Presentato il nuovo millesimo del bianco che è fiore all’occhiello di Cantina Terlano e uno dei migliori vini del mondo

È italiano uno dei più grandi vini bianchi del mondo. È Terlaner Primo Grande Cuvée. È il fiore all’occhiello della produzione della Cantina Terlano, realtà che grazie alla conformazione geologica del suoli davvero unica a base di porfido quarzifero di origine vulcanica, e alle particolari condizioni micro e macroclimatiche, produce vini di grande complessità, struttura e freschezza, che si segnalano per la loro straordinaria longevità. Documentazione di questa capacità di affrontare il tempo, l'archivio enologico della cantina che conta più di 100.000 bottiglie di vini bianchi dal 1955 a oggi, oltre ai preziosi vini destinati a diventare, dopo un affinamento sui lieviti di almeno 10 anni secondo il metodo Stocker, "Rarity".
bottiglie vecchie.jpgIn occasione della presentazione del millesimo 2022 di Terlaner Primo Grande Cuvée, Klaus Gasser, direttore commerciale con formazione enologica, ha ricordato che questo vino è l'essenza della filosofia di Terlano, essendo frutto della scelta “di mettere in bottiglia un grande bianco italiano con un eccellente potenziale di invecchiamento, con una sfida ambiziosa: far dialogare l’identità storica della cantina con una visione rivolta al futuro”.
klauss gasser.jpgIntroducendo una degustazione verticale di Terlaner Primo Grande Cuvée, Rudi Kofler, direttore tecnico ed enologo della cantina, ha sottolineato che “proseguire nella realizzazione di una cuvée è stata una scelta sicuramente coraggiosa e in controtendenza rispetto alla storia dei vini bianchi italiani”. E che “in Terlaner Primo, Pinot Bianco, Chardonnay e Sauvignon Blanc si combinano per dar vita ad un profilo aromatico di grande classe che interpreta la tradizione in modo sempre attuale e racconta fedelmente il carattere del luogo di produzione."
rudi kofler.jpgNel bicchiere sei millesimi (2016, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022) a cui Rudi Kofler ha associato una parola, volendo così sintetizzare come si esprime oggi ogni annata.
bicchieri.jpgArmonia è la parola scelta per il millesimo 2016, annata che per la viticoltura altoatesina aveva comportato sfide tutt’altro che facili.
Generosa è invece la definizione della 2018, annata “estrema”, dove una grandinata ha penalizzato le quantità, ma in cui la qualità è ancora espressa da un naso di rara finezza con note di pietra focaia, e sorso di suggestiva ampiezza.
Raffinatezza è la caratteristica del millesimo 2019, annata estremamente varia, iniziata con un marzo secco e caldo, seguito da un aprile variabile e un maggio con temperature basse. E conclusasi, dopo un giugno torrido, e un luglio e un agosto meno caldi, perché scanditi da temporali, con una vendemmia dove la perfetta maturazione dei grappoli ha assicurato un ottimo risultato, con un sorso che stupisce per la sua suggestiva salinità.
E se Eleganza si associa al millesimo 2020, annata non facile, dove solo l’ottimo lavoro in vigna e in cantina ha assicurato risultati di tutto rispetto.
Perfezione accompagna invece l’annata 2021, dove ci sono state rese più basse, ma uve dal formidabile potenziale evolutivo.
La 2022? Energia la parola che distingue il nuovo millesimo di Terlaner Primo Grande Cuvée. È vino la cui profondità, sebbene ancora nelle fasi iniziali del suo sviluppo, promette di svelare la sua vera grandezza nel tempo, alla stessa stregua di quello che accade ai più grandi bianchi che si segnalano come eccellenze del panorama internazionale. E che stupisce per il suo esprimersi già con quelle note che fanno da filo conduttore a tutte le migliori annate, e che nel bicchiere si declinano in verticalità e salinità, e nella sua capacità di essere espressione luminosa del terroir.
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