Le anagrafiche
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È il punto in comune dei tanti centenari di Italia: un bicchiere di vino al giorno come elisir di lunga vita. Valter Longo su Sette racconta come il consumo di alcool, in modo comunque moderato, sia da un lato osannato e da un lato demonizzato. Un suo studio dimostra come il consumo di vino, compreso tra i 3 e i 35 bicchieri al mese, sia associato a una riduzione significativa di malattie cardiovascolari. Di altra tesi sono 106 studi che confermano da un lato come solo la minima assunzione di alcool aumenti il rischio di cancro a esofago, laringe, colon retto e mammella ma dall’altro si contraddice concludendo che in generale il rischi di cancro non aumentino. La contraddizione, quindi, porta a pensare che sia meglio verificare la predisposizione alle malattie di ogni singola persona, piuttosto che all’uso di alcool (Corriere della Sera). Il dibattito sul vino dealcolizzato divide i produttori: nelle Langhe prevale lo scetticismo, tanto da non voler parlare neppure di vino ma di prodotto agricolo. Favorevole invece l’Astigiano, dove rimane in discussione la perdita delle denominazioni Doc e Docg. A esprimere parere positivo su questa nuova rotta è Stefano Ricagno, presidente del Consorzio dell’Asti Docg che per il 2025 punta ai consumi a bassa gradazione, dopo aver concluso un 2024 in modo strepitoso, superando i 90 milioni di bottiglie: il Moscato d’Asti è in crescita, grazie alla domanda statunitense e all’aumento dei consumi in Corea e Cina; Asti spumante spopola all’estero specie in est Europa e Russia (La Repubblica). Ma anche Gianluca Morino, titolare di Cascina Garitina, esprime il suo giudizio sui vini dealcolati, sottolineando qualche perplessità nonostante sia favorevole. A innescare il dubbio è sia la perdita della provenienza, per cui la norma prevede la dealcolizzazione solo di vini generici e i paletti di un mondo conservatore specie in Piemonte. Intanto, spera per il mese di maggio, di uscire con la sua prima linea alcool free. (La Repubblica). Sbarcano i menù stellati nelle aree di servizio: è il caso della collaborazione tra il Gruppo Eni e lo chef Niko Romito: a Milano ha aperto il nuovo locale dove prima c’era un Eni Cafè. I menù sono vari e hanno prezzi che vanno da 10 a 28€. (Libero). Quanto costa il cambiamento climatico? Secondo il rapporto Oxera, la stima è di 2 trilioni di dollari, costati a livello mondiali tra il 2014 e il 2023. Solo in Italia si stima una spesa di 35 miliardi, collocandosi al settimo posto in classifica, in quanto il Mediterraneo è di certo una zona hotspot del cambiamento climatico (la temperatura del suo mare ad esempio è salita di 3,5 gradi Celsius rispetto alla media mondiale di 1,5). La soluzione si trova nella riduzione delle emissioni e la sottoscrizione di alcune assicurazioni parametriche per aiutare governi e imprese a ricevere rimborsi rapidi. (Sette)
È polemica sugli incendi che stanno devastando la California, specie nella zona di Los Angeles: ad accendere, letteralmente, il dibattito tra Trump e il governatore Newsom sarebbe un pesce di nome “sperlano” che per essere salvaguardato impedisce ai pompieri di attingere acqua dai laghi. Si ribellano anche attori e artisti che negli incendi hanno perso le loro case. (Libero)
La Corte di Giustizia dell'Unione Europea (Cgue) ha stabilito che richiedere appellativi come "signora" e "signor" nei moduli online viola il GDPR, poiché tali dati non sono necessari per finalità contrattuali. Questa pratica, ritenuta discriminatoria e senza base giuridica, può portare a sanzioni fino a 20 milioni di euro o al 4% del fatturato aziendale. La sentenza nasce da un caso contro le ferrovie francesi, dove è stato contestato l'obbligo di selezionare il genere negli acquisti di biglietti. (ItaliaOggi)
È Azotea a Torino (via Maria Vittoria, 49/b) che interpreta grazie allo chef Robles la cucina nikkei, ovvero l’amalgama di cucina peruviana e giapponese. Si apre con il Ch'Uru ceviche un piatto di lumache e cozze marinate con lattuga di mare, coriandolo, cipolla rossa e decorate con cialde di patate viola e si prosegue con Aji de Gallina Dumplings ovvero ravioli con farcia di maiale, pico de Gallo al coriandolo cialda di pane croccante. Tra i secondi Supay, un agnello marinato alle erbe andine con il suo fondo al cacao, ananas e lattuga arrosto, salse varie e funghi. Si conclude con Sotto la Luna un cremoso di dulche de leche.
Il vino di oggi è lo straordinario Dogliani 2022 di Tommaso Cappa. Ha colore rubino brillante e concentrato; al naso frutta rossa fra cui prugna e note minerali, pietrose. In bocca è fresco, pieno poi diventa filogranoso con chiusura leggermente sapida .