Dalla visita a Villa Carlotta con il Museo, il parco e il Giardino Botanico ai ristoranti consigliati dal Golosario

Domenica 21 gennaio, alle ore 10.30, ci sarà un’occasione davvero unica per visitare VILLA CARLOTTA, sul lago di Como, un luogo di rara bellezza dove la natura e le opere dell'uomo da oltre trecento anni convivono in perfetta armonia.
L’edificio risale al XVII secolo, quando venne eretto nello stile barocco in voga allora dal marchese Giorgio Clerici, che lo volle circondare di un magnifico giardino all’italiana. Con il passare dei secoli e dei diversi proprietari, la villa si è arricchita di numerosissimi capolavori d’arte, oggi esposti al suo interno, come le sculture di Antonio Canova e i dipinti di Francesco Hayez.
apertura.jpgNel parco, che si estende su 8 ettari, si possono ancora apprezzare i diversi stili che vi si sono susseguiti, dal giardino all’italiana originario, con le alte siepi a comporre figure geometriche, parapetti e balaustre; giochi d’acqua e statue, al giardino all’inglese del periodo romantico, sino alle realizzazioni della fine dell’Ottocento, con il bosco dei rododendri, le camelie e le azalee su tutte, che fanno del parco un vero e proprio orto botanico.
fontana.jpgIn questa stagione il parco ha molto da raccontare, e scoprire e conoscere i dettagli della natura sotto un'altra veste è un viaggio esplorativo che ci porterà a comprendere la necessità dei tempi di riposo del giardino e del grande lavoro di chi, ogni giorno con passione, si prende cura di alberi, piante e fiori. A partire dal Tunnel degli Agrumi: cedri, chinotti, mandarini, aranci amari, limoni, pompelmi, bergamotti e cedri: questi i frutti coltivati a terra e protetti da stufe sempre accese, che è possibile osservare. Quindi, lo splendido Giardino all’italiana. Risalente, nella struttura, all’epoca di costruzione della Villa, questa porzione del parco presenta i caratteri tipici del giardino formale o giardino all’italiana: un’asse di simmetria che lo attraversa dal cancello fino all’orologio posto sul tetto dell’edificio, siepi potate in forma, fontane e giochi d’acqua, statue, aiuole di bosso a costituire elementi geometrici, terrazze delimitate da balaustre in pietra e collegate tra loro da scalee.
Si prosegue con il Giardino Romantico: progettato per stupire ed emozionare il visitatore, si estende su una superficie più ampia rispetto al giardino all'italiana, e lo circonda. Sul lato occidentale il "giardino vecchio", con alcuni platani monumentali conferisce un gusto squisitamente romantico all'ingresso di questa parte del parco, e sul lato orientale con una serie di "scenografie" messe in atto grazie all'uso sapiente di portamenti, tessiture, volumi delle piante per conferire un aspetto quasi teatrale ai vari ambienti.
Il percorso terminerà con la visita alle Serre costruite negli anni Settanta del Novecento, dove vengono ricoverate le essenze botaniche in quattro ambienti diversi: serra calda, serrone, serra fredda, serra delle piante grasse.
serra.jpgIl biglietto al Giardino Botanico comprende anche la visita al Museo.
Per info, costi e come arrivare link
https://www.villacarlotta.it/it/eventi/serre-e-giardini-dinverno-2/

Terminata la visita, a soli 10 minuti di traghetto (Gestione Navigazione Laghi Italia), pronti a sbarcare a Bellagio, il borgo più bello del Lago di Como, per le soste golose consigliate dal nostro Golosario.

A partire dalla corona radiosa Salice Blu, dove Luigi Gandola, giovane chef patron, pluripremiato e volto noto per le sue partecipazioni a programmi televisivi, è un vulcano di energia. Oltre ad andare in tv, cura gli orti di proprietà, va nei boschi a cercar funghi e tartufi, tiene corsi di cucina per gli ospiti dei grandi hotel di Bellagio, scrive libri. Soprattutto, nel suo bellissimo ristorante, prende per la gola la clientela con una cucina di lago che è sintesi golosa di tecnica e fantasia. Fa parte dell’associazione del Buon Ricordo.
Piatti imperdibili: coda di astice blu e patate con formaggio fondente e riduzione di erbe aromatiche; pappardelle al tartufo nero di Bellagio mantecate al formaggio grasso d’Alpe; trilogia di pesce pescato nel lago di Como. Soufflé ai tre cioccolati; millefoglie di pasta sfoglia croccante. Prezzi medi: Antipasti 25; Primi piatti 28; Secondi piatti 30; Dolci 16. www.ristorante-saliceblu-bellagio.it.
salice blu.jpgPh. FacebookInfine, sulla strada del ritorno, a Como, ecco tre Corone Radiose imperdibili: Feel Como, che sta scrivendo un capitolo nuovo della ristorazione della provincia grazie ad Elisa (in sala) e Federico Beretta (chef) da cui avrete piatti che, nel rispetto della stagionalità dei prodotti usati, raccontano le tradizioni lacustri e alpine con guizzi di calibrata creatività. www.feelcomo.com.
Quindi, un gioiellino che ospita solo 14 posti a sedere - Comi 107 -, di Tiani (sala) e Federico Comi (chef): i piatti sono di alta cucina italiana, con il mare che ha interpretazione contemporanea e moderna. L’ambiente è elegante. La selezione di vini non banale e invitante.
https://www.comi107.com/
Ed infine eccoci da Kitchen nel parco dell’hotel Sheraton, con le creazioni a tavola di Andrea Casali, cuoco dalle giocate sorprendenti, capace di trasformare, lavorando in maniera impeccabile, ingredienti semplici, in piatti di rara perfezione ed eleganza.
www.kitchencomo.com

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