Il pesce fresco con le ricette di una volta
“Il pesce è assolutamente fresco e della marineria locale”. Con questo incipit si presenta questa osteria radiosa che sta dentro alle mura (via Federico II di Svevia, 3 - tel. 339 5024932) della parte antica di Termoli (Cb), in quella zona che dà sul mare, lungo i bastioni della fortezza. Però attenzione, perché chiunque può dire che ha il pesce fresco, ma quello di Antonio Terzano è fresco davvero e anche particolare. Me ne sono reso conto quella sera di agosto, quando abbiamo assaggiato alcuni piatti dove la materia prima ricercata faceva la differenza.
Il locale è un gioiello di intimità, lo staff in cucina e in sala è non solo pieno di entusiasmo, ma anche cosciente del valore che porta: freschezza e tradizione dell’antica cucina termolese. Poi colpisce un altro aspetto: i prezzi. I piatti di antipasto sono al di sotto degli 8 euro. Alcuni esempi? I polpetti in purgatorio in umido con cipolla, le mazzancolle scottate su insalata di arance e melograni, gli scampi con noci e rucola. Le crudità di mare, secondo disponibilità, vanno dai 10 ai 20 euro. Con sei euro assaggi le vongole alla termolese in brodetto di cipolle. E che dire di un piatto antico come la minestra di crostacei (scampi e cicale)? Superbo! E ancora le alici fritte con crema di patate al basilico, il merluzzo in pastella di zafferano. Hanno un menu degustazione a 35 euro senza crudo e a 45 con crudo.
Più elaborati saranno i primi: chitarrina con seppia ripiena al sugo, orecchiette mazzancolle e rape, taccozze in brodetto con rombo. E ancora i tagliolini allo scoglio e i fusilli alla pescatrice. Sui secondi va da sé la zuppa di pesce. Oppure rombo al guazzetto, grigliata e frittura mista, o le triglie "all’ngorda”. Si chiude con la classica zuppa inglese, la cheese cake o la torta caprese con mandorle e cioccolato fondente. Una sosta davvero radiosa!