L’arte si tramanda di padre in figlio nella famiglia Squizzato che, dal 1952 con nonno Luigi, prosegue oggi con il nipote Federico all’insegna della massima attenzione ai dettagli. Solo così, grazie a una lavorazione attenta che non cerca scorciatoie, nascono i grandi salumi veneti: sopressa (con e senza aglio), speck, guanciale affumicato a freddo e salame gentile. Notevoli il lardo che segue l’antica ricetta di nonno Luigi e prevede una stagionatura che arriva fino a 12 mesi e i salumi da cuocere, come bondiola, cappello del prete, zampone, cotechino e, durante le festività natalizie, anche il raro cotechino con la lingua.

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