La nostra inviata a Torino nel giorno dell’inaugurazione

La scelta del nome è dunque caduta sul pisello, simbolo green per eccellenza: rotondo come la Terra e verde come dovrebbe essere il nostro Pianeta. Invito al rispetto, che tutti noi dobbiamo imparare ad avere. Innanzi tutto verso la natura, ma anche verso il mondo della produzione e del consumo. Si tratta insomma di assumere in tutto e per tutto – senza però mai dimenticare il versante Business – uno stile di vita del tutto green: from duty to beauty. Questo, ci è stato detto e ripetuto più volte, sarà il claim rivoluzionario che, d’ora in poi, dovrà accompagnare le nostre vite. E noi saremmo anche d’accordo con le affermazioni di principio, se poi non ci trovassimo – in questo infelice tempo di covid – ad aggirarci, seppur doverosamente mascherati, in un atrio davvero un po’ troppo affollato. Del resto chi lo ferma Oscar Farinetti? Il nuovo imponente Green Pea andava pur presentato alla stampa e, visto che l’apertura ufficiale della nuova struttura era prevista per il 9 dicembre, il discovery day riservato alla stampa non poteva che essere fissato qualche giorno prima. In modo che la nuova creazione di Farinetti, i cui cloni sono destinati a materializzarsi a breve in altre nazioni, avesse la sua buona cassa di risonanza.
GreenPea_conferenza-stampa.jpgLa presentazione alla stampaEccoci dunque pronti a esplorare i 66 negozi, i tre luoghi di ristorazione, la Spa con tanto di piscina all’aperto e relativo club dedicato all’ozio creativo. Ma prima dell’esplorazione, come in ogni discovery day che si rispetti, ci tocca la presentazione.
Sul palco, sotto il quale i fotografi e alcuni colleghi temerari non temono di “assembrarsi”, si alternano gli oratori della giornata. Prima le autorità: Oscar Farinetti ovviamente, fondatore di Eataly e ora di Green Pea, alla cui guida il predestinato sarà però suo figlio Francesco; Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, e infine Chiara Appendino, sindaca di Torino. Poi gli altri, quasi tutti imprenditori di successo e CEO, con due sole eccezioni: il biologo marino Silvio Greco e il velista Giovanni Soldini.
Oscar-Farinetti-&-Francesco-Farinetti.jpgOscar e Francesco FarinettiFinalmente, con i consueti ritardi di prammatica, inizia il nostro giro di avanscoperta, precauzionalmente divisi in tre gruppi di venti (?) giornalisti l’uno, con partenze e itinerari diversi e scaglionati. Con il mio gruppo, contrassegnato dal colore “oro”, mi avvio dunque sulla scala mobile alla volta del terzo piano, tentando invano di tenere le debite distanze. Che cosa non si farebbe però per raggiungere la Bellezza, che nell’intento dei progettisti è il tratto specifico di questo piano? Bello davvero, si impone subito davanti ai nostri occhi il divertente bistrot in stile pop 100Vini&Affini, terzo locale torinese del Gruppo Affini, che qui funzionerà soprattutto come laboratorio di ricerca della liquoristica, della birra e della miscelazione. Non senza che ad accompagnare il bere manchino innovative proposte gastronomiche dal pranzo all’aperitivo. Lo affianca, discretamente defilato, il Ristorante Casa Vicina, nuova sfida della Famiglia Vicina che qui si è trasferita dal piano seminterrato di Eataly Lingotto, dove era presente dal 2007. A loro, onore e onere, la gestione di tutta l’offerta gastronomica calda di Green Pea. Finalmente luminosa, la sala ristorante è strutturata su due aree: quella principale da 50 posti e quella riservata da 20. E nella bella stagione non mancherà il dehors esterno con vista sullo skyline torinese. Casa-Vicina_GreenPea_041220.jpg Il Ristorante Casa VicinaSul resto del piano poi, ecco l’altra Bellezza: le migliori firme italiane dell’abbigliamento, da Ermenegildo Zegna, a Brunello Cucinelli, a Herno e a SEASE.
Salendo e scendendo scale, non sempre mobili ahimè, ci siamo comunque fatti un’idea dell’insieme: dal piano 2, dedicato al Fashion, dove sono presenti prestigiosi marchi della moda sostenibile italiana e internazionale; al piano 1, dedicato invece al tema Home declinato in chiave di “sostenibilità” e rappresentato da oltre 40 partner;
Piano1_GreenPea_04122.jpgIl primo pianoal piano terra, infine, incentrato sul Life, con il Green Pea Discovery Museum e – come avrebbe potuto mancare? - anche la Lavanderia Naturale Iride
Lavanderia-Iride_GreenPea_041220.jpgLa Lavanderia naturale IrideEd è già pomeriggio quando finalmente possiamo concederci una sosta, tranquillizzati dal fatto che il nostro gruppo di venti colleghi, forse complici i tempi davvero un po’ lunghi, si è ormai discretamente assottigliato. Il break, previsto all’aperto sulla terrazza dell’esclusivo Club che occupa l’intero quarto piano, a causa della neve che sta imbiancando Torino, è dirottato all’interno del Cocktail bar. Il che non ci ha impedito di dare un’occhiata alla suggestiva infinity pool, sempre riscaldata e affacciata sull’arco alpino, cui si accede sotto lo sguardo benevolo - e forse un tantino imbarazzato - delle curiose erme-totem di Socrate, Platone, Pericle e Aristotele. Perché, come insegnano gli antichi filosofi, è dall’Ozio Creativo che nascono le grandi idee. O forse non siete d’accordo?
 

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