Da quasi un millennio si coltiva riso in Italia, da quando, nel 1123, i monaci cistercensi provenienti dalla Borgogna fondarono l’abbazia di Santa Maria di Lucedio nei pressi di Vercelli, in un territorio che per conformazione, ricchezza di acqua e abbondanza di zone pianeggianti, si rivelò subito ideale per la risicoltura. Da allora nel Vercellese così come nel Biellese, nel basso Novarese e in alcune parti del Casalese, la coltivazione del riso è diventata una risorsa immensa che ha contribuito in misura notevole all’economia locale e ha reso – nell’immaginario collettivo – il 'mare a quadretti' una parte integrante della storia e della cultura del Piemonte.
Andiamo a Desana, nel Vercellese, dove Tenuta Margherita segue le fasi di produzione direttamente in azienda, dai campi, che si estendono per 300 ettari, alla riseria interna, dove il riso grezzo viene trasformato in riso bianco, in modo lento e delicato con l’antico metodo della 'lavorazione a pietra di secondo grado', che rende i chicchi di colore ambrato e con una migliore tenuta in cottura, conservando tutti i suoi profumi e le proprietà organolettiche e nutrizionali.