italiana Vitesy, è il dispositivo dotato di sensori che promette di aumentare la durata degli alimenti nel frigorifero, misurando temperatura e qualità dell’aria, purificando l’aria e riducendo i batteri. Collegato a un’app per smartphone, segnala quando ricambiare il filtro e l’autonomia della batteria. Il costo? 150€, che fanno risparmiare a lungo termine sugli sprechi. (IlVenerdì) @ Secondo una ricerca del chimico Remi Rateau del Trinity College i gusci d’uovo possono essere utilizzati come giacimenti artificiali delle Terre Rare, un gruppo di 17 elementi solitamente di difficile estrazione dalle rocce. Notizia che non pare interessa il nostro paese, per cui il Cnr e alcune società private stanno valutando di estrarre le terre rare dalle acque geotermiche di Latera, nel Lazio. (IlVenerdì) @ La Svizzera si ribella al cosiddetto tappo solidale, obbligatorio dal 3 luglio in Europa e oggetto di dibattito politico durante la campagna elettorale italiana. Al momento nello stato rossocrociato non è previsto l’obbligo, ma in ogni caso i consumatori non sarebbero d’accordo sulla misura adottata in quanto considerano il tappo che non si stacca “fastidioso”, ma soprattutto inutile per via della capacità degli svizzeri di seguire in modo esemplare la raccolta differenziata e quindi il riciclo. (Libero)
Inizia oggi a Diano Castello la 31^ edizione Premio Vermentino che culminerà domenica 14 luglio nella proclamazione dei migliori Vermentino d’Italia dopo la selezione di 140 campioni sottoposti a una commissione presieduta da Paolo Massobrio.
Terza edizione del bando che vede le case del piccolo comune di Sambuca, in provincia di Agrigento, vendute con base d’asta di tre euro. Il successo già nel 2019 e nel 2021, ha portato il sindaco Giuseppe Cacioppo a riaprire le vendite low cost, in un paese che senza il bando avrebbe perso molti abitanti negli ultimi quattro anni. I maggiori acquirenti sono gli americani, imprenditori, vip e professionisti in smartworking. Chi è rimasto fuori dalla gara, comunque, ha deciso di acquistare immobili nelle zone di campagna, creando un indotto di 5 milioni di euro. (IlVenerdì)
La cucina ligure di U Fùndegu d’A Monica (Via Cavour, 33 - Tel. 327 351 6544), a Spotorno, è il luogo dove si gustano piatti antichi con carni e verdure. Si parte con lo “sciattamaio” una torta di verdure estive, ai primi gli gnocchetti con il pesto di Monica; quindi l’immancabile coniglio alla erbe e per finire la Panera, semifreddo genovese con caffè. La sosta completa su ilGolosario.it
È lo Spumante Brut “Il Grigio” di Collavini di Corno di Rosazzo (Ud). Ottenuto da uve pinot grigio e chardonnay, ha naso intrigante con profumi di miele, frutta gialla e note profonde di grafite. In bocca l'acidità è una spada