La notizia

Cosa sarebbe l’Italia senza vino? Più cemento e meno turismo. A dirlo è lo studio che sarà presentato domenica a Vinitaly che racconta come sarebbero i territori vitivinicoli chiave d’Italia senza vino. A partire dal Barolo, drammaticamente più povero di posti lavoro, 305 mila in meno, ma anche di turisti perché solo in questa zona ogni anno arrivano 90 mila visitatori per un giro d’affari di circa 60 milioni di euro. Ma non è tutto perché ogni volta che nelle Langhe un turista stappa una bottiglia di Barolo, ci sono almeno 110 euro di valore che ricadono sul territorio per un totale annuo di circa 131 milioni di euro, che si sommano a quella ricchezza di un settore che in tutta Europa vale 130 miliardi di Pil. @ Acqui si veste coi colori del Brachetto. Dopo il riconoscimento a Vitigno dell’Anno 2024, il sindaco di Acqui, Danilo Rapetti, si rivolge a bar e locali invitandoli a offrilo ai turisti in ogni occasione. (La Stampa Alessandria) @ È stato assolto anche dalla Corte d’Appello, il ristoratore lodigiano Mario Cattaneo, 73 anni, che nel 2017 sparò a un ladro intento a rubare nel suo locale. (La Stampa) @ L’iperproteico è la nuova tendenza che spopola sugli scaffali. Infatti un dettagliato approfondimento su La Repubblica mostra che ormai sono più di 3mila i prodotti che nei supermercati vengono arricchiti da proteine. Ma per gli esperti questi prodotti protrebbe causare problemi a fegato e reni a causa degli additivi in eccesso. @ Carnivore, con spine o ombrelli anti afa saranno alcune delle specie di piante “ribelli” che si potranno ammirare nella mostra di Piante Guerriere al Selvatica festiva, dal 20 aprile fino al 21 luglio al Polo Culturale di Biella. (IlVenerdì)

Ho capito bene?

Si scoprì che continuava a beve alcol e così il fegato andò ad un altro paziente più attento alla salute. È successo anni fa in Gran Bretagna ad un ventenne che si trovava primo nella lista d’attesa per un trapianto, ma per cui i medici decisero di cambiare idea. Il racconto è di Roberto Giardina che su Italia Oggi prevede come nel futuro questi tipi di scelta ricadranno su algoritmi basati sui costi dei pazienti.

DA OGGI ARIA DI VINITALY

Si apre questa sera alle 18 in piazza dei Signori a Verona, Vinitaly and tre city, coi suoi 120 appuntamenti che dureranno fino a lunedì. Sull’inserto IlGusto, allegato a La Stampa e Repubblica di domenica l’articolo di Paolo Massobrio. Domani (sabato) sarà la volta di Opera One, alle Gallerie Mercatali (di fronte alla fiera) con le 131 aziende selezionate dalla rivista americana The Wine Spectator (Toscana 34, Piemonte 19, Veneto 18). Domenica sarà invece la giornata del taglio del nastro della 56^ edizione di Vinitaly, che vedranno alternarsi 5 ministri (Lollobrigida, Urso, Sangiuliano, Tajani e Salvini) insieme alla premier Giorgia Meloni attesa per la giornata di lunedì.

Intanto Il Golosario è già a Verona: stasera per l’inaugurazione di Vinitaly and the city; domani con le due masterclass condotte da Paolo Massobrio sui vini calabresi e infine domenica con l’inaugurazione di Young to Young (giovani produttori che si raccontano a giovani comunicatori) e del ristorante d’Arte e d’Autore. Questi gli chef che si alterneranno al Palaexpo di Vinitaly, da domenica 14 a mercoledì 17 aprile, a pranzo ogni giorno. La sala, allestita per l’occasione dall’architetto Silvia Sandini, accoglie 20 opere acquisite attraverso il Premio A Disposizione, il fondo di acquisizione di Veronafiere per l’arte contemporanea, selezionate tra le migliori gallerie d’arte partecipanti ad ArtVerona. Domenica 14 aprile, chef Giacomo Sacchetto - Iris Ristorante a Palazzo Soave di Verona (VR); lunedì 15 aprile, chef Mattia Bianchi - Ristorante Villa Amistà del Byblos Art Hotel a Corrubbio di San Pietro in Cariano (VR); martedì 16 aprile, chef Silvia Banterle – Ristorante Stilla a Colognola ai Colli (VR); mercoledì 17 aprile, chef Alberto Mori – Ristorante Al Callianino a Pergola (VR).

Queste le cantine di Young to Young: ORE 11,00 PADIGLIONE 10 PRIMO PIANO SALA A

DOMENICA 14

Bosco Longhino - Casto Pas Dosè - Oltrepò Pavese Pinot Nero Metodo Classico;  Tonello - Lessini Durello Metodo Classico Extra Brut “IoTeti”; Emanuele Gambino - Mo’ Frem 2020 Moscato secco 

LUNEDI 15

Sedilesu - Cannonau di Sardegna “Ghirada di Spanu”; Campana -  Cirò Rosato DOC - Armacera 2023; Bulichella - Montecristo 2019 Suvereto Riserva  

MARTEDI 16

Roccolo Callisto -  Valpolicella superiore; Cascina Del Colle  - Villamagna Riserva 2019; Tenute Ugolino - Verdicchio dei Castelli di Jesi Cl. Sup. “Vigneto del Balluccio” 

L'assaggio

Per chi teme di non trovare un tavolo durante Vinitaly, a Ceregnano (Ro) al ristorante Le Rose (Via Corto Maltese, 84 - Tel. 0425 937033) sarete accolti della famiglia Stievano e rimarrete sorpresi dalla qualità prezzo dei piatti. A iniziare dalle verdure pastellate, fragranti e leggere. Coi primi tenetevi forte perché la Carbonara scientifica 63° è il piatto migliore che abbiamo assaggiato quest’anno. Ai secondi ecco le costolette di agnello con salsa al pistacchio e senape. Ai dolci felicità pura con la crostata alle fragole. La sosta completa di Paolo Massobrio su ilGolosari.it

Il vino

Credo che sia qualcosa di importante constatare la finezza di un Amarone del 1983, perfettamente integro, assaggiato questa settimana dall’azienda dei fratelli Tedeschi di San Pietro in Cariano. Un assaggio di oltre 12 campioni dei loro vini iconici, dalle annate recenti a questo vertice assoluto che m’ha fatto riflettere sulla rivoluzione paventata dell’Amarone. Della serie: ma siamo sicuri che vada tolto qualcosa all’Amarone, che a dispetto di quanto si possa pensare mostra finezza, eleganza e una longevità incredibile? L’Amarone della Valpolicella “Capitel Monte Olmi” 1983 ha colore rubino trasparente con note aranciate; naso pulito e un efflluvio di anice: molto balsamico, minerale con un chè di incenso appena accennato. In bocca stupisce la freschezza indomita, il sorso verticale, l’equilibrio perfetto che fa pensare ad altri anni buoni. Con questo vino ancora fruttato che Antonietta, Riccardo, Sabrina hanno voluto servirmi, brindiamo al Vinitaly! (Paolo Massobrio)