La Notizia

Nuovo colpo basso della Ue alle eccellenze made in Italy. A finire sul banco degli imputati questa volta sono il vino e la birra, che la Commissione Beca (Beating Cancer), con la scusa del cancro, questa mattina dovrebbe massacrare approvando un piano per introdurre etichette sanitarie sulle bottiglie, vietare sponsorizzazioni con marchi alcolici e aumentare le tasse. Alla base della decisione la convinzione che “Non esiste un livello sicuro di consumo di alcol quando si parla di prevenzione del cancro”. Per cui, in base a questo, meno vino o birra circolano e meglio è. Oggi passerà il documento anti-italiano, poi la palla andrà all’aula di Strasburgo e quindi alla Commissione Ue, cui spetterà la decisione sui provvedimenti da chiedere ai singoli Stati. (E intanto Bruxelles investirà 3 miliardi per incrementare la produzione di insetti edibili ndr…) (Libero e Italia Oggi) @ Un allarme risuona invece nelle distillerie americane, arriva in Italia e accende le preoccupazioni su brindisi e pranzi di Natale: mancano le bottiglie di vetro per l’industria americana degli spirtis e la situazione allarma anche la nostra filiera del vino, che già deve fare fronte alla mancanza di tappi, etichette, mezzi di trasporto e relativi addetti (Come direbbe Sora Lella: “Annamo bbbene!” ndr) @ Incentivi fiscali per agevolare aggregazioni aziendali e fiscalità neutra per favorire l’ingresso nell’azionariato di fondi di private equity; ma anche blocco all’1% dei nuovi vigneti e tetto delle rese a ettaro di 30 tonnellate per vini generici. Sono alcune delle proposte contenute nel think thank elaborato da Vision 2030, una strategia di sviluppo vitivinicolo italiano scritta da manager e imprenditori di settore. Il focus di Emanuele Scarci su Italia Oggi. @ Una strada piena di buche ferma il “vino anti-mafia”. Succede a San Cipirello, nel Palermitano, dove la cantina Centopassi, che da vent’anni lavora sui terreni confiscati ai Brusca, è in difficoltà perché l’accesso è ormai impraticabile e blocca di conseguenza le vendite. (Avvenire) @ Chiude il T18, mercato all’ingrosso dell’ortofrutta di Torino e storica realtà del Caat. L’annuncio è arrivato a sorpresa dall’amministratore Edoardo Ramondo: “Il mercato è in calo, niente prospettive per il commercio tradizionale”. (Repubblica) @ Buone notizie per due locali di Milano. Lo speakeasy 1930 e il Camparino sono stati incoronati tra i 50 “Best Bar” del Pianeta, la più prestigiosa delle competizioni di settore. L’approfondimento di Marco Cremonesi sul Corriere della Sera. @ Voglio quel panettone. Così il Corriere della Sera di Milano titola l’articolo di Roberta Schira che è anche un vademecum per imparare a scegliere il dolce natalizio per eccellenza che trova in umidità, alveolatura e colore i suoi indicatori di buona qualità. Con alcune soste da non perdere: da Peck a La Martesana e fino all’Esselunga (Elisenda) @ E di eccellenze provenienti da tutto il mondo è vetrina anche l’Artigiano in Fiera, in programma fino al 12 dicembre al polo fieristico di Rho Pero. Se ne parla sul Giornale, che rivela tutti i numeri della rassegna ma anche i prodotti più curiosi da cercare: dal caviale del Mar Caspio al vino…di banane. @ E proprio di Artigiano in Fiera parla anche Paolo Massobrio, che su Avvenire di questa settimana dedica il suo Appello di Gusto al valore della coesione. “Ci si nutre di relazioni, non solo di cibo e di vino, e questo Natale apre una luce - scrive - A Milano ha aperto i battenti l’Artigiano in Fiera, che è proprio la festa delle relazioni”. L'approfondimento a questo link

