La Notizia

Processo alla carne vegetale. Il mantra della sostenibilità orienta sempre di più i consumi verso le proteine vegetali. Ma i rischi non mancano: sul piano salutistico si sollevano dubbi circa il ricorso a ingredienti e additivi chimici, oli raffinati, miscele di estratti vegetali, amido modificato, glutammato, sale, gomme e glicerina per dare ai “tagli” veg la consistenza e il sapore della carne. Sul piano ambientale, invece, la principale imputata è la soia, utilizzata per aumentare la quota proteica e bollata come “monocoltura che impoverisce il mondo” perché classificata come seconda causa in assoluto di deforestazione. (Italia Oggi) @ Sui giornali si parla ancora di vino annacquato. Ad intervenire sul Corriere della Sera è Gian Antonio Stella, che scrive: “Quasi due millenni e mezzo fa Dioniso, dio dell’estasi, forniva già le sue raccomandazioni: bevete poco (…) E questa sarebbe la risposta giusta a certe idee dell’Ue che, dopo aver spiegato come un cetriolo per poter essere commercializzato debba avere una curvatura  che non superi i 10 centimetri, ora suggerisce, contro l’abuso di alcol di allungare il vino con l’acqua, tra l’orrore e il raccapriccio dei suoi cultori”. E segnalando come già in passato - a dire il vero - ci fosse chi allungava il vino con l’acqua, aggiunge: “Va detto, però, che i vini di allora dovevano essere assai meno prelibati…E un bicchiere d’acqua in un Romanée Conti Grand Cru 2000 verrebbe oggi intorno agli 8000 euro”. @ Sullo stesso tema è anche l’approfondimento di Emanuele Scarci, che in vista del compromesso con cui Commissione, Parlamento e Consiglio Ue consentirebbero la dealcolazione anche per i vini a Denominazione d’origine, intervista il presidente Uiv Paolo Castelletti, che si mostra favorevole all’intesa. “C’è un tipo di consumatore che vuole meno alcol e un altro che non ne vuole affatto, i paesi musulmani - spiega Castelletti - I dealcolati vanno tenuti all’interno del mondo del vino per due ragioni: il primo, se perdi il controllo giuridiconon riesci più a intervenire; il secondo, non vedo la ragione di dare business, sicuramente in crescita, alle multinazionali del beverage: tratterebbero il dealcolato come una qualsiasi bevanda”. @ Colpi bassi nella filiera dell’olio. In attesa che entro il 30 giugno il ministero delle Politiche Agricole decida sul riconoscimento dell’Interprofessione dell’olio d’oliva tra il Ceq e il Fooi, i tentativi di accordo tra i due contendenti sono ancora in fase di stallo e ogni occasione è buona per ostacolare la controparte. Un esempio arriva dalla recente inchiesta de Il Salvagente, che ha bocciato 7 extravergine su 15 degli oli comunitari presenti sugli scaffali: Federolio (commercio) e Assitol (industria) non hanno gradito le prese di posizione di Coldiretti e delle associazioni degli olivicoltori e frantoiani, Italiaolivicola e Aifo, a difesa dell’inchiesta, con Assitol che ha minacciato di lasciare il Fooi se non fosse stato trovato un accordo riappacificatore, ottenuto solo nel corso di una tesa riunione del Cda. E se il Fooi ha dichiarato il silenzio stampa, in Federolio lo scontro si svolge anche internamente tra le varie anime dell’associazione. (Italia Oggi) @ Le gelate annientano il 65% del raccolto delle ciliegie. Nel Veronese si fa la conta dei danni causati dal maltempo: alla vigilia della raccolta delle ciliegie in Val d’Alpone e Val d’Illesi, i tecnici agricoli stimano perdite fino al 65%, equivalenti a 16 milioni di danni. (Corriere di Verona) @ Su Avvenire Paolo Massobrio consiglia il nuovo libro di Andrea Guolo e Tiziana Di Masi #IoSiamo dedicato alle storie dei volontari che ogni giorno “mettono in campo azioni eroiche per permettere che l’altro possa esistere”.  @ Su La Stampa è invece da leggere l’intervista a Luigi Gennaro Izzo, il ricercatore che domani, all’Istituto Ciampini di Novi Ligure, parlerà di agricoltura applicata allo spazio e del progetto finalizzato a  comprendere e sfruttare gli stimoli ambientali per indirizzare la crescita delle radici delle piante in un regime di microgravità. (La Stampa)

