La notizia

La Coldiretti di Ettore Prandini oggi in piazza a Bruxelles insieme a tutti i coltivatori d’Europa per protestare contro le “follie” del Green Deal; il piano, ispirato dall’ex vicepresidente della Commissione Ue, Timmermans. Se ne parla su tutti i principali quotidiani: su Libero l’intervista al presidente Coldiretti: “La sfida da vincere è in Europa, a Bruxelles dove si decide la politica alimentare della Ue”. @ La Stampa poi riporta come la marcia che minaccia di bloccare la capitale Ue abbia costretto Ursula Von der Leyen a correre ai ripari concedendo due deroghe temporanee che però – spiega – per i manifestanti vengono considerate solo un contentino, tardivo e non sufficiente. @ Anche la Verità riposta il rinvio delle due misure: la prima, sui prodotti importati dall’Ucraina, per cui se si superano i valori 2022 e 2023, tornano i dazi. E la seconda, lo stop all’obbligo del 4% dei terreni da tenere a “riposo” se si coltivano determinati prodotti. @ Sempre su La Stampa si fa il punto anche sulle proteste che continuano sul suolo nazionale; infatti ieri trattori provenienti da più regioni si sono diretti a Verona, all’inaugurazione di Fieragricola, per incontrare e discutere i temi con il ministro Lollobrigida che li invita a Roma. @ Dati allarmanti, che riguardano la diffusione dei disturbi alimentari tra i giovani, preoccupano gli esperi, come il Neuropsichiatra Emilio Franzoni, che in un approfondimento su QN, dichiara “in ogni regione incremento del 30-35% dei casi, con il massimo periodo di insorgenza fra gli 11 e 24 anni e per il 90% riguarda il sesso femminile.” @ La prima “Truffle Land” tra Langhe Monferrato e Roero. È l’idea nata da una proposta del presidente dell’Agenzia turistica locale, Mariano Rabino: “È necessario promuovere iniziative che tutelino il prezioso tubero”. @ Nel mondo mai così tanti dolci italiani come nel 2023. Un annuncio fatto da Coldiretti in occasione di Sigep che segnala un record storico sulle esportazioni del settore di circa 9,2 miliardi di euro grazie ad un incremento del 9% in valore. (Avvenire) 

Ho capito bene?

Il dramma della Ferragni: ora brucia tutto ciò che tocca” si legge su Libero. L’ennesima, ma non ultima, conseguenza al caso Balocco che ha ribaltato il mondo degli influencer e soprattutto quello di Chiari Ferragni. Ieri l’influencer ha postato sui social una foto che la ritraeva in un prestigiosissimo hotel della Valle d’Aosta, ma per evitare gli hater ha bloccato i commenti. Allora gli utenti si sfogano sulla pagina dell’hotel, che per evitare danni alla propria reputazione ha dovuto cancellare tutto e prendere le distanze.

Il pensiero

È da leggere, sul Foglio Quotidiano online, quello che scrive Camillo Langone sulla risposta  ricevuta dopo una prenotazione online in un ristorante: "La durata dell’esperienza è di 2 ore". Dovresti vedere, amico lettore, cosa gli ho risposto ai tipi della trattoria che dopo la prenotazione on line hanno inserito questa frase nella conferma. Ma se tutti i clienti rispondessero come me il giorno dopo nessun locale userebbe più la stucchevole parola “esperienza”, ricominciando a dire “pranzo” e “cena”. Se tutti rispondessero come me nessuno oserebbe più imporre durate, o metter fretta a chi chiacchiera al tavolo. Ma nessuno risponde come me, i crapuloni son diventati soldatini, marciano in fila sotto una grande scritta: “Il cliente ha sempre torto”.

L'assaggio

Nel centro di Felizzano (Al), per gustare piatti del territorio monferrino con interessanti divagazioni “mediterranee” andate da Sebastiano (Via Paolo Ercole, 59 - Tel. 3389256426). Via con gli antipasti, dove il consiglio spassionato è per il classico antipasto misto piemontese con carne cruda, vitello tonnato, insalata russa e salame cotto di Angelo Bona di Nizza Monferrato. Tra i primi, a regola d’arte i tajarin 30 tuorli proposti con acciughe di Sicilia, polvere di capperi e ciapule. Tenero e gustoso il guanciale di vitello cotto a bassa temperatura con purea di sedano rapa.

Il vino

Dalla Cooperativa Vitivinicola Cellatica Gussago (Bs), ecco il Cellatica Superiore 2020. Un vino che invita alla beva fin dalla piacevolezza dei profumi, intensi, e poi di struttura in bocca, ancora piacevole. Se dovessimo pensare a un abbinamento col cibo, non potrebbe che essere lo spiedo bresciano.