Dopo gli ottimi vini, Salvatore e Alessio Cicco hanno investito sui loro uliveti secolari

Duemila bottiglie di olio extravergine d’oliva prodotte a cavallo tra il Parco delle Madonie e quello dei Nebrodi, che sanno di prezioso. Salvatore e Alessio Cicco (padre e figlio), imprenditori siciliani di stanza a Milano, dopo essersi ritagliati un meritato successo come viticoltori con un ottimo Syrah premiato lo scorso anno fra i Top Hundred (e ora con il neonato Grillo), hanno deciso di investire così anche nei loro uliveti secolari collinari affacciati sul Tirreno.

Siamo esattamente nel comprensorio di Tusa, suggestiva località del messinese. L’azienda è Tenuta San Giaime (c.da San Giaime – tel. 0921564005) nel Comune di Gangi (Pa). Due le cultivar autoctone coltivate ad altezze medie di 500 m.s.l.m.: Sant’Agatese e Ogliarola Messinese, entrambi caratterizzate da fruttati di leggera-media intensità. E proprio a questa caratteristica dominante, si rifà l’Archè, l’Evo da esse prodotto in modo naturale nel frantoio aziendale dopo una raccolta manuale delle olive al giusto livello di maturazione. 

L’estrazione dell’olio avviene con una frangitura molto delicata, senza uso di acqua calda nella gramolatura e con l’estrazione dell’olio a freddo (27°C). Il prodotto non è filtrato e non vengono aggiunti additivi. Al termine della lavorazione, Archè rivela al naso un sentore fruttato franco con uno sfondo di mandorla immatura; al palato è assai equilibrato con una nota di amaro che evoca le erbe e verdure che crescono spontanee in questo angolo di Sicilia.

Si rende ideale da abbinare a verdure, pesce, ma anche per preparazioni dolci. Eccezionale, è stato il commento di Paolo Massobrio che l'ha abbinato anche a formaggi freschi vaccini e caprini. Bevendo Grillo, naturalmente.

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