Sua maestà il Bue Grasso e la Terapia delle Foreste

“Servono 4 litri di latte per uno di gasolio”, e rincari e gelate pesano sugli agricoltori. E’ quanto emerso nel bilancio della Cia di Alessandria sull’annata nei campi: nessun problema sulla qualità, ma sulle quantità per colpa di grandinate, freddo e siccità. (La Stampa Alessandria) @ Intanto, a Moncalvo ieri si è tenuta la tradizionale Fiera del Bue Grasso, vetrina per i preziosi “giganti bianchi” ma anche occasione di confronto per il mercato zootecnico, che nell’area moncalvese è un’importante voce economica.”Nel passato - spiega su La Stampa il presidente dell’Ordine veterinari di Asti, Massimo Pasciutta - la fiera era un punto di riferimento e oggi è soprattutto vetrina in cui l’allevatore può ricevere il giusto riconoscimento al proprio lavoro. Una figura eroica”. @ Sulle stesse pagine interviene anche il presidente del Consorzio Coalvi Guido Groppo, che dice: “Il Bue Grasso è il Barolo della carne e all’asta vanno i Picasso della collezione”. @ Addio a riso, latte e formaggi 100% italiani con la scadenza fissata al 31 dicembre 2021 dell’obbligo di etichettarura d’origine. A denunciarlo è Coldiretti, che parla di un “possibile ritorno ad ingannare i consumatori spacciando per locali prodotti di bassa qualità provenienti dall’estero”. E a sostenere la necessità di un intervento urgente per la proroga del decreto sulla tracciabilità è anche Michele Busso di Sommariva Bosco che su La Stampa dice: “In un momento difficile per l’economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l’obbligo di indicare in etichetta l’origine degli alimenti, andando incontro alle richieste di trasparenza dei consumatori”. @ La terapia delle foreste dà nuova linfa al sistema immunitario. Non una frase campata per aria ma una vera e propria pratica, chiamata “Forestfulness” (Terapia Forestale) che invita all’immersione nella natura per ottenere effetti benefici sul proprio corpo. Il merito è nei terpeni, molecole contenute nelle piante che si rivelano benefiche anche nella prevenzione primaria e secondaria di malattie croniche e per tutte quelle condizioni in cui lo stress gioca un ruolo importante. (Il Giornale) 

Animalia

Su La Stampa è da leggere la storia di Massimo Vacchetta, il veterinario stregato dall’eleganza dei ricci che ha lasciato una promettente carriera per dedicarsi in toto a questi animali. E che ora porta ad Asti il “Riccio Day” al fine di raccogliere fondi per sostenere le spese del centro di cura nelle Langhe. Un appuntamento dove non mancheranno anche bancarelle, menu vegani e una lotteria. @ Onda, Ocra, Paco, Ellis, Lulù e Snoopy. Sono i nomi dei sei cani che salvano gli ulivi perché addestrati a riconoscere in anticipo il batterio della Xylella che in Puglia ha già infestato milioni di piante. Il racconto di Bepi Castellaneta sul Corriere della Sera.

L'assaggio

Al Fafiuchè Wine Bar (via della Madonna dei Monti, 28 • tel. 066990968) di Roma. Un’isola del gusto nel cuore della Capitale dove trovare una valida selezione di Barolo e Barbaresco da accompagnare a piatti piemontesi (ma anche pugliesi) quali i ravioli al tovagliolo, il vitello tonnato tradizionale di pura carne piemontese o il bunet, ma anche fave e cicoria o la tipica tiella barese. Su ilGolosario.it la sosta di Silvana Delfuoco. 

Il vino

Il Terre Siciliane Igt “Salealto” Tenuta Ficuzza 2019 di Cusumano di Partinico (PA). Un "vin du terroir", ottenuto da insolia, grillo e zibibbo in parti uguali, vinificati separatamente e poi affinati insieme. Giallo paglierino brillante, con riflessi oro, si segnala per il suo unire l’eleganza della montagna e la salinità del mare, con i suoi profumi di agrumi e albicocca, le sue note iodate e di mandorla, quella sua mineralità che caratterizza anche il sorso, fresco, sapido, di notevole finezza. Questo e altri assaggi della cantina sono raccontati da Marco Gatti a questo link