Anche se il nome potrebbe creare equivoci, la muletta monferrina non ha alcun legame con la carne d’asino o mulo. Secondo la tradizione la chiamarono così i soldati monferrini di ritorno dalle guerre nel Nord Est d’Italia, in ricordo appunto delle 'mule' (nome delle ragazze in dialetto triestino). In ogni caso si tratta di un pregiato salame crudo stagionato, di grandi dimensioni e dalla forma piuttosto irregolare e tozza. La sua pasta è composta da carne magra di suino (80%) e grasso di pancetta (20%) condita con sale, pepe, noce moscata e un infuso di aglio e vino vecchio (spesso Barbera). Viene insaccata nel budello cieco di maiale e fatta stagionare per almeno 3-4 mesi. Ha un sapore delicato e leggermente speziato.
Il Salumificio Colombano, condotto da Deborah e Roberto a Gabiano, produce un’ottima muletta stagionata frutto della tradizione tramandata da tre generazioni. Da carni suine di allevamenti piemontesi producono anche Salame Gentile, pancetta, lonzino magro e delicato, lardo e salame cotto.