Golosaria sui giornali

A due giorni dall’apertura (sabato alle ore 12) Golosaria conquista spazi sui giornali: Roberta Schira sul Corriere della Sera Milano di oggi; Andrea Cuomo sul Giornale, Roberta Rampini su Qn e Paolo Galliani su Il Giorno, Valerio M. Visintin su ViviMilano e Jacopo Fontaneto su TuttoMilano

La notizia

Siccità prima, caldo fuori stagione e poi le piogge torrenziali hanno reso un lusso i classici prodotti autunnali. Lo scrive oggi La Repubblica che annovera: -20% per le zucche, -50% per le castagne, - 27% olio, - 63% pere, -70% miele e -12% vino. I dati allarmanti di Repubblica vengono ripresi da Carlo Petrini che allarga lo sguardo all’atteggiamento attendista di buona parte delle istituzioni che non consente di affrontare il problema: “E se il tempo - meteoroligicamente parlando - sta riversando sulle colture tutta la sofferenza che con i nostri modi di produrre e consumare generiamo nei confronti del pianeta, il tempo che abbiamo a disposizione per attenuare gli effetti della crisi climatica è sempre meno. Averne coscienza non basta più. E’ ora di agire in favore della natura". @ A pagare lo scotto della crisi climatica sono anche le patate: il costo aumentato del 20%. Secondo Coldiretti Verona la produzione in calo è stata compensata dai prezzi soddisfacenti. @ Intanto nelle Langhe c’è chi sta pensando a un cambio di coltura: su La Stampa l’intervista di Roberto Fiori al barolista Edoardo Principiano che a Murazzano (quindi ben al di fuori della Docg. ndr) ha messo a dimora un migliaio di ulivi così da sfruttare a proprio favore il progressivo riscaldamento. In Piemonte l’ulivo ormai è più di una tendenza: gli uliveti sono arrivati a 350 ettari. @ Intanto il maltempo colpisce anche tante attività ristorative, danneggiate proprio dagli ultimi eventi torrenziali. Su IlGiornale Milano l’intervista a Cinzia dell’Antica Osteria del Progresso alla Maggiolina di Milano  (sulle soglie del radioso) che spiega: “Ho dovuto buttare frigo, caldaia e tutta la dispensa”. 

Vini dealcolati e galline allo specchio

I vini dealcolati sono sempre più di moda ma saranno davvero convenienti per chi li produce? Su Italia Oggi di ieri l’analisi di Luigi Chiarello che spiega: la bozza di decreto che sblocca la produzione impone oneri e vincoli produttivi ben precisi (come la lavorazione in distillerie specializzate) che sottraggono valore.  @ "Cervello di gallina” sarà sempre di meno un insulto: a dirlo la scienza che ha recentemente dimostrato come questi volatili siano in grado di riconoscersi in uno specchio (non è però detto che sia autocoscienza ma potrebbe essere apprendimento per associazione) (Il Giornale) @ L’Albeisa compie 50 anni e si dimostra in ottima forma. La bottiglia per antonomasia del nebbiolo nel 2022 è stata prodotta in 23 milioni di pezzi, tappati dai 314 produttori associati al consorzio. @ L’agricoltura spopola in tv: su Italia Oggi il caso di Quella pazza fattoria che vede protagonista il contadino social Davide Gomiero che dopo il successo dei suoi profili social ha trasferito l’esperienza sullo schermo televisivo e il successo non si è fatto attendere. @ Anche la Regione Marche, dopo la Sicilia, ha istituito il registro regionale dei Comuni che hanno adottato la denominazione comunale. E l’interesse per il valore identitaria dei prodotti sembra non finire mai.

L'assaggio

E’ al rinato Ristorante del Castello a Pavarolo, sulla collina torinese proprio alle spalle di Superga, che, oggi, con Stefano De Gregori e Domenico Marino, propone una cucina piemontese con incursioni extra regionali. Tra gli assaggi raccontati da Silvana Delfuoco sul Golosario gnocchi di castagne, crema di zucca mantovana, fonduta di pecorino stagionato in foglie di castagno e il  fritto Antico, versione d’antologia del fritto misto piemontese. 

Il vino

E’ il Cirò Rosato “Don Angelo” 2022 della cantina Baroni Capoano di Cirò Marina (Kr), ottenuto da uve gaglioppo e syrah, dedicato a Don Angelo Capoano, figlio del Barone Raffaele Capoano. Si presenta con un bel colore buccia di cipolla; al naso è speziato, con lo zenzero che si fa sentire, in bocca è disteso, pieno, con una acidità ben definita.