Gli aiuti ai ristoranti senza dehors, Teo Musso

Più soldi ai ristoranti senza dehors. La maggioranza di governo, alle prese con la definizione del prossimo Decreto Sostegni bis, sembrerebbe d’accordo sulla soluzione che va a considerare il fatturato più gli utili dell’impresa. Il piano di aiuti prevederebbe due tempistiche per accedere ai contributi: una prima tranche commisurata al fatturato e poi il conguaglio rispetto agli utili. Si lavora poi a un nuovo stop alle cartelle esattoriali fino a fine giugno e si prevede un indennizzo aggiuntivo e specifico per le categorie rimaste chiuse anche a maggio, come i ristoranti e bar sprovvisti di dehors. (QN) @ Intanto, risulta salatissimo il conto del Covid per i ristoranti di Milano: con 722 locali chiusi, il capoluogo lombardo è una delle città italiane che ha perso di più, registrando un giro d’affari calato del 40% rispetto al 2019. (QN) @ In tema di chiusure e ristorazione, su Repubblica Torino parla il fondatore di Open Baladin Teo Musso, che spiega come le chiusure prolungate abbiano influito negativamente sull’equilibrio “magico” di cui viveva il suo locale. “Quello è un luogo dove per molto tempo si era creato un equilibrio quasi magico - spiega Musso - Gli abitanti del quartiere, gli skater, la nostra clientela trasversale e di ogni età, dall’aperitivo in poi. Ma un anno di chisure prolungate ha cambiato, in effetti, l’atmosfera. E la sensazione è che ci sarebbe bisogno di più attenzione adesso”. @ Andrea Aprea lascia il Von del Park Hyatt di Milano. A dare l’annuncio è stato lo stesso chef che ieri, in un post pubblicato sui social, ha scritto: “Non è mai facile prendere decisioni, ma resta l’ho presa con molta riflessione. Ho deciso di inseguire il mio sogno e vi informo che lascio la gestione delle cucine del Park Hyatt Milano e del Vin per aprire il mio ristorante. Vorrei ringraziare tutta la famiglia Park Hyatt Milan per questi 10 meravigliosi anni di successo. Grazie!”.

Pet food in crescita e la strage degli animali selvatici

Volano le vendite nel pet food: il settore cresce in termini di valore (+4,2%) e di volumi (+2%) e il giro d’affari complessivo supera i 2 miliardi. A trainare la spesa il cibo per gatti, che rappresenta il 53,2% del valore totale del mercato. Ai cani il 46,8%. (Italia Oggi) @ Dopo il lockdown sulle nostre strade si è assistita a una vera e propria strage di animali selvatici: caprioli, tassi, volpi. L’allarme arriva dal Centro Ricci di Novello che spiega come questi animali si siano disabituati al traffico. @ I cinghiali possono diventare una risorsa creando una filiera per la commercializzazione di selvaggina. La proposta arriva dal Piemonte. La carne di cinghiale infatti può essere commercializzata dal 2013 ma non è mai stata creata una rete di tarsformazione e di relativi controlli. (La Stampa) @ Anche gli animali nel loro piccolo… ridono: foche, mucche, cani e persino manguste. A sostenerlo l’antropologo Sasha Winkler e il ricercatore esperto in comunicazione Greg Bryant. (Libero)

L'assaggio

La nostra sosta oggi è al San Domenico di Imola, Corona radiosa della nostra guida e ristorante unico che ha fatto la storia della cucina italiana. A guidare la cucina è Max Mascia, che conserva la tradizione codificando piatti che rispettano la stagionalità e i prodotti: dall’uovo in raviolo con Parmigiano Reggiano dolce, tartufo e burro nocciola al filetto di baccalà in oliocottura con crema di pomodori verdi e aria di cipolle; dalla noce di capasanta alla plancia, riduzione di ostriche e Martini dry alla Torta Fiorentina Nino Bergese. Su ilGolosario.it l’approfondimento di Paolo Massobrio.

Il vino

Il brindisi è con i vini di Monte del Frà di Sommacampagna (VR), in particolare il Custoza Doc 2020. Un bianco che esprime una modernità non ricercata nella tecnica, ma trovata nel territorio. Dal bel colore giallo paglierino brillante, al naso è fine, piacevolmente floreale, cui seguono note di agrumi e sentori di mela verde, pesca, albicocca, con una raffinata nota minerale che torna subito al palato dove il sorso si caratterizza per sapidità e piacevolissimo equilibrio. La degustazione di Marco Gatti a questo